STAMPA- Fischi da una parte, silenzio dall’altra

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Silenzio stampa e niente da dire (La Sicilia)

“Forse oggi ha un senso tacere, stare zitti, andarsene senza guardare in faccia nessuno, quasi scappare dalla porta secondaria. Perché quando mancano 90’ alla fine di una stagione balorda, quando sei riuscito a farti risucchiare di nuovo nella lotta per non retrocedere, il silenzio diventa obbligo, persino l’unica soluzione decente. La questione è che da mesi si passa dal silenzio al parlare, dal silenzio allo straparlare, dal tacere a lanciare accuse, per poi ripiombare nel silenzio. La squadra che parla, la squadra che non parla. L’allenatore che si concede solo a chi ha esclusive. Poi l’allenatore che parla con tutti. E poi non parla più […]Il silenzio della squadra, dei tecnici. Il silenzio della società, di cui abbiamo compreso il senso, ma di cui non si possono nascondere oggi nel dramma le conseguenze. Il silenzio su tutto, sugli infortuni, sulla preparazione, sulle responsabilità di chi sbagliava. Un errore, perché qualche volta il silenzio aiuta, ma nella maggior parte dei casi finisce con l’uccidere chi è già fragile, debole, vulnerabile di suo. Proprio come il Catania degli ultimi due anni.

Uniti anche da un 3-2: piovono fischi per Bari e Catania (TMW)

“Due grandi favorite alla promozione in Serie A, due fra le più grandi delusioni del campionato cadetto. Il filo comune ha legato Bari e Catania finora e non sembra scomparire: entrambe in casa, ieri hanno ottenuto risultati opposti (seppur identici: 3-2 dei pugliesi sul Brescia, 3-2 del Cittadella sugli etnei) con esiti uguali, i fischi. Squadra di Nicola contestata nonostante il vantaggio, e i gol non sono neanche stati festeggiati dai tifosi; quelli del Catania ce l’hanno con tutti, dai dirigenti a Marcolin, per finire con i giocatori.