STAMPA – Furia Mazzarri, si parla ancora di CT

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Mazzarri duro «Napoli non così: ci vuole umiltà» Sfogo del tecnico dopo il pari di Catania con l’uomo in piu: sotto accusa soprattutto i big

“Non c’è stato nessun processo, mal’analisi del pareggio fatta da Walter Mazzarri, nel chiuso dello spogliatoio di Castelvolturno, è stata abbastanza decisa. Non gli è piaciuto l’atteggiamento della squadra, nell’insieme, al di là del risultato. Perché, tutto sommato, un pareggio a Catania può anche starci.Ma se ti capita l’opportunità di giocare per 88 minuti con un uomo in più, allora un po’ ti rode se riesci ad impensierire il portiere avversario in una sola occasione (Cavani). E l’allenatore del Napoli, stavolta, non se l’è sentita di fare da scudo ai suoi giocatori. Prima della rifinitura, li ha affrontati a brutto muso, rimproverando loro la scarsa personalità e la mancanza di carattere che hanno messo in discussione persino il pareggio nei minuti finali, quando Gomez ha prima esaltato l’istinto di De Sanctis che ne ha deviato il diagonale e poi ha colpito il palo

Napoli, Mazzarri è una furia (Tuttosport)

“Faccia a faccia di 20 minuti con la squadra

“Venti, lunghissimi minuti. Tanto è durata la sfuriata di Mazzarri che ha voluto mettere spalle al muro tutti i protagonisti del clamoroso 0-0 al Massimino, nonostante i 92 minuti giocati con luomo in più. Il tecnico ha chiesto maggiore umiltà a tutti, «perché qui non si è vinto ancora nulla», cercando di stimolare lorgoglio di un gruppo che dovrà riscattarsi già domani sera con la Lazio […] Tranne Cavani, che ha provato a superare Andujar con qualche tiro dalla distanza, il reparto avanzato è stato deludente a Catania. In particolare Pandev, mai così fuori dal match in questo inizio stagione, ma anche Hamsik è sembrato girare a vuoto. Ieri il talento slovacco ha commentato così sul suo sito lo 0-0 di domenica: «Abbiamo avuto tante occasioni, ma non siamo riusciti a superare il muro difensivo della squadra di casa»

Il Napoli s’interroga (Il Corriere dello Sport)

“Le partite non finiscono mai e Catania-Napoli, inevitabilmente, è durata anche al lunedì, in una sorta di replay continuo, con gli occhi persi nel vuoto per cercar di capire cosabbia generato quel black out collettivo: unora e mezza in campo, poi il volo, poi la notte, poi la riunione con la squadra, poi il video, poi le domande alle quali darsi le risposte che un allenatore deve conoscere e che non possono essere ridimensionate nella banalità dun giorno dassoluta apatia. Lanalisi a tutto campo, aggrappata allimmagine (quasi) surreale dun Napoli che non gli è appartenuto per niente, né agonisticamente e né tatticamente, ha prodotto interrogativi in serie e nelle nuvole di fumo che lhanno accerchiato, Mazzarri è andato alla ricerca delle soluzioni ai quesiti che sè posto pensando ad alta voce e già osservando la Lazio: perché le partite non finiscono mai e unaltra sta già per cominciare.

LIMPORTANZA DI SFRUTTARE CERTE OCCASIONI (Il Corriere dello Sport)

“motivi. Walter Mazzarri deve aver probabilmente pensato allindimenticato maestro svedese domenica pomeriggio al fischio finale: il suo collega Maran gli ha «incartato» la partita con un uomo in meno, impresa non «clamorosa» al Cibali dove tutti sanno come si lotta e quando si lotta, un dna che è evidentemente custodito in qualche anfratto dello spogliatoio visto che passa di allenatore in allenatore […] Il paradosso del Barone Liedholm mai come in questo caso fotografa la realtà: per il Napoli sarebbe stato più agevole giocare contro un Catania a ranghi completi, predisposto a cercare la soluzione offensiva e, quindi, a concedere spazi. Dovendo limitare i danni dopo lespulsione di Alvarez, i siciliani si sono concentrati sulla fase difensiva diventando estremamente pericolosi nel finale contro un Napoli che aveva stravolto i propri equilibri davanti alla necessità di elevare il proprio tasso offensivo

Verticalizzazioni difficili con difese chiuse a riccio (Il Corriere dello Sport)

“Solo incidenti di percorso naturali in un campionato ma il pareggio con il Catania, al Cibali, con la superiorità numerica per novantatré minuti (recuperi compresi) ha riacceso la spia e alimentato il dibattito. Maran ci ha messo la disposizione, le linee di difesa e centrocampo strettisime; i suoi uomini hanno infilato nel match una ferocia e una determinazione rimarchevoli; il Napoli non è riuscito a trovare le soluzioni alternative al proprio gioco, che è fatta di slanci continui, di aggressività, di forcing, di azioni accompagnate sugli esterni, di una manovra verticale sulla trequarti da far scivolare nello stretto, negli uno-due.

Approccio sbagliato Troppa leggerezza dopo lespulsione (Il Corriere dello Sport)

“Poche e mirate annotazioni sulla concentrazione, soprattutto sullapproccio alla gara cominciata in pratica dopo lespulsione di Alvarez e affrontata con leggerezza, con sufficienza che è sembrata parentesi prossima di un eccesso di confidenza sembrata persino «presuzione». E poi qualche indicazione da tener presente a futura memoria, quando il Napoli – e accadrà ancora – si ritroverà di nuovo a dover andare allassalto di un bunker, con otto-nove uomini sistemati dietro la linea del pallone e le strade per il gol occupate. Per cominciare, Mazzarri ha chiacchierato un po con tutti, ha avanzato richieste precise; poi ha lasciato che dopo il padre o il fratello maggiore, il dialogo fosse guidato con lautorevolezza dellallenatore.


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