STAMPA – Gioia Palermo, “Pentimento” Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Ilicic: «La partita della svolta» (Tuttosport)

“«È la partita della svolta», la sentenza di Josip Ilicic, l’uomo capace di chiudere a serramanico la partita con un uno-due da ko (e finora aveva segnato soltanto un golletto, con la Roma, ininfluente…). «È il giorno più bello della mia carriera – prosegue -. Finalmente ci siamo sbloccati. Io forse domani mi renderò conto di cosa ho fatto. Miccoli ci è mancato, lui è fortissimo». Alla gioia di Ilicic fa da contraltare l’amarezza di Lodi: «Abbiamo sbagliato tutto, in partite come questa devi avere la giusta mentalità già dall’albergo. Quella del Palermo è la classica partita preparata da Lo Monaco? Probabilmente sì, lui è molto bravo nel caricare la squadra. Non posso che fargli i complimenti».

Gasperini:«Tutti hanno fatto ciò che avevamo preparato» (IL Giornale di Sicilia)

“Una serata così la sognavano tutti, figurarsi se non l’aveva immaginata Gian Piero Gasperini. Le malelingue dicevano che si giocasse addirittura il posto nel derby. Le stesse malelingue per un po’ possono dedicarsi ad altro. La panchina di Gasperini è stata sempre salda, adesso con i tre gol al Catania è stata murata conilcementoarmato.Unapartita perfetta quella del Palermo, con un disegno tattico preciso. Opera, ovviamente, del Gasp che ha piazzato i suoi carrarmati nei territori giusti. Rios amordereLodi e i difensori quando portavano palla, Morganella quasi ad uomo suAlmiron e tantealtre bellemosse che hanno pagato. «In effetti tutti quanti hanno fatto quello che avevamo preparato – spiega Gasperini – ma siamo andati al di là delle aspettativee il risultato poteva essere anche migliore. Rios doveva portare il primo pressing, Kurtic invece aveva altri compiti ma li ha svolti con una diligenza eccezionale. È stata la suamigliore partita di quest’anno,misa che il Palermo ha trovato un giocatore importante. Poi ci sono stati i colpi di Ilicic e Miccoli.

Miccoli: la vittoria vale più dei 100 gol (Il giornale di Sicilia)

“Il capitano:«Al derby ci tenevo.Devo ringraziare i medici, ho fatto più punture in settimana che in vita mia»

“È finita con gli altoparlanti chesparavano l’inno per eccellenzadeiQueen. Èfinitaconi giocatori delPalermo inmutande che saltavano davanti alla curva Nord. È finitacometante altre volteaCatania, mastavolta a fare festa è stato il Palermo. A tratti è sembrato di vedere un derby di qualche anno fa giocato al «Massimino» con la squadra più forte ipnotizzata da quella che lo è un po’ meno. E stavolta quella più fortenonera il Palermo. Potere di Pietro Lo Monaco? Chissà, ma sta di fatto che la settimanad’isolamentohafunzionato. Cosìcomequei messaggi subliminali che sono finiti nelle teste dei giocatori del Catania, che hanno perso sicumera prima ancora di entrare in campo. «Non lo so se è così – dice Fabrizio Miccoli -. Il nostro direttore ci teneva tanto a vincere questa partita, come tutti di noi del resto. E per fortuna ci siamo riusciti». Col gol numero 100 di Miccoli in serie A e con la prima doppietta nel campionato italiano di Ilicic. Novello «Lazzaro » del Palermo, Jojo. Di destro il primo,di sinistro il secondo: lo sloveno in pochi minuti ha messo a tacere quellichefraprimoe secondo tempo avrebbero addirittura vederlo fuori dal campo.

Maran:«Abbiamo subìto l’aggressività dei rosa» (Il giornale di Sicilia)

