STAMPA- Emergenza centrocampo. Plasil guida, Guarente diga

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania, centrocampo d’emergenza Plasil sarà il riferimento in mezzo (La Sicilia 05.12.2013)

“Senza Tachtsidis, Izco, Almiron e Barrientos, De Canio dovrà inventarsi la formazione Soluzioni in vista: Keko o Castro potrebbero essere «abbassati» sulla linea mediana

A conti fatti, al di là di polemiche e alibi che non devono esistere, a Genova, il Catania dovrà rinunciare all’intero centrocampo titolare. Almeno a quel terzetto che, prima dell’inizio della stagione, era considerato (quasi) inamovibile. Perché Izco, sulla fascia interna di destra, riesce a fare salire la squadra, accorciando anche gli spazi al momento giusto e senza andare mai in affanno. Tachtsidis, erede designato di Lodi, è il giocatore che dovrebbe dettare i passaggi. E, a sinistra, Almiron, con esperienza e la forza fisica che lo portava anche a spingersi in avanti, dovrebbe dare anche qualità in più nel collegamento tra reparti. Nessuno potrà mettere piede a Marassi. «Taxi» squalificato, gli altri due infortunati che tra qualche segno di ripresa e la speranza di una convocazione, difficilmente saranno in campo. Interpretando il pensiero di De Canio, infatti, anche un Izco che si allena a parte e che starebbe per riaggregarsi al gruppo, non sarà schierato – a meno di miracoli last minute – perchè il mental coach del Catania, o uomo manager della panchina rossazzurra, li vuole giustamente tutti quanti al top della forma. Soluzioni. A disposizione, il Catania, in quel settore, ha Plasil, Guarente di ruolo. Poi entrano in gioco i jolly, cioè Castro, Freire, Keko, se vogliamo anche Leto che potrebbe partire da dietro per poi aggregarsi alla pattuglia degli attaccanti. A occhio e croce, se De Canio dovesse ripartire dall’idea di base votata al 4-3-3, Plasil potrebbe agire da centrale, con Guarente a sinistra e Keko (o Castro) sulla fascia destra. In questo modo i tre attaccanti designati potrebbero diventare Monzon, schierato nella zona alta del campo, sulla fascia di sinistra, quasi in linea con Lopez e con uno tra Keko e Castro. Per costruire un’adeguata retroguardia, De Canio avrà l’imbarazzo della scelta, se consideriamo che nell’ultimo match, quello con il Milan, dei 22 convocati ben 10 erano difensori. Certo, da qui a gennaio, bisognerà insistere sullo stesso gruppo, poi magari (anzi, è certo) cambieranno molte cose in entrata e in uscita, giusto per cercare di rafforzare tutti i reparti.

Catania, guida Plasil Guarente farà la diga (La Gazzetta dello Sport)

I rossazzurri contestati ieri dagli ultrà. De Canio è orientato ad affidare la regia al ceco, con l’ex Bologna davanti alla difesa

“Contestati e… testati. Il pubblico inveisce, a Torre del Grifo, De Canio – apparentemente sereno – prova il miglior Catania possibile da opporre alla Sampdoria. In un pomeriggio di tensione, fumogeni lanciati in campo (anche un cassonetto della raccolta differenziata vicino la linea di fondo), in un’ora di cori feroci contro i giocatori, il tecnico cerca di aggiustare una formazione che a Marassi sarà priva di 6 giocatori. Centrocampo nuovo Senza Bergessio, Bellusci, Izco, Almiron infortunati, senza Tachtsidis e Barrientos squalificati, De Canio sta portando avanti un’idea che prevede la presenza di Guarente davanti alla difesa e a un passo dalla linea del centrocampo. Un po’ come facevano Carboni e, ancora prima, Edusei qualche anno addietro. Un’idea che l’allenatore della Samp Mihajlovic ha proposto, nel 2009, in casa Catania, con l’argentino Carboni a completare il 4141. Ed è lo stesso modulo visto ieri durante le prove generali a porte aperte. Non solo quello, perché anche in fase di possesso, il Catania si è allungato schierandosi con tre uomini dietro Maxi Lopez: nell’ordine Keko, Castro e Monzon. Ma a giostrare tutto il gioco in fase di possesso è stato Plasil. Assenti Almiron e Tachtsidis (che hanno giocato al centro del centrocampo quando veniva schierato il tridente) De Canio ha dato l’impressione di voler affidare tutto quanto il peso delle due fasi di gioco e i tempi da dettare al momento del rifornimento alle punte, proprio al ceco. Assente Barrientos, la forza più che la fantasia dovrà essere una prerogativa del centrocampo e di chi, come Plasil, può accorciare il gioco o rilanciarlo a seconda del piazzamento dei compagni o degli spazi che si possono aggredire per creare la superiorità numerica


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