STAMPA- Gravina rieletto presidente

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Gravina trionfa «La rivoluzione culturale può iniziare» (La Gazzetta dello Sport)

“L a vera notizia sta in un’assenza, che segna un passaggio epocale e spiega il perché del plebiscito per Gabriele Gravina: non c’è traccia di Claudio Lotito, né in sala, né in stanze segrete, né nelle telefonate della vigilia, che un tempo arroventavano i telefoni quasi fin dentro l’urna. Un sistema cui la maggioranza delle società si era ribellata già un anno fa, forse più per insofferenza che per convinzione. Oggi invece non ci sono dubbi: si chiude un’epoca, non c’è più spazio per i nostalgici di Macalli, che intorno alla candidatura molto fragile di Alessandro Barilli e Paolo Francia (poi ritiratosi) raccattano tre voti. Gravina rieletto presidente con 55 voti su 59, Mauro Grimaldi (vicario) e Walter Baumgartner vice, Giancarlo Abete e Stefano Rosso consiglieri federali: la Lega Pro vota compatta per una nuova stagione politica. «Siamo pronti per la rivoluzione culturale» […]Gli ultimi contrasti, soprattutto la vicenda della soppressione della Fondazione per la mutualità, hanno raffreddato i suoi rapporti con Tavecchio. Eppure, nella lettera di in bocca al lupo che le ha inviato, il presidente federale cita i provvedimenti a favore della sua Lega Pro. Tornerà a sedersi al tavolo delle riforme in Figc? «Certamente. E alla prossima riunione porterò il nostro progetto di rating, che è pronto per essere lanciato».

I club incoronano Gravina (Corriere dello Sport)

“Insomma gli obiettivi non mancano e sono trasversali: dalla legge Melandri alla valorizzazione del brand, dal cambio di nome a quello della location troppo dispendiosa e non sostenibile, che cozza con la difficoltà economica di alcune società: «L’idea è quella di affittare la palazzina e alcuni enti hanno già mostrato un certo interesse. Venderla sarebbe un disastro perché si è svalutata per vari motivi». E poi la domanda più scomoda riguardo alle voci che vorrebbero Gravina interessato in futuro alla presidenza della Figc: «Io adesso guardo soltanto alla mia Lega. Solo impegni nelle mie aziende o il diritto di revoca da parte delle società mi potrebbero impedire di arrivare alla scadenza del quadriennio. Quindi non si candida? Calma, io intanto devo fare i compiti a casa per quattro anni così come il futuro candidato alla presidenza federale dovrà fare i suoi compitini a casa da presentare alla mia assemblea».