STAMPA- Giustizia sportiva, Catania disperato

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Scommesse, terremoto in B e Lega Pro (TuttoSport)

“In serie B, la giustizia sportiva processerà l’ex presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, l’ex amministratore delegato Pablo Cosentino, l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri, il procuratore Fernando Arbotti, il dirigente Piero Di Luzio e Gianluca Impellizzeri: questi, secondo l’accusa finanziava l’acquisto dei giocatori corrotti, recuperando il denaro delle scommesse sicure. Le gare incriminate e per le quali la Procura ipotizza la responsabilità diretta del Catania, sono quelle contro Avellino, Varese, Trapani, Latina, Ternana e Livorno. Sinora, nessun giocatore delle sei squadre rivali del Catania figura fra gli indagati, ma l’inchiesta della magistratura ordinaria è tuttora in corso e gli sviluppi potrebbero essere ancora più gravi. A nessuna delle società avversarie del Catania è stata contestata la responsabilità oggettiva. Per il Catania si profila la retrocessione in Lega Pro e rischia moltissimo anche il Teramo, neopromosso in B, coinvolto nell’inchiesta Dirty Soccer di Catanzaro.

Palazzi durissimo Catania disperato (La Gazzetta dello Sport)

“Pesanti, in alcuni passaggi pesantissime. Illecito sportivo con l’aggravante dell’associazione. Roba da esclusione dai campionati o, nella migliore delle ipotesi, retrocessione. In un’ipotetica scala di sanzioni, il Catania è quasi con un piede nei Dilettanti, il Teramo è inguaiato, il Savona, a cui la Procura federale sorprendentemente contesta la responsabilità diretta al pari degli abruzzesi, giu di lì. Tra i club minori, disperata la situazione della Vigor Lamezia, che deve rispondere di due responsabilità dirette, molto più leggera quella del Catanzaro, cui si contesta una responsabilità diretta ma solo per un’omessa denuncia del suo presidente. LACUNE Una, in particolare, balza agli occhi: l’assenza negli atti di Catania di club e tesserati coinvolti nelle combine con gli etnei. Avellino, Varese, Trapani,Latina, Ternana, Livorno. Sparite? No, piuttosto congelate. Tranquilli, anche per loro arriverà il tempo dei deferimenti. Pure l’autunno sarà caldo