STAMPA – Frodi fiscali, Catania a processo

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Frodi fiscali nel calcio: processo sportivo per 14 club (La Gazzetta dello Sport)
“Il reato sportivo riguarda la «violazione dei principi di lealtà» del Codice di Giustizia Sportiva e del Regolamento degli agenti dei calciatori. Secondo l’accusa, le società avrebbero utilizzato contratti di consulenza fittizi (in qualche caso con una durata di pochi giorni) con i procuratori dei calciatori, per sottrarre alle tasse una parte dell’ingaggio dei giocatori. Giocatori di fatto assistiti dai consulenti¬procuratori senza, però, mandato formale, quindi in conflitto di interessi. Le carte erano state inviate da Napoli in febbraio, in agosto erano stati invitati i potenziali incolpati a presentare memorie difensive, quindi i deferimenti. Il processo potrebbe cominciare a fine novembre.

66 deferimenti in lista ci sono nomi eccellenti (Corriere dello Sport)

“Ieri la Figc ha emesso il comunicato stampa che annunciava il deferimento da parte della Procura sportiva di 14 club di Serie A (oltre ai 3 precedenti dell’elenco fanno parte Palermo, Chievo, Genoa, Pescara, Catania, Cesena, Ternana, Vicenza, Livorno, Grosseto e Reggina), di una serie di tesserati e di alcuni procuratori (tra gli altri Alessandro Moggi, Hidalgo, Rispoli e Calleri) dopo l’indagine avviata dagli 007 federali grazie alle carte dell’inchiesta “Fuorigioco” portata avanti dai pm di Napoli e riconducibile a un giro milionario di false fatture. La Procura partenopea ha indagato 64 tra calciatori, procuratori e dirigenti per reati tributari che vanno dall’evasione fiscale alle false fatturazioni. La notizia non è nuova e la giustizia ordinaria ha anticipato di 10 mesi quella federale visto che a gennaio gli accertamenti della guardia di finanza avevano rilevato presunti illeciti collegati alle operazioni di mercato, attraverso un sistema che da un lato avrebbe sottratto soldi alle casse dello Stato e dall’altro favorito società, calciatori e, soprattutto, i loro agenti. I club sono stati deferiti «a titolo di responsabilità diretta, per una serie di violazioni del codice di giustizia sportiva e del regolamento “agenti di calciatori”». Archiviate le posizioni di Lazio e Portogruaro. In molti casi il rischio è quello di una multa. Ora la palla passa alla Disciplinare.