STAMPA – Governo su stadi e tessera tifoso

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il vice premier Alfano: «Sì agli stadi di proprietà Punteremo alla sicurezza» (Corriere dello Sport)

“La tanto attesa svolta è stata annunciata ieri direttamente da Angelino Alfano. Al termine del suo incontro in Lega, infatti, il Ministero degli Interni ha fatto sapere che «domani (oggi, ndr) il Governo presenterà un emendamento alla legge di Stabilità, dedicato all’impiantistica sportiva. Si tratta di una vera rivoluzione, perchè la costruzione dei nuovi stadi potrà essere finanziata con capitali privati. Inoltre, verrà sensibilmente ridotta la burocrazia. E, per concludere, ci sarà la possibilità di aprire attività commerciali all’interno dei nuovi impianti. Insomma, chi ha denaro da investire non potrà più dire che non esistono leggi adeguate. Il modello deve essere lo stadio di Brighton (vincitore dello Stadium Busines Award nel 2012, ndr)». Come premesso, era ciò che tanti club attendevano, ma la presenza di Alfano in via Rosellini è servita per affrontare anche un altro tema, ovvero quello della sicurezza. «Costituiremo una task-force tra governo e Lega – ha spiegato il vice-premier -. Lavoreremo per agevolare la vendita dei biglietti, sfruttando ciò che permette l’elettronica. Puntiamo a migliorare e magari allargare i poteri e le funzioni degli Steward dentro gli stadi. E studieremo come segmentare gli spalti, in modo che la stragrande maggioranza delle persone per bene non sia infastidita da chi va allo stadio solo per creare problemi. Anche razzismo e discriminazione territoriale sono temi di cui si occuperà la task-force. L’obiettivo è quello di rendere gli stadi luoghi accoglienti per i bambini e le famiglie, dove si possa trascorrere l’intera giornata e da cui i delinquenti restino fuori. Andare allo stadio dovrà essere come andare a teatro. La tessera del tifoso? Riceverò dai presidenti un documento esplicativo, attraverso il quale capiremo come e dove intervenire».

La missione di Alfano «Stadi nuovi e più aperti, via i violenti» (La Gazzetta dello Sport)

Il vice premier in Lega: «Faciliteremo l’acquisto dei biglietti, la tessera del tifoso è da rivedere»

“Angelino Alfano scende in campo. Niente «Forza Italia»ma tanto calcio, questo sì. Per il vice premier e ministro dell’Interno una mattinata, quella di ieri, trascorsa in Lega, a tu per tu con i presidenti del massimo campionato. E una sfilza di annunci. Per uscire dalla perenne fase emergenziale in cui è avvitato il calcio italiano, alle prese con un tifo violento ma anche sempre meno reale e sempre più virtuale, il Viminale e la Lega di A varano una task force incaricata di facilitare le procedure di acquisto dei biglietti, rafforzare i poteri degli steward e studiare la segmentazione delle curve. Alfano ribadisce la «mano durissima contro i violenti», ma sa che è arrivato il momento della fase due perché i nostri stadi sono desolatamente vuoti. Ai club che attendono da anni (e l’hanno utilizzata come paravento) una legge sull’impiantistica, il ministro ha comunicato che oggi il Governo presenterà un emendamento ad hoc alla legge di stabilità. «Una rivoluzione» con tre puntichiave: possibilità di realizzare impianti con capitali privati; sburocratizzazione delle procedure; apertura all’interno degli stadi di attività commerciali e spazi culturali. Ministro Alfano, forse questa è proprio la volta buona per la legge sugli stadi, visto che il testo verrà blindato. Nella precedente legislatura, invece, il provvedimento si era incagliato nelle commissioni e c’era stato un duro scontro tra l’ala riformista e quella ambientalista. «Noi non dobbiamo fare diventare la questione dell’infrastrutturazione sportiva una questione teologica. Stavolta c’è materia per essere d’accordo. Sono convinto che il testo che presenterà il Governo avrà la fiducia del Parlamento e che la legge verrà pubblicata entro Natale in Gazzetta Ufficiale». Lei ha citato il modello Brighton, quello di una squadra inglese che era in terza serie e ha investito 100 milioni per costruirsi lo stadio. «Quel club ha più che triplicato il numero degli spettatori per il semplice fatto che da pura partita è diventato spettacolo. Il luogo in sé è divenuto parte dello spettacolo proprio per le attrattive che ha dentro e la possibilità di fare altro durante la giornata: le famiglie vanno alla partita come a teatro. Credo che il calcio moderno abbia bisogno di questo». All’estero diverse società, come il Barcellona, hanno reciso i legami con il tifo violento. Ritiene che i club italiani siano poco coraggiosi e che ci sia ancora una certa ambiguità nei rapporti con alcune frange della tifoseria? «I nostri club hanno fatto grandi passi in avanti. Va a loro riconosciuto lo sforzo di una bonifica che si misura con i risultati degli ultimi 56 anni, dal caso Raciti in poi. Risultati che non sarebbero stati ottenuti senza la collaborazione delle società. Certo, va rivisto l’esperimento degli steward, che ha funzionato ma anche manifestato dei limiti ».


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