STAMPA – I campioni che credono all’impresa

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Adrian Ricchiuti della Virtus Entella (Sport Café 24)

“Il centrocampista parla in esclusiva della promozione in serie cadetta della Virtus Entella, del suo futuro e del suo passato catanese

“Quante chance di salvarsi ha ancora il Catania? “Vedendo il calendario sarà molto difficile, deve vincere le ultime due. Io spero ottenga la salvezza”. Cosa non ha funzionato questa stagione in terra etnea? “Sicuramente il gruppo, è la cosa più importante. Il Catania ha ceduto elementi che formavano la colonna portante della squadra, al di là se giocavano titolari o meno”. Fa effetto essere stati allenati da un tecnico, come Simeone, ora in finale di Champions? “Sono fiero, orgoglioso di essere stato allenato da lui e dal fatto che mi schierava titolare. Sono contento per lui, si vedeva anche a Catania che sarebbe divenuto un grande allenatore”.

Sei campioni dello sport «Catania, ce la puoi fare» (La Sicilia 9 Maggio 2014)

I campioni dello sport catanese spingono il calcio oltre ogni ostacolo. Bologna-Catania vista con gli occhi di chi non gioca a pallone, ma emerge in altre discipline. Nessuno ha perso la fiducia, del resto vi proponiamo il parere di chi, grazie all’agonismo e al sacrificio, è balzato al top delle discipline. Tutti tifosi, tutti. A partire da Orazio Arancio (presidente della federazione rugby siciliana), in partenza per Lisbona: «Ho messo in valiglia il tablet apposta per seguire il confronto del Dall’Ara. Il successo sulla Roma ci dà qualche speranza. Saranno decisivi gli uomini che hanno trafitto la Roma». Arancio e la corsa salvezza, un film già vissuto per «Bimbo»: «Mi è capitato di gestire momenti difficili come quelli vissuti dai calciatori, bisogna gestire l’aspetto mentale e capire in che modo risponde il gruppo». Va di corsa anche col pensiero il velocista Claudio Licciardello: «Ero allo stadio in occasione dei confronti con Juve e Fiorentina. Vedrò la partita a casa con un amico, Gaetano Di Franco (centometrista e duecentometrista, ndr). Mi auguro che il Catania resti in A, non è facile perché la classifica è quella che è, poi il Sassuolo va a vincere a Firenze e, dunque, adesso ti aspetti di tutto. Vorrei assistere al derby siciliano di Serie A l’anno venturo». Licciardello punta su Bergessio: «Il Catania ha tecnica, individualità. Se, poi, segna Bergessio… Peruzzi sarà una speranza per il futuro. Simulo le partite al video, impersonando un manager: c’è un gioco che riproduce le caratteristiche vere dei calciatori. Peruzzi, in questi video, è in costante ascesa». In partenza per Roma (ma tutti in aeroporto sono i campioni?) incrociamo Paolo Pizzo, campione mondiale di spada: «Domenica sono a Berna per la penultima tappa del circuito di Coppa del Mondo. Il cuore e la testa saranno anche a Bologna. La partita? Difficile, a questo punto. Ma resto ottimista, tutto l’anno l’ho vissuta male, la situazione del Catania. I calciatori mi hanno fatto impazzire di rabbia. Ma ho un debole per Bergessio, mi è sempre piaciuta la concretezza. Deve arrivare in doppia cifra, a proposito di go. Restiamo aggrappati al nostro finalizzatore, visto che sa assumersi le proprie responsabilità». Frecciata a Montella: «La Fiorentina mi ha deluso, all’estero queste cose non accadono, quel risultato è… pirotecnico».


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