STAMPA – Ibarbo vede già il Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Allegria Ibarbo: «Salvo il Cagliari e volo al Mondiale» (La Gazzetta dello Sport)

“L’1-0 sull’Udinese – 3°a rete stagionale – è stata la ciliegina di una gara cinica e preziosa. «La differenza? Partire bene: ci interessavano i 3 punti, un parei sarebbe stato come una sconfitta». Il numero 23 elogia il gruppo: «Abbiamo fatto il nostro gioco, siamo stati concentrati e il contropiede ha pagato. Vittoria sofferta? Il calcio è questo. Sacrificio e lavoro, nessuno regala nulla». Con la classifica che fa sorridere ma non concede distrazioni. Il Catania è dietro l’angolo. «Fino a che non siamo salvi, non possiamo distrarci. Il campionato è lungo ma il 3-0 fa bene anche al morale. A Catania dobbiamo proseguire la striscia positiva. Meglio il gol o gli assist? Segnare mi piace, far segnare anche». E il caso Dessena? «Ho messo i lacci colorati per la campagna contro l’omofobia: siamo tutti uguali e con gli stessi diritti. Daniele è stato insultato da pochi ma in tantissimi si sono complimentati per la sua decisione. Lottiamo per difendere i valori e il rispetto». Senso civico e integrazione. Ibarbo saluta. Adesso, c’è la nazionale. Con sorpresa: «Mi chiamano per giocare da esterno e non da attaccante. Ma sono pronto».

Il Cagliari scopre di avere nuove risorse (La Nuova Sardegna)

Vecino e Ibraimi le sorprese più belle per Lopez. L’uruguaiano è titolare da due domeniche, il macedone si candida

“L’abbraccio dopoil gol di Ibarbo è il segnale di quando il gruppo sia legato al proprio allenatore.Unmessaggio che i giocatori, forse, hanno voluto mandare al presidente, tornato in Sardegna dopo un lungo periodo trascorso tra Londra e Miami. «E’ stata una cosa gratificante – ha detto il tecnico rossoblù -. I ragazzi li conosco bene e so quanto ci tengono a fare bene. La nostra arma principale è il lavoro». Il mister uruguiano ha speso poche parole sulle vicende societarie: «Amedà più fastidio la situazione stadio, è una cosa vergognosa. Io sto bene con Cellino, delle altre cosemiinteressa poco». E sulla vittoria contro l’Udinese il concetto è esplicito: «Con questa determinazione si possono risolvere le partite più complicate. Noi abbiamomesso in campotutte le nostre energie e siamo stati premiati ». Il presidente. A Massimo Cellinopiace molto creareunalone di mistero attorno a tutto quelloche fa. Le pocheparole dette domenica pomeriggio nella “pancia” del Sant’Elia, sono state delle contraddizioni in termini. «Finchè resto il Cagliari non andrà ma in B». E subito dopo: «Mi stanno mandando via». Due concetti differenti che lasciano la porta aperta sia alla cessione che a una retromarcia. La sensazione che se ne rivaca è che Cellino sia molto indeciso. Di sicuro il patron ha avuto degli incontri ma se ancora non è andato via dalla Sardegna un motivo c’è. Fa una grande fatica a separarsi da un giocattolo prezioso, che possiede da ventidue anni. Il cuore sta avendo la meglio sulla delusione. Rientri eccellenti.Domenica tornano dalla squalifica sia Daniele Conti che Albin Ekdal. Finalmente Lopez avrà problemi di abbondanza. Potrà scegliere tra tante opzioni. E’ fin troppo facile prevedere che il capitano riprenderà il suo posto davanti alla difesa, mentre lo svedese dovrà sgomitare per riavere una maglia da titolare. Chissà se il tecnico uruguiano sta pensando di mescolare ancora le carte come ha fatto a Milano. Tra l’altro con risultati positivi. Latrasferta di Catanianonsarà una passeggiata, di fronte ci sarà un avversario con l’acqua alla gola. Al “Massimino” sarà battaglia e ci vorrà il miglior Cagliari per aggiungere punti alla classifica.


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