STAMPA- Formazione, che problema per Pellegrino

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Rolin ci sarà Castro forse Tifo: prosegue la protesta (La Sicilia 23 Dicembre 2041)

“Difesa a pezzi, anche numericamente. Ieri è stata ufficializzata la squalifica per un turno a Sauro. I diffidati sono Almiron, Calello (che forse recupererà dal malanno alla caviglia), lo stesso Castro, Gyomber, Leto e Rosina. Ieri la squadra si è allenata a porte chiuse al Village di Torre del Grifo e oggi rifinirà la preparazione alle 10.30. Salta la conferenza stampa di Pellegrino, ma oltre al tecnico non parleranno nemmeno i calciatori, proseguendo un silenzio stampa che dura da due settimane, quasi, fatta eccezione per l’incontro che lo stesso Pellegrino ha voluto al termine del confronto interno con il Brescia.

Il Nicolas che vorremmo (La Sicilia 23 Dicembre)

Difesa sempre rimaneggiata. Anche sul campo del Cittadella, la retroguardia soffrirà per l’assenza di troppi potenziali titolari. L’argentino, nonostante una serie di acciacchi, sarà protagonista

“Non ci sono giustificazioni di fronte a una, due, più partite giocate male. Nessun alibi, nessuna scusa. Ma una cosa sia chiara se si vuol tentare di capire atteggiamento in campo, stato d’animo e condizione fisica di un simbolo come Nicolas Spolli. Ci sono calciatori che transitano da Catania, attirati da piazza, contratto, prospettive e poi vanno via insalutati ospiti perché fiutano un altro affare. Ce ne sono altri che rifiutano proposte, che dicono «no, lì non vado» e restano a Catania perché legati alla maglia più che al progetto, all’ambiente, più che alla qualità del gruppo. Spolli non sta disputando una stagione da favola. Lo avevamo scritto dopo il confronto con il Brescia, lo confermiamo adesso. Nessuna difesa d’ufficio, ma per capire perché un capitano così legato al Catania non stia dando il meglio di sé, anzi a volte non lo riconosciamo, in campo, spieghiamo un paio di particolari o ricordiamo qualcosa che, strada facendo, s’è persa nei meandri della memoria. Punto primo. Spolli ha finito la stagione scorsa con caviglia e ginocchia a pezzi. S’è curato, a differenza di qualche altro calciatore, ed è tornato in Italia ancora infortunato, però. Ha saltato mezzo ritiro, è rientrato in Coppa, a Cagliari, s’è fatto male di nuovo, è entrato ancora in mischia per necessità. Non sta bene, Nicolas. Fisicamente e mentalmente non sta bene. E si vede. Soffre dolori e ha le ansie di chi, capitano, non riesce a dare il contributo che vorrebbe al gruppo. Punto secondo. La difesa cambia ogni settimana e ci sono, specie sulle fasce, giocatori adattati che non sono certo terzini di ruolo. I movimenti della difesa cambiano, le difficoltà di chi deve coprire sui cross o anticipare l’avversario, aumentano. Non si spiegano altrimenti un paio di errori evitabili e partita, quando nello stesso match, quando è piazzato sui palloni alti, Nico spazza via con stile e tempi che ci ricordano lo Spolli ammirato in Serie A. Tanto per confermare: il ragazzo non è fisicamente al cento per cento, ma visto che non è uno che si ferma al minimo dolorino, ecco che continua a giocare, rischiando nonostante il malanno al piede, nonostante le infiammazioni, nonostante tutte le figure barbine che si possano fare adattando, cucendo a destra e a manca. A Padova, Spolli ci sarà, quasi certamente. Senza Sauro, squalificato, Capuano, Peruzzi, Monzon che non rientreranno, senza Gyomber, il cui rientro non è che sia vicino (tutt’altro) ecco che servono calciatori che, numericamente, possano completare la difesa a quattro del Catania. Spolli mai dirà di no e s’immolerà, anche zoppicando, anche a costo di rimediare un’altra figuraccia. Fino a quando il Catania non rafforzerà la squadra, e qui bisognerà attendere il mese di gennaio, il destino del Catania è segnato. Potranno arrivare risultati positivi o sconfitte, poi si potrà cambiare. Se è vero che un capitano non abbandona mai la nave che affonda (potremmo ironizzare pensando a Schettino e al suo atteggiamento che è stato tutto il contrario…) Spolli resterà inchiodato al Catania e non scenderà dalla scaletta se non per ordine di tecnico e società. Dunque le critiche fanno fatte, anche a muso duro, anche a costo di irritare i calciatori. In modo educato, ma deciso, in maniera netta e senza sconto alcuno. Ci sono state, ci saranno. Però qualcosa va anche svelata, chiarita, raccontata. E, nel caso di Nicolas, andavano precisati alcuni passaggi del suo tortuoso, difficile, percorso in Serie B.

OME ARRIVA IL CATANIA (TMW)

“ Pellegrino ha deciso di non rilasciare le consuete dichiarazioni della vigilia, per cui ogni eventuale ipotesi riguardo all’undici iniziale risulta più complicata. Nella lista dei convocati non compaiono lo squalificato Sauro, oltre agli indisponibili Odjer e Garufi. Fuori anche Barisic, Rosina ed Aveni, mentre Rolin, Castro e Calello hanno recuperato. Il reparto meno in discussione è quello offensivo, dove non ci sono dubbi sulla presenza del tandem Calaiò-Cani, entrambi sorretti da Leto nel ruolo di trequartista. Emergenza in difesa, dove Pellegrino avrà solo quattro uomini a disposizione: probabile, dunque, l’arretramento di Rinaudo al fianco di capitan Spolli, con Rolin dirottato a destra ed il giovane Parisi a sinistra. Se tale ipotesi venisse confermata, a presidio della mediana ci sarà un giovanissimo terzetto formato da Calello, Escalante e Chrapek.

 


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