“L’ultimo, per grinta e convinzione, ad abbandonare il campo è stato Francesco Lodi. Autore diungol bellissimo,eppure inutile. Il numero 10 del Catania si presenta davanti a telecameree taccuini, enonè il solo del Catania a farlo, nonostante la delusione. Nonsemprei rosa,quando perdono, fanno altrettanto. «Cosa non è andato contro il Palermo? Ogni cosa – sostiene il regista scovato da Lo Monaco al Frosinone–e questa gara l’abbiamopersa dall’inizio, forseèmancata la carica giusta perfino dall’albergo allo stadio. Ora pensiamo alla prossima parita contro il Milan, è dura da buttare giù questa sconfitta, ci dispiace non avere regalatounagioia ai nostri tifosi. Lo Monaco ha trasmesso più intensità al Palermo? Deve fare il suomestiere al Palermo, l’ha fatto bene, ha toccato le corde giuste, complimenti ai rosa, hanno giocato col coltello fra i denti. Le nostre difficoltà fuori casa? Se vogliamo ambire a qualcosa d’importante dobbiamo far bene fuoricomeincasa. Il campionato,comunque, è lungo, non finisce qui». Laconico è anche Giovanni Marchese. «Purtroppo abbiamo preso il primo gol – fa notare – quando eravamo in dieci, perché Almiron si stava cambiando le scarpe. Siamo stati altalenanti durante la gara, ora dobbiamo rimboccarci le maniche. All’inizioeravamounpo’ imballati, forse i nostri avversarihannopreparato meglio la gara sul piano agonisticoepsicologico. Èandata così, purtroppo». Nella sera del derby Marchese, comunque, trova il tempo di giurare fedeltà al Catania e dire no al Palermo, che aveva pensato a lui. «La mia volontà è restare al Catania, credo che il mioprocuratore incontrerà la societàe spero chesi concludaquesta vicenda…»

Lodi: Catania molle abbiamo sbagliato la partita dall’inizio (Il Corriere dello Sport)

“Non cerca alibi il centrocampista Lodi che pone l’accento sull’atteggiamento della squadra: «Siamo entrati molli in campo – ha dichiarato il regista rossazzurro – Purtroppo non è andata bene, ne prendiamo atto e andiamo avanti. Il campionato non finisce qui, pensiamo adesso alla prossima partita contro il Milan che è molto importante. Dispiace perché volevamo regalare una soddisfazione ai nostri tifosi ma non è stato possibile. Lo Monaco? Lo conosco bene e so come prepara questa partita. Adesso lavora per il Palermo ed è giusto che dia la carica alla squadra, dovevamo farlo anche noi e invece non è avvenuto. Era un derby, una gara molto sentita, e le motivazioni ognuno di noi doveva trovarle dentro di sè». Il metronomo rossazzurro è consapevole che per compiere il salto di qualità la squadra deve invertire il trend lontano dalle mura amiche: «In casa abbiamo fatto sempre bene mostrando in campo la giusta cattiveria agonistica, risorsa che oggi (ieri sera, ndr) è mancata. Se vogliamo ambire a qualcosa di più importante rispetto alla salvezza dobbiamo evitare di avere due volti diversi tra le gare casalinghe e quelle in trasferta. Nel derby non esistono favoriti o sfavoriti. La differenza la fanno la voglia di imporsi e i duelli individuali vinti. E’ stata quella la forza del Palermo. Un messaggio ai tifosi? Personalmente chiedo scusa per la prestazione offerta. E’ il primo derby che perdo, ho un magone dentro, sono molto amareggiato».

Maran: «Il secondo gol ci ha spiazzati poi la reazione» (La Sicilia)

“Maran guarda oltre: «Rialziamoci, e alla svelta». Giusta l’analisi del tecnico, ma per un attimo bisogna capire il perché dell’approccio così molle a una partita che non è come le altre. Era il derby, al Catania è sfuggito di mano subito: «Gol a freddo, quando eravamo usciti discretamente, il 2-0 ci ha tagliato le gambe». La squadra ha giocato, reagito dopo aver beccato il terzo gol. «Abbiamo creato occasioni, ci siamo disposti meglio. Forse, era troppo tardi, o forse no». Ma quel secondo gol non era evitabile? «Lo era e ci brucia, il ko, per noi, per i tifosi, per i dirigenti». In settimana aveva notato titubanze, timori? «Al contrario: ho allenato una squadra sicura, avevo visto intensità e voglia di fare bene, anzi il massimo. C’era la stessa fame delle partite precedenti». E, allora, che cosa non ha funzionato? «Abbiamo concesso troppi spazi. Certo dopo lo svantaggio, per il Palermo, era più semplice condurre il gioco». Se Barrientos avesse fatto gol, sul 3- 0, la punizione di Lodi avrebbe riaperto la partita. «Anche nel primo tempo, Lodi aveva quasi segnato, su calcio piazzato. E’ stato bravo il portiere a deviare in angolo. Abbiamo, ripeto, creato occasioni, ma a volte non le abbiamo sfruttate». Le scarpette cambiate da Almiron nel momento sbagliato… «Un episodio pagato caro, si poteva certo evitare, col senno di poi. Forse avrei dovuto spingerlo in campo io, ma con i se e i ma… ». Un derby poco felice per tutti quanti, e non ci appelliamo alle partite fuori casa, perché il Catania era reduce da ottime prestazioni. «Ci è mancata la qualità, questa volta, delle giocate». Contro il Milan cominciate in salita: cioè senza Spolli e Gomez, che saranno squalificati. Senza Biagianti, infortunato e ci riserviamo la domanda su Bergessio, perché ancora non è certa la sua presenza. «Non è giusto parlare di chi non ci sarà, ma io faccio un discorso che abbraccia tutta la squadra. Da subito, (da oggi, ndr) la squadra si rimetterà a lavorare e vedremo di sfruttare la rabbia per una sconfitta pesante. Una rabbia che, gestita nei modi giusti, dovrà portarci a una reazione immediata

