STAMPA – Grande gioia Napoli

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

E Mazzarri elogia i rossazzurri «Una delle formazioni più toste» (La Sicilia)

“Se potesse, Walter Mazzarri farebbe la conferenza stampa non certo seduto, ma si muoverebbe nervosamente lungo tutta la stanza in cui si accendono i riflettori del dopogara, tutti puntati sul primato della sua squadra. Mazzarri, intanto, ammette la forza del Catania: «Maran ha detto che siamo da primo posto? Io rispondo confermando che abbiamo affrontato una della squadre più toste dell’intera Serie A». La mossa di bloccare Gomez, francobollandolo con Grava ha sortito effetto. «Il ragazzo mai ha perso la concentrazione su uno degli avversari più pericolosi del gruppo avversario. E di questo sono felice». Il Napoli ha vinto una partita che, nella stagione scorsa, quasi in situazione simili, aveva condotto fino alla fine o quasi, per poi beccare il 2-2. «E’ vero, vuol dire che siamo cresciuti fisicamente ma soprattutto sotto il profilo della sicurezza, della giusta mentalità».

Mazzarri: «Non guardo la classifica E nemmeno la tv» (Il Corriere della Sera)

“Aggancio riuscito, notte di festa, qualche chilo di pressione gettata con nonchalance sulla corsa della Juve, che oggi gioca a Verona. Merito (anche) di Marek Hamsik che ha segnato il primo gol al Catania: «Pressione alla Juve? Sì, ma non pensiamo alla Juve, dobbiamo pensare a noi stessi, fare il nostro gioco e tanti punti. Ci siamo riusciti e siamo felici di stare lì davanti. Essere primi è importante, ma ora non dobbiamo mollare». Si vede che il centrocampista ha imparato per bene la lezione di Walter Mazzarri: «Credetemi, io non riesco a guardare la classifica. Cerco di inculcare a tutti che la classifica passa dalla guerra, da partite combattute come questa. Noi non possiamo distrarci mai». Mazzarri è impenetrabile all’argomento scudetto, come quando gli riferiscono che per Conte è il Napoli a essere favorita: «Pensiamo alla prossima partita». Così, assicura che, oggi alle 12.30, non accenderà la tv: «Vorrei fare un giorno senza calcio». Meglio cercare l’equilibrio tra critiche («Dovevamo fare il terzo gol…») o elogi: «Complimenti a Grava: era un anno che non giocava e ha fatto una partita incredibile”.

Pasta di capitano Dall’incubo stop al gol da scudetto (La Gazzetta dello Sport)

“Dalla squalifica per omessa denuncia, poi annullata dal Tnas, alla rete contro il Catania. E Paolo raggiunge il mito Maradona a quota 259 presenze in azzurro

“Deve festeggiare l’aggancio a un mito, Diego Maradona: 259 partite con la maglia del Napoli, 12O posto fra gli azzurri di sempre a una lunghezza da Zurlini, due da Bugatti e tre da Panzanato. Potrebbe farlo da comprimario, giusto la presenza che lo porta a uguagliare il numero, non il significato tecnico, ma apparirebbe come un «usurpatore». Sa che deve farlo da «capitano coraggioso ». E Paolo Cannavaro entra sul palcoscenico da protagonista: il gol del 2-0, una nottata da capolista insieme alla Juventus. Già, una nottata che, al contrario del finale della commedia «Napoli milionaria», di Eduardo De Filippo, «nun adda passà»,madeve restare lì, fissata nel tempo, per cristallizzare un primo posto e uno scudetto che Paolo sogna da sempre. La sofferenza Nell’attesa, Paolo potrà ripercorrere la strada che l’ha portato fin qui e che sembrava interrotta. Il 18 dicembre, la mazzata della squalifica di sei mesi.Unmese di sofferenza, la paura di non far parte della squadra che dà l’assalto al titolo, fra manifestazioni di solidarietà e la speranza di tornare in campo. Un sorriso, in questo mese, glielo strappa Alessandro Siani, ospite dell’ultima puntata della trasmissione di Raidue, «Made in Sud». Paolo ci va da spettatore, una serata per distrarsi, ma con tutti gli onori: seduto in prima fila e ogni comico gli dedica una battuta. Finché arriva Siani, che però non si mette a scherzare, scende dal palcoscenico, si mette davanti a Cannavaro e dice: «Scusate,ma voglio fare un saluto a Paolo Cannavaro, che ha subito la più grande ingiustizia che si possa immaginare». È quasi una profezia, a metà gennaio, un mese dopo la squalifica, arriva l’assoluzione.

Mazzarri va oltre: «Penso alla Lazio» Cavani: «Sogniamo» (La Gazzetta dello Sport)

“Il tecnico: «Non guardo la classifica e non seguirò la gara della Juventus». Hamsik: «Posso migliorare»

“Quella che ha in testaMarek Hamsik non è l’ennesima versione di capigliatura da «ultimo dei Mohicani», sottile o spessa, alta o bassa. È la pinna di uno squalo, che sorge minacciosa da una distesa d’acqua, non azzurra, ma verde, quasi un «erbal mare silente», per dirla alla D’Annunzio. E azzanna la vittima, con tutta la voracità che, come ha ricordato Cavani prima della partita col Catania, spinge tutto il Napoli. E Hamsik lo conferma: «Abbiamo vinto con la fame di cui parlava Cavani. Sapevamo che non sarebbe stata una partita facile e infatti nella prima mezzora non siamo riusciti a esprimere il nostro gioco. Poi, siamo riusciti a sbloccare la gara e tutto è andato liscio. Sicuramente ci ha aiutato il gol alla fine del primo tempo». Decisivo E a sbloccarla è stato proprio lui, esattamente come una settimana prima, a Parma. Allora, un lancio di Dzemaili in profondità e lui che sfugge al controllo dei difensori e colpisce a volo. Stavolta, su un traversone rasoterra di Zuniga dalla sinistra, con palla che perfora la difesa e arriva ad Hamsik, sbucato alle spalle di tutti. Infine, l’assist per il raddoppio di Cannavaro. Insomma, un Hamsik gigante che si gode il primato, ma senza enfasi: «Certo, un po’ di pressione alla Juventus la mettiamo, ma pensiamo a noi stessi e siamo felici di stare là davanti. L’importante è non mollare e continuare su questa strada»

Napoli primo, e con un Grava in più ora la festa è completa(La Gazzetta dello Sport)

“Dopo nove mesi e tanti tormenti è tornato tra gli applausi Mazzarri: «Lo aspettavamo: per me è un vero campione»

“Molto positiva la prova della coppia centrale formata da Behrami e Dzemaili: «Finchè siamo in vetta, speriamo di fare qualcosa di importante» ha detto l’ex Torino. Behrami, invece, cerca di non guardare la classifica: «Bisogna provare a non pensarci, però è logico che guardiamo a quello che fa la Juve. Nonè ancora ilmomento decisivo della stagione, magari la serata del primo marzo potrà effettivamente determinare quale sarà l’esito del campionato ». Sintetico il commento sulla partita: «Il Catania era ostico, gli episodi ci sono stati favorevoli. Loro hanno giocato una gara molto intelligente, ma noi abbiamo vinto. Adesso, pensiamo alla Lazio. È una sfida da preparare nei minimi dettagli, comeè solito fare Mazzarri. Ci sono i presupposti per fare una grande gara anche a Roma ». Unica nota stonata, le pietose condizioni in cui versa il San Paolo. La copertura fa acqua da tutte le parti: il sindaco De Magistris, presente al match, dovrà fare qualcosa


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