STAMPA- Il Bologna si gioca la A

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Una notte stellare Bologna e Pescara a voi per la Serie A (La Gazzetta dello Sport)

“E’ il momento clou della stagione. Il ritorno della finale playoff tra Bologna e Pescara assegna la terza promozione dopo quelle di Carpi e Frosinone. E la cornice sarà degna dell’evento. Saranno in 30mila al Dall’Ara: non ci sono più biglietti disponibili, i cancelli saranno aperti alle 18, in tribuna diversi personaggi come Tomba e Montezemolo. Il viaggio della speranza di oltre 2.500 tifosi pescaresi e l’atto d’amore di una città come Bologna che si stringe attorno alla sua squadra. E non solo stasera: negli ultimi giorni i tifosi hanno raccolto l’invito del club di colorare la città e anche sul palazzo del