STAMPA- E’ iniziata la volata salvezza

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Gioia Drago: «Ritmi alti e successo meritato» (La Gazzetta dello Sport)

“N ello Spezia bocche cucite, parla solo il diesse Angelozzi che punta il dito sull’arbitro che in pratica ha falsato l’esito della partita. Nel Crotone il tecnico Massimo Drago si gode il quarto successo allo Scida e il quinto risultato positivo. «Felice per la vittoria grazie a come abbiamo preparato la partita. Avevo chiesto ai ragazzi di cominciare a ritmi alti e infatti siamo andati a pressarli nella loro area e abbiamo ottenuto i giusti risultati. Il primo gol – prosegue Drago – è frutto di uno schema che spesso proviamo in allenamento e anche se lo Spezia in dieci ha dato l’impressione di poter tenere il campo alla fine abbiamo retto e credo che la vittoria sia più che meritata».

Il Latina in rampa «Questa vittoria vale il doppio» (La Gazzetta dello Sport)

“S i fa attendere Mark Iuliano, ci sono da festeggiare ma anche da assaporare tutte le emozioni regalate da una partita esaltante, da una vittoria che potrebbe valere la salvezza. I nerazzurri hanno avuto ragione del Cittadella al termine di un confronto che per un tempo li ha visti spettatori non paganti dello show offerto dal Cittadella. Poi l’episodio, l’autorete di Signorini, e la serata del Francioni ha avuto un altro corso, la stagione del Latina pure, forse. «Io non mollo e dico sempre alla mia squadra cosa fare, così come ho fatto nell’intervallo – rivela il tecnico dei pontini –, mi dispiaceva molto vedere il mio gruppo giocare così male. L’avevamo preparata bene, quel primo tempo non ci stava. Ho forse sbagliato qualcosa io, ho cercato di rimediare e i ragazzi mi hanno seguito. Vittoria che vale doppio». INTENSITA’ Un successo inatteso viste le premesse, frutto di una ripresa battagliata su ogni pallone: «La mia squadra è quella del secondo tempo – dice Iuliano ¬. Non voglio più vedere una prima parte come quella con il Cittadella». Iuliano ha cercato di correre ai ripari rinunciando ad un mediano, Ammari, e inserendo una punta, Mangni, prendendosi il grosso rischio di consegnare il centrocampo agli avversari: «Volevo dare profondità. Al nostro gioco. Il Cittadella ci creava problemi, ho provato a crearne a loro. In mediana avevamo tre portatori di palla, troppi. Ne ho lasciati due che hanno lavorato molto bene, più in fase offensiva che non in fase di non possesso palla dove avrebbero dovuto pulire meglio le palle davanti alla retroguardia»

Il Brescia c’è «Godiamoci la Pasqua» (La Gazzetta dello Sport)

“«Èstata una prestazione buona sotto ogni punto di vista. Ho visto una squadra che ha voluto la vittoria». Alessandro Calori è contento dopo il 3¬2 a Pescara. «Questo deve essere lo spirito — continua il tecnico —. Commettiamo ancora tanti errori. Specie l’espulsione. Godiamoci la Pasqua. Classifica? Vinciamone il più possibile poi facciamo i calcoli. Visti i risultati degli altri è un brodino. Ma continuiamo a crederci e a lottare». Il Brescia ha vinto grazie alla prima tripletta di Daniele Corvia in maglia biancazzurra. Una prestazione che rilancia le speranze del Brescia, chiamato alla rincorsa impossibile della salvezza, a 8 giornate dalla fine con 8 punti da recuperare dai playout e dalla salvezza diretta. Ma finalmente si è visto un Brescia vivo, propositivo, capace di rischiare oltre ogni limite, magari un po’ ballerino in difesa (una costante della stagione), ma sicuramente più convinto. E vincente: non capitava dalla sesta di ritorno, 2¬1 a Varese, reti di Benali e Quaggiotto. A Pescara tutti si fregavano le mani per l’assenza di Andrea Caracciolo, che pure nel pomeriggio aveva assicurato che almeno 20 minuti li avrebbe potuti giocare. Invece l’Airone non è stato nemmeno in panchina. Per fortuna c’è stato Corvia, salito a 9 gol in campionato, la conferma che la coppia dei sogni, come era stata chiamata nel 2012 quando venne formata, è solo un sogno. Uno gioca meglio se non c’è l’altro.