STAMPA – Due registi per un grande Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, doppia regia (La Gazzetta dello Sport)

“Con Tachtsidis e Barrientos fabbrica di assist

Il greco «Fermo gli avversari e do la spinta» L’argentino «L’entusiasmo ci farà volare»

“Meno di 20 giorni all’inizio del campionato: il Catania sarà ancora una lietissima sorpresa, sarà la guastafeste delle big? Le buone intenzioni ci sono tutte, perché, al di là dei risultati delle amichevoli giocate durante il ritiro terminato a Novarello con il test di Varese, finito 22 con gol di Doukara e Keko (e col rammarico per i tafferugli tra tifosi), quel che conta è il progetto tattico che Maran sta perfezionando, per consentire ai vecchi di esprimersi al top, per fare inserire senza trauma i nuovi. Il metronomo Il cambio in regia era la mossa che tutti quanti attendevano alla prova concreta. Visto all’opera in allenamento o in amichevole, il greco Panagiotis Tachtsidis si è distinto per personalità, numeri e umiltà. Nel suo modo di intendere la professione non ci sono confronti col passato e neanche sfide sotterranee per fare dimenticare chissà quali predecessori. «A me interessa lavorare per i compagni, per una squadra ben rodata che ha un modo di agire intenso, efficace. Spero di dare un contributo tentando di frenare le azioni che partono dagli avversari, suggerendo i passaggi per chi si muove nella fase di possesso»». Il fantasista Barrientos, se si parla di singoli, è un altro elemento di riferimento. Ieri a Varese ha ispirato lamanovra in fase di possesso, lanciando splendidamente Doukara per l’10, nel corso del primo tempo. Riconfermatissimo, l’argentino che è stato fedele al club argentino caro al Papa, il San Lorenzo, resta più che mai un riferimento per tutti quanti: «Riparto con entusiasmo, con la voglia di migliorare. Si può tentare, partendo dal traguardo salvezza, primo passo che la società si è imposto. I nuovi? Faranno bene, ci sono tutte le premesse»

Nuovo Catania il Pitu Barrientos è l’uomo squadra (La Sicilia 06.08.2013)

“Maggiori responsabilità per il Pitu. Come se gli incarichi precedenti non bastassero. Maran e il Catania sanno che di Barrientos ci si può fidare. Basta accendere la miccia, estremizzando il concetto, basta provocarlo. Quando il fantasista entra in partita, c’è da aspettarsi qualsiasi cosa: un’invenzione illuminante, un gol pazzesco («quello di Lecce mi è rimasto nel cuore»), persino un recupero prodigioso, da difensore onorario. Lo incontriamo, il Pitu, prima del trasferimento del Catania da Novara a Varese, nuova sede degli allenamenti rossazzurri. È rilassato, la voce bassa, il mate – la tisana tipica dei calciatori argentini – condivisa con Andujar. «Parlare? No, non mi va». Attimo di imbarazzo generale, poi la risatina: «Scherzavo, sono qui». E, allora, il ghiaccio è rotto, Barrientos torna timido e misurato nel discutere dei suoi compagni. Il nuovo centrocampo: come cambierà il Catania con Tachtsidis a gestire i tempi di gioco? «Cambiare? Ancora è presto per parlare di cambiamenti. Dovremo sfruttare il talento del greco. Già ha fatto vedere qualcosa. Tachtsidis ha tutto per fare diventare il Catania una squadra importante e lui stesso diventerà un elemento di prestigio». Il greco parte da dietro rispetto alla linea mediana ideale. «Arriveremo alla forma migliore, proveremo ogni situazione di gioco. Del resto, siamo rimasti, grosso modo, il Catania della stagione passata e i nuovi si adatteranno». Fra i nuovi ecco Monzon. Al secondo giorno di allenamento con voi come lo giudica? «Le caratteristiche sono note: spinta sulla fascia, ottima tecnica, gambe di qualità. Sarà importante per noi. Ma non c’è solo lui». Allude alla pattuglia dei terzini. «Infatti. Anche Capuano garantisce esperienza e ha giocato con questa maglia da molto tempo. Lui e Monzon sono ottimi giocatori». Tornando al suo connazionale, lei ha condiviso momenti importanti e lo ha anche sfidato nel campionato argentino. «Verissimo. Ci siamo allenati in Nazionale, prima del mio infortunio. Solo allenamenti, ricordo, ma tanto basta per ricordare quanto fosse forte. Nel campionato argentino ci siamo sfidati in una partita classica, ad alta tensione agonistica. Il mio San Lorenzo e il suo Boca» […] Leto, come lei, è considerato un top player nel Catania. In Serie A, con le novità Tevez e Higuain, il livello del campionato sarà più elevato? «Non credo che il campionato si fosse abbassato di livello, noi che entriamo in campo sappiamo che è durissima giocare qui. Non sarà il più spettacolare del mondo, ma la Serie A, in questo Paese, è sicuramente la più difficile in assoluto».


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