STAMPA – E la città freme già per il derby

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Allievi naz., Compagno «tradisce» il papà e regala ai rossazzuri il derby col Palermo (La Sicilia 08.04.2013)

Nella lunga e variegata storia calcistica tra Catania e Palermo probabilmente quello che stiamo per raccontarvi non era mai capitato. Almeno a nostra memoria, che in fondo una trentina d’anni di calcio rossazzurro, in particolare, abbiamo accumulato. Un calciatore, sebbene del settore giovanile, nativo di una delle due città, con addosso la maglia dell’altra, in campo con la fascia di capitano, in una partita ufficiale e contro la formazione della città in cui è nato, per di più allenata dal padre. E’ accaduto ieri durante Catania-Palermo. Il derby di Sicilia, qualunque sia la categoria e l’età dei calciatori che lo giocano. Teatro è Torre Grifo, casa rossazzurra. La partita, che il calendario della categoria Allievi Nazionali (cioè i nati ‘96 e ‘97) riserva alle società di serie A e B, vale la quart’ultima giornata del girone di ritorno, prima dei play off per le finali che assegneranno poi il titolo italiano di categoria. Le due formazioni (terza il Palermo e quarta il Catania) fanno parte del girone C. Tredici squadre, come gli altri due gironi (A e B) divisi per area geografica, in cui militano da Pescara e Ascoli, tra le altre anche Lazio, Roma, Napoli, Reggina, Bari fino alle due isolane. Ci si gioca proprio l’accesso agli spareggi per tentare di conquistare, dalla porta di servizio, le finali a otto per il tricolore in programma a giugno, in Toscana. Nel Catania gioca Andrea Compagno, classe 1996, un metro e novantadue di altezza, centravanti, palermitano di nascita. Sulla panchina del Palermo c’è papà Rosario, ex calciatore professionista, con un passato da terzino sinistro di ottimo livello anche in squadre siciliane. Già questa è una notizia. Ma non è la «Notizia» con la enne maiuscola, quella che merita di essere sottolineata e ricordata. Andrea affronta per la prima volta il papà da avversario (all’andata era infortunato) e, sorpresa, lo farà con la fascia di capitano del Catania al braccio, segnando poi, a metà del primo tempo anche il gol partita che regalerà i tre punti ai rossazzurri e la sconfitta ai rosanero. Tutto in una volta e nella stessa giornata. Una serie di emozioni vissute dalla famiglia Compagno con tanto di padre e figlio in campo, mamma in tribuna e uno stuolo di parenti e amici al seguito. La partita, come ricordato, la vincerà il Catania proprio grazie ad Andrea, freddo e lucido «killer» della squadra per la quale probabilmente batterà più forte il suo cuore. Ma non ieri però, perchè la gioia per quella rete che è poi valsa la vittoria, merita tutto tutto l’entusiasmo e gli abbracci dei compagni e del gruppo, insieme a chi, in fondo, assente per infortunio e «titolare» della fascia, ha in qualche modo contribuito a rendere ancora più speciale questa domenica, questa partita e quello che ribadiamo, resta comunque un piccolo grande record.

Catania provaci ancora La città già si scalda per il derby (Blog Sicilia)

“L’attimo è fuggito. Il pari di ieri con il Cagliari fa arrabbiare i tifosi del Catania che confidavano nella vittoria dei rossazzurri per rimanere agganciati al treno dell’Europa. Un pari scialbo che diventa sciagurato dopo la sconfitta dell’Inter, sfociata poi in rissa, che fa galleggiare sei squadre in sette punti per conquistare il passpartout per l’Europa League. Fa rabbia perché passando con il Cagliari, il Catania avrebbe potuto dire la sua fine al termine del campionato con un calendario che prevede solo due match da bollino rosso: la trasferta a San Siro contro il Milan e il derby al Massimino con il Palermo che, come si dice, è partita a sé. La città stamani si è divisa: c’è ancora chi crede nel sogno europeo, confidando negli incroci pericolosi delle altre squadre coinvolte nelle corsa per la seconda competizione continentale. Ci sono poi quelli che riconoscono i valori del campionato fotografati nella classifica attuale che vede il Catania a ridosso delle corazzate di sempre. La città rossazzurra però si riunisce su un tema: col Palermo deve essere battaglia, derby vero. L’unico neo di un girone d’andata trionfale è proprio quel 3 a 1 rimediato in casa dei cugini rosa, una partita strana in cui la squadra di Maran è scesa in campo troppo tardi quando tutto era compromesso. La resurrezione del Palermo mette pepe alla ‘Partita’ per eccellenza e la prossima sfida dei rossazzurri contro il Chievo ai più appare come una doverosa parentesi scandita dai tempi del calendario. Insomma la febbre da derby scalda la città dell’elefante che chiede alla sua squadra la prova maiuscola per coronare un campionato da ricordare sperando, magari, che i sogni europei del Catania non si sciolgano come la neve dell’Etna sotto il sole caldo della primavera siciliana.


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