STAMPA – Erra recupera due calciatori

Fonte: uscatanzaro1929.com
Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Recuperano Pasqualoni e Van Ransbeeck (La Gazzetta dello Sport)

Acciacchi smaltiti per Pasqualoni e Van Ransbeeck, a disposizione del tecnico Erra per la gara di domani contro il Catania (al Ceravolo, ore 14.30). Il difensore si gioca il posto da titolare sulla destra con Esposito, mentre il mediano belga contende a Icardi il ruolo di supporto alla regia di Maita. Icardi è coinvolto anche nell’ultimo ballottaggio: sulla corsia destra di centrocampo fa concorrenza a Mancosu. In attacco probabile conferma per la coppia Sarao-Giovinco. Fuori causa per problemi muscolari Carcione.

«Non possiamo più sbagliare» (Corriere dello Sport)

“C’è un capitano che sta in panchina, ma per attaccamento al gruppo non fa problemi continuando a mettersi a disposizione offrendo la propria esperienza per la causa. Nel Catanzaro chiamato a recuperare posizioni di classifica per sfuggire alla gogna dei play out, un veterano come Matteo Patti, ultima da titolare un mese fa contro il Matera, sta facendo da chioccia al resto dei compagni che lo cercano anche se lui non gioca con continuità. Non esistono mugugni o polemiche in un momento delicato della stagione in cui non ci si possono permettere musi lunghi. Matteo Patti, alla seconda stagione in giallorosso, trenta presenze complessive e due reti, conferma l’attaccamento alla maglia del Catanzaro, anche in tempi di magra: «Per me qualsiasi ruolo si svolga in una squadra è importante ed è un onore essere un riferimento anche se non sto giocando, soprattutto nei momenti di difficoltà – ribadisce il difensore – è giusto che ci si prenda responsabilità ed è normale che io debba espormi prima di tutti».