STAMPA – I ‘superstiti’ in campo col Brescia

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Il Catania dei reduci Rolin e forse Castro in campo col Brescia (La Sicilia 14 Dicembre 2014)

Attacco obbligato. Leto squalificato, in panchina resta solo Marcelinho, alternativa ai titolari Cani e Calaiò

“In fretta e in furia, tutti in sede. Ieri, di ritorno da Livorno, la squadra si è allenata per riprendere il discorso campionato in vista della gara interna con il Brescia. Quel che resta del Catania era in campo. Già, ma chi resta in piedi in questa sorta di massacro che colpisce tutti, ma proprio tutti i calciatori della prima squadra? […]E, qui, le dolenti note. Rosina si ferma e ci sarà da stabilire i tempi di recupero che soltanto la società, comunicandolo ufficialmente, stabilirà in base ai controlli che, immaginiamo, il giocatore sta effettuando in queste ore. L’assenza di Rosina è gravissima, così come grave è stato la sua uscita dal campo, in quel di Livorno. Il ritorno lampo di Martinho? Fermo anche lui e se fosse di nuovo stiramento (ma potrebbe anche essere meno grave del previsto) ci sarà da attendere ancora qualche settimana. Sembra più realistico un suo rientro dopo la sosta, cioè a Lanciano il 17 gennaio prossimo. Assente ancora Almiron, così come rischia di non farcela Calello (guai a una caviglia, a quanto pare) in mezzo al campo tornerà Rinaudo che ha scontato un turno di squalifica e si piazzerà nella zona mediana centrale.

Sannino rischia la panchina Marcolin o De Canio per la successione (Corriere del Mezzogiorno)

Decisiva la gara di sabato con il Brescia. Sotto accusa il rendimento esterno, il peggiore di tutta la serie B. Da scartare il ritorno di Zenga, la sorpresa potrebbe essere l’arrivo di Calori

La dirigenza etnea non ha mandato giù la rocambolesca sconfitta di Livorno di sabato (dove peraltro è stato determinante qualche errore marchiano dei singoli, come Frison e Spolli) e imputa al tecnico campano di non essere riuscito a imprimere la svolta giusta soprattutto fuori casa, dove la formazione rossazzurra è la peggiore del campionato cadetto. In campo esterno il Catania ha raccolto appena due punti, facendo peggio anche delle squadre che sono in piena zona retrocessione. Il non idilliaco rapporto dell’allenatore con il preparatore atletico Ventrone, uomo della società mai messo in discussione, poi non è servito a migliorare la situazione. Il club ufficialmente mostra cautela, ma la tentazione di cambiare è forte. La situazione è calda, ma Sannino punta a far quadrato nello spogliatoio, può contare su un ampio sostegno presso la tifoseria, e vorrebbe finire al meglio l’anno solare, per arrivare in posizione di forza a gennaio, quando potrebbe avanzare qualche richiesta in sede di calciomercato. La missione impossibile di raggiungere almeno la zona play-off (adesso distante sei punti), se non quella della promozione diretta (lontana dieci lunghezze) passa non solo da qualche acquisto di spessore, ma dal recupero di tanti infortunati. Per il match che rischia di segnare il destino della panchina, il Catania dovrà fare a meno dei freschi infortunati Rosina, Martinho e Capuano; la speranza è quella di poter contare sul rientro di Rolin in difesa e, forse, di Castro in avanti.


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