STAMPA – Doppi ex, parlano Corona e Ferrigno

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Corona, emozioni doppie. «Un derby grandi firme» (La Sicilia)

«Il Catania mi ha catapultato in serie A, Messina è il mio presente»

“Re Giorgio ha la sua corona divisa a metà. Messina e Catania sono state due tappe importanti delle sua carriera e adesso, con il nuovo vestito da club manager della società giallorossa, ha voluto anche lui metterci la faccia nel video “IoCiSono”. «Al di là del derby deve partire un messaggio positivo. Deve cambiare in tutti la mentalità, il derby è una partita con entrambe le tifoserie, con gli sfottò che durano 90’. Il derby lo vogliono vincere tutti».

«Al San Lorenzo avevo Simeone, ai tempi un ultraoffensivo. Mi diceva: “In Europa dovrai fare l’esterno”. Io invece ero un attaccante, volevo solo fare i tunnel. Litigavamo sempre». Però aveva ragione lui. «Quando mi ha allenato a Catania, mi ha detto: “Ti ricordi quei discorsi?”. Ricordavo. Sono tornato a fare l’attaccante con Gasperini.

«I rossazzurri hanno di più da perdere» (Il Corriere dello Sport)

“Parla il doppio ex Ferrigno: «Che partita! La squadra etnea dovrà dimostrare di avere cambiato marcia nelle gare in trasferta»

“Due anni fa a Messina, lo scorso anno a Catania. Facile immaginare come in questi giorni il telefonino di Fabrizio Ferrigno squilli senza soste. «Quasi ho smesso di rispondere – ci scherza su – al limite ne riparliamo dopo il derby». Forte la tentazione di andare a vederlo dal vivo…. «Fortissima. Ma alla fine ho deciso di evitare. Troppi amici da una parte e dall’altra». Forse più da una parte, quella giallorossa, che dall’altra. «E perché mai? A parte che io a Catania sono stato bene, in rossazzurro giocano ancora diversi calciatori che sono arrivati durante la nostra gestione (con Marcello Pitino e Pippo Bonanno, ndc). No, la distribuzione degli amici è equa». Quindi sarà difficile fare un pronostico. «No, quello no. Però permettetemi di essere contento per il fatto che ci saranno allo stadio anche i tifosi catanesi. In questo caso ha vinto il calcio». Concesso, ora sotto col pronostico. «Più che farvi un pronostico posso dirvi come immagino sarà la partita: tiratissima. Si affrontano due buone squadre, ma non sarà facile che una possa avere la meglio sull’altra. Sarà una sorta di partita a scacchi. Attenti, perciò, anche alle palle inattive». Quindi Petrone rinuncerà al gioco offensivo? «Secondo me sì. Magari la sua squadra sarà un po’ più propositiva, mentre quella di Lucarelli giocherà molto sui nervi e sulle ripartenze. Però non credo proprio che il Catania andrà all’assalto del Messina».