STAMPA – Dopo otto anni, addio serie A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Dal record alla retrocessione (La Sicilia Web)

Si ferma a otto campionati il filotto in Serie A della squadra rossazzurra, svegliatasi troppo tardi

Tardivo e inutile il risveglio nelle ultime due partite giocate, vinte in casa con la Roma e in trasferta con il Bologna. Il Catania ha perso 22 gare in 37 giornate, ben sei al Massimino, un tempo roccaforte quasi inespugnabile. Numeri che si aggiungono al pessimo rendimento esterno (una sola vittoria in 19 trasferte, appena cinque punti raggranellati) e alle mai risolte difficoltà realizzative (32 gol all’attivo, secondo peggior attacco del torneo) testimoniando i problemi di un gruppo per il quale l’ottavo posto del 2012-2013 è diventato, paradossalmente, non un trampolino di lancio per consolidarsi lontano dalla zona a rischio, ma un limite, traguardo tanto importante quanto illusorio, tale da far perdere di vista il vero obiettivo degli etnei, quella salvezza scivolata di mano settimana dopo settimana senza che ben tre cambi in panchina abbiano prodotto la tanto invocata svolta. L’avvicendamento tra Maran e De Canio non è servito, come non è servito richiamare Maran e rimpiazzarlo poi con Pellegrino. Errori di gestione tecnica e societaria che sono andati a sovrapporsi e non sono stati corretti con un adeguato mercato di gennaio. Tra acquisti sbagliati, plateali fragilità caratteriali, evidenti carenze atletiche e giocatori chiave rimasti sempre al di sotto del rendimento atteso, il Catania non ha mai fornito l’impressione di poter cambiare passo e ha perso il sostegno di un ambiente che ha dato a lungo credito a un gruppo che in questi anni era andato in continuo crescendo.

Dopo 8 anni ciao serie A (La Gazzetta dello Sport)

“Vittoria d’orgoglio e un silenzio amaro Catania saluta così

I rossazzurri vincono giocando 10 contro 11 Poi ringraziano i tifosi arrivati fino a Bologna

“Dolore e orgoglio si mischiano in casa rossoazzurra nel surreale dopo partita di Bologna. L’impresa dello spareggiosalvezza del 2007 con il Chievo sempre qui allo stadio Dall’Ara viene ripetuta solo a metà e il primo successo in trasferta dopo quasi 15 mesi di attesa e il primo nel capoluogo emiliano in A dopo ben 54 anni si trasforma in una vittoria di Pirro. Davvero ammirevoli i circa 200 tifosi al seguito, che nonostante la cocente delusione per la caduta in B hanno riconosciuto il grande sforzo dei giocatori accogliendoli con calore a fine partita sotto la curva San Luca. Capitan Izco e compagni hanno ricambiato il grande affetto prima in campo con un successo conquistato giocando in 10 contro 11 per oltre un’ora e poi lanciando le maglie agli ultras. Applausi Attraversato tutto il campo fino al tunnel degli spogliatoi i giocatori del Catania sono stati salutati anche dagli applausi dello sportivo pubblico emiliano. Successivamente la rabbia dei tifosi di casa contro i propri giocatori ha però rallentato la partenza del pullman rossoazzurro, costretto a lasciare l’antistadio verso l’aeroporto con una buona mezz’ora di ritardo. Squadra, allenatore e società hanno tenuto la bocca cucita e per la prima volta il tecnico Maurizio Pellegrino non ha parlato nemmeno dopo la gara e neppure Sky ha potuto intervistare l’uomo partita a bordo campo, né all’intervallo né dopo il 95’. Il club fa però sapere che il silenzio stampa finirà presto e che, forse già in settimana, sarà convocata una conferenza stampa per fare il bilancio della stagione chiusa con la prima retrocessione dell’era Pulvirenti e per cominciare soprattutto a fare chiarezza sulle prospettive della squadra e della società dopo il ritorno in B.


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