STAMPA – Fuori Calaiò, chi sarà la prima punta?

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

A.A.A. Cercasi punta centrale disperatamente (La Sicilia 13 Novembre 2014)

“Il Catania può adottare almeno tre soluzioni valide, ma poi l’allenatore potrebbe averne in mente almeno altre tre. Detto così sembra uno scioglilingua, in realtà la tentazione di non stravolgere l’assetto tattico (4-4-2) che ha funzionato in tre delle ultime quattro occasioni è forte. La prima soluzione è semplice: Leto e Cani sulla stessa linea d’attacco, con l’albanese al posto di Emanuele, incaricato più di sfruttare il gioco aereo e favorire l’inserimento del redivivo Sebastian nelle maglie della difesa avversaria che a volte si distrae, in altre occasioni si mostra difficilmente penetrabile. Quella che Sannino chiama fisicità, in teoria, sarebbe salva: Leto mette fisico e voglia di riemergere; quella voglia già intravista nel corso dell’ultima partita casalinga, contro il Varese. Cani ha fisico e colpo di testa, anche se non è abituato a giocare una partita per intero dalla stagione scorsa, quando spinse il Bari alle porte della Serie A. La soluzione numero due, non certo in ordine di tempo, prevedrebbe l’impiego di Leto, ancora, in attacco, ma con al fianco Marcelinho. L’argentino al centro, il brasiliano attorno a lui, con i cambi di passo, gli inserimenti, la corsa, le accelerazioni. Il fatto è, però, che anche in questo caso il sostituto di Calaiò – Marcelinho, impiegato in una zona non certo centrale dell’area avversaria – deve abituarsi al ritmo partita. Perché un conto è allenarsi con i compagni, un conto è il confronto in Serie B, campionato a lui sconosciuto, e mettere in atto tatticamente tutto quello che serve per offendere e per conservare la posizione e non lasciare vuoti gli spazi. Sannino lavora al progetto Marcelinho da tempo, non certo da un paio di giorni. Vedremo i risultati, se questa dovesse risultare la scelta. Terza soluzione, in ordine sparso: Il 4-4-2 diventa 4-1-4-1. In questo caso, Leto potrebbe fungere da punta più avanzata, mentre Rinaudo verrebbe schierato tra le linee di difesa e centrocampo. E, qui, potrebbero entrare in gioco quattro centrocampisti: Escalante, Rosina, Martinho e uno tra Calello (il candidato più accreditato, in questo momento) Chrapek e Almiron. O Marcelinho a centrocampo, Leto e Cani in avanti. Escalante potrebbe essere il riferimento centrale di Rinaudo, che partirebbe qualche metro più indietro, ma senza assumere una posizione statica, perché non fa parte del suo modo di interpretare la partita. Rosina, in questo caso, avrebbe ancora una volta il compito di raccordo tra i settori: In questa occasione potrebbe percorrere più chilometri per ricevere palla da Rinaudo e tagliare il campo, alla ricerca della giocata giusta, del cambio di passo a favore di chi avrà facoltà e opportunità per un inserimento.

Catania, in difesa rientra Spolli accanto a Sauro (Il Giornale di Sicilia)

“Il tecnico Sannino non ha ancora risolto il rebus attacco. L’albanese Çani si candida per sostituire lo squalificato Calaiò. In evidenza anche Martinho

“A Trapani saranno 404, pronti a riempire di colori e colore il settore Ospiti. Tutti i biglietti sono stati acquistati in poche ore, segnale di grande attesa e partecipazione da parte della tifoseria etnea. La più vicina trasferta della stagione, anzi, avrebbe potuto fare registrare numeri più consistenti, se ci fosse stata maggiore disponibilità di posti e, invece, molti catanesi sono stati costretti, loro malgrado, a restare in città. In vista del confronto tutto siciliano, Peppe Sannino sta forzando i tempi, anche per capire meglio le condizioni dei singoli e perfezionare i meccanismi della squadra. Test tattici effettuati anche per trovare le migliori soluzioni, in considerazione dell’assenza, pesantissima, del bomber Emanuele Calaiò, squalificato.


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