La soddisfazione di Gasperini «L’avevamo preparata bene» (La Sicilia)

“Piedi per terra. «Ma non chiamatela partita della svolta: sappiamo che c’è ancora tanta strada da fare»

“Capelli bagnati, camicia zuppa e un sorriso largo così. Gian Piero Gasperini è l’emblema della felicità. Dopo la scoppola di Bologna ha sognato ogni giorno un derby come questo con un Palermo super e i tifosi impazziti di gioia. Soddisfatto? «Eccome. D’altro canto, cosa si può volere di più che vincere alla grande il derby con il Catania. È andata proprio come l’avevano preparata: i ragazzi hanno fatto tutto quello che avevo loro chiesto. Tutta la squadra ha dato una grande dimostrazione di maturità e applicazione. E, alla fine, potevamo anche fare qualche gol in più». Ilicic ha fatto un partitone e non soltanto per i due gol. Che cos’è cambiato? «Nulla, assolutamente nulla. Ilicic è un giocatore di grandissime qualità e non lo scopriamo certo oggi. Un ragazzo eccezionale, un grande campione. E lo ha dimostrato stasera con una prestazione eccezionale. So di poterci contare, so che può diventare decisivo per il Palermo ogni partita». E Miccoli? 100 gol e prestazione super. «Sono contento per lui, per la grande prestazione e per i cento gol, ovvio. Sapevo che ci avrebbe regalato una prestazione coi fiocchi. Ci ha già invitato tutti a cena per festeggiare. Una serata così se la merita davvero, anche perché negli ultimi dieci giorni si è allenato come un matto per preparare al meglio questa partita. Ora, però, ha un problema: dovrà continuare ad allenarsi con la stessa intensità: non so come farà…».

Lodi e Marchese desolati «Dobbiamo chiedere scusa» (La Sicilia)

“«Troppo brutti per essere veri, meglio pensare al Milan». La smorfia di capitan Izco: nuovo stop

“Dopo questa partita dobbiamo chiedere soltanto scusa». Come se si fossero passati la voce, Giovanni Marchese e Francesco Lodi si presentano davanti a taccuini e microfoni, in momenti diversi, a testa bassa e con lo stesso “incipit”. La sconfitta brucia tantissimo ad entrambi e, forse per la prima volta, Lodi non riesce a gioire per un suo gol: «Non ce la faccio proprio – attacca – Sapete benissimo quanto a me piaccia segnare, eppure questa è una circostanza diversa. Il derby è la partita che vuoi vincere sempre. Per te stesso, per la società e anche per i tifosi. Io, poi, dal giorno del mio arrivo a Catania non ne avevo perso neanche uno…. Purtroppo stavolta mi è toccato ingoiare il boccone amaro e, devo dire, che sto faticando a mandarlo giù». Voi scarichi, il Palermo caricato a mille: questo silenzio stampa è giovato più a loro, che hanno parlato soltanto attraverso l’illustre ex, che a voi. «Il direttore è stato bravissimo a caricare la partita e noi non possiamo volergliene. Lui ormai lavora qui…. Diciamo che sarebbe dovuto toccare a noi reagire in altra maniera sul campo, purtroppo le cose sono andate in maniera diversa e non ci resta altro da fare se non i complimenti agli avversari».

«È stata una partita senza storia» (La Sicilia)

“Pietro Lo Monaco: «La mia rivincita? No, il Palermo ha vinto con merito, contro una squadra forte»

“È stata anche la sua vittoria, anzi è stata, soprattutto, la sua vittoria. Pietro Lo Monaco ha vinto l’ennesimo derby, ma questa volta la formula magica l’ha portata in dote al Palermo. «È una vittoria splendida, da dedicare interamente alla nostra gente – ha detto l’amministratoe rosanero a fine partita – finalmente abbiamo ritrovato il pubblico palermitano, che ama la squada e si stringe attorno alla squadra». Va bene il pubblico che ha dato realmente una spinta in più ai rosa, ma Lo Monaco in settimana ha vissuto fianco a fianco con giocatori e tecnico cosa significhi il derby in Sicilia e quale importanza avesse nell’economia del campionato di un Palermo impegnato nella otta per la salvezza. «Il campo ha detto che è stata una partita senza storia – ha commentato Lo Monaco – il Palermo ha meritato di vincere contro una squadra forte, perché il Catania è una squadra forte. E i gol potevano anche essere di più. Dobbiamo sempre interpretare le gare in questo modo. Come? Con sangue e sudore. Bisogna avere l’intensità che abbiamo messo in campo nel derby per continuare il nostro percorso di crescita. Quando siamo questi, abbiamo tutte le carte in regola per tirarci fuori dalla situazione in cui ci troviamo».

