STAMPA – I “segreti” del Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Quei gol «da fermo» tra i segreti rossazzurri (La Sicilia 04.06.2013)

Ottavo posto davanti all’Inter condito da alcuni record, primati e curiosità importanti. Anche le statistiche incorniciano la strepitosa stagione del Catania di mister Maran. Vediamo dove la formazione rossazzurra ha lasciato il segno. I PUNTI. Il campionato si è concluso con il miglior risultato di sempre in serie A. Migliore sia nel piazzamento che nel totale dei punti che sono stati 56, otto in più della stagione precedente. VITTORIE IN CASA. Con 12 successi casalinghi ha ottenuto un record nella storia del Catania in serie A (infranto il record di 11 stabilito nel 1960-61). Hanno fatto meglio in questo campionato solo Fiorentina e Lazio con 13 e le due battistrada Juventus e Napoli con 14 vittorie sul proprio campo. Il Catania è una delle squadre col miglior rendimento interno della serie A. Con 40 punti, al pari dell’Udinese, è settimo in questa speciale graduatoria, ma ad appena un punto da Milan e Fiorentina (41) e tre dalla Fiorentina. E appena sei lunghezze in meno del Napoli che è la squadra che ha fatto più punti tra le mura amiche. LE PUNIZIONI. C’è una classifica dove il Catania è persino da primato, quella dei gol subiti su situazione di calcio di fermo, ovvero rigori, punizioni e corner. Solo otto reti subite come la scudettata Juventus. E se si considerano anche i 17 gol a favore realizzati sfruttando le palle inattive la squadra di Maran sarebbe seconda in classifica con 59 punti alle spalle della Juve e davanti al Napoli. Mentre nei gol da fermo il Catania è preceduto solo da Roma, Juve (18) e Fiorentina (21 gol). Record assoluto per i gol su punizione: 10. Una vera e propria specialità di casa Catania. Cinque di prima (con lo specialista Lodi) e cinque di seconda. Il 20 per cento dei gol totali. Meglio della Fiorentina (9), Bologna, Roma e Pescara (8). Il Catania si conferma una squadra capace di sfruttare i corner in fase realizzativa. Sei centri sono scaturiti direttamente su azioni e schemi di calcio d’angolo.

Lo scudetto di Mondonico «Il segreto del Catania è nel progetto tecnico» (La Sicilia 04.06.2013)

“«Una dirigenza seria, solida, capace di programmare. Maran può aprire un ciclo. Bergessio è un giocatore completo che sa aiutare la squadra e ha “cattiveria” agonistica»

“Emiliano Mondonico, una degli allenatori più amati e volto popolare della “Domenica Sportiva” nelle vesti di opinionista, se ne intende di “provinciali” d’alta quota. Udinese a parte l’ottavo posto del Catania diventa un risultato importante che Mondonico valuta alla pari di uno scudetto. «Anche se è una neopromossa non lo considero il Toro, pertanto la squadra in assoluta più sorprendente è stato il Catania. Ha fatto capire a tante altre “provinciali”, dal punto di vista s’intende visto che Catania è una grande città, che si può fare calcio a livelli importanti anche con le idee, l’organizzazione societaria e gli uomini giusti. Oggi il Catania rappresenta un modello per il calcio italiano». Quali sono i punti di forza del Catania? «Intanto una dirigenza seria, solida, capace di programmare. E poi c’è un progetto tecnico che consente anche agli allenatori di inserirsi e lavorare bene come ha fatto Maran. A queste fondamenta aggiungiamo una rosa con elementi importanti. Dico sempre che buoni giocatori fanno una buona squadra». La struttura societaria e i dirigenti quindi sono più importanti della squadra e dell’allenatore? «Tutte le componenti devono esprimersi al massimo per raggiungere piazzamenti importanti come è da considerarsi l’ottavo posto del Catania». Questo Catania a quale club del presente e passato si può paragonare? «Forse l’Udinese per la gestione e programmazione societaria. Anche il Catania sta scoprendo ogni anno giovani talenti o prende calciatori nel pieno della maturità e con capacità e qualità per adattarsi al calcio italiano, soprattutto in Sudamerica ed Argentina. Certamente il patron Pulvirenti ha creato le condizioni giuste anche per i tecnici. Non è un caso se tutti gli allenatori hanno fatto bene a Catania. Sembrava che dopo Montella fosse tutto finito. Invece anche Maran ha fatto molto bene»


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