Gasparin: «Bruttissimi e su quella prima rete…» (La Sicilia)

“Dai sorrisi del prepartita ai musi lunghi, anzi lunghissimi, dopo il fischio finale. Sembra che siano passati anni luce fra queste diverse espressioni di Nino Pulvirenti e Sergio Gasparin: invece, le lancette delle ore hanno appena compiuto due giri. Cosicché, soltanto per la cronaca resta da registrare la battuta di inizio gara del presidente rossazzurro il quale, dopo le tante sollecitazioni dei commentatori di Sky, risponde a distanza alle dichiarazioni di inizio settimana da parte di Pietro Lo Monaco: «Gli insulti fanno male, se vengono da una persona di cui si ha considerazione. Nel caso specifico, non fanno male». Capitolo chiuso. Così come accade ormai da settimane, anche in questa occasione Pulvirenti diserta la sala stampa. Tocca, così, a un accigliatissimo Gasparin commentare la prestazione – anzi, la non prestazione – dei suoi e illustrare gli scenari futuri: «È stata una brutta partita, giocata molto male. Siamo stati bruttissimi e il 3-1 lo testimonia ampiamente. E non serve appigliarsi a quel gol subìto dopo appena dieci minuti: c’era tutta la partita per recuperare e noi non ci siamo riusciti. In quanto a quel gol, poi, mi sembra evidente che ci abbiamo messo abbondantemente del nostro: eravamo in possesso del pallone ed è finito ai nostri avversari. No, non ci sto».

Riecco Iliciclone (La Gazzetta dello Sport)

“«Svolta e due gol nel derby È il mio giorno più bello»

“Lo sloveno del Palermo: «Vinta una sfida importante per noi e i tifosi» Lodi «La gara l’abbiamo persa dall’inizio. Un Catania troppo molle»

“Francesco Lodi, anche dopo la perla del 3-1 mastica amaro, ma rende merito all’avversario con grande sincerità. «Non ha funzionato niente — sottolinea il regista rossazzurro—. Questa partita l’abbiamo persa fin dall’inizio, dal tragitto che porta dall’albergo allo stadio. Purtroppo è andata così, dobbiamo andare avanti e pensare alla gara col Milan, anche se è dura digerire questo boccone, soprattutto per i tifosi ». È stata anche la vittoria di Lo Monaco. «Io che lo conosco bene ho visto che l’ha costruita davvero a suo modo questa gara — continua il centrocampista—. Avevano la giusta tensione che purtroppo è mancata a noi». L’unico siciliano in campo, Giovanni Marchese, una sconfitta così pesante non l’immaginava proprio. «Permeè come se avessi perso due volte— spiega il terzino —. Non siamo partiti benissimo, non riuscivamo a uscire fuori, poi quando siamo usciti abbiamo subìto il gol con un giocatore (Almiron, ndr) che era fuori per gli scarpini. C’è stata anche sfortuna. Cercheremo di rivedere gli errori per rifarci con il Milan. L’approccio? È fondamentale, ma sembravamo un po’ imballati. Forse il Palermo ha preparato la gara meglio sotto il piano agonistico. Si sa, può andare male, bisogna dimenticare questa sconfitta e andare avanti»

Maran deluso: «Concesso troppo» (La Gazzetta dello Sport)

“GASPERINI: «ABBIAMO FATTO 13 PUNTI IN 9 PARTITE: È TANTO MA PAGHIAMO UN INIZIO SBAGLIATO»

“Maran ammette gli errori del Catania, troppo rinunciatario in avvio di partita. C’e molta delusione nelle sue parole. ≪Non abbiamo avuto l’impatto giusto con la gara, abbiamo subito troppo la grinta del Palermo. Sono stati concessi troppi spazi. Poi quando abbiamo avuto la possibilita di riaprire la partita non l’abbiamo saputa sfruttare≫. L’impressione e che il Palermo fosse piu carico. ≪Non e cosi – continua Maran— abbiamo preso gol molto presto, questo ci ha messo nelle condizioni di dare spazio al Palermo. Non siamo piu riusciti a fare quello che volevamo e siamo andati piu per istinto che per logica. Con il 3-1 ci siamo un po’ rimessi in partita, ma non siamo stati quelli che siamo di solito≫.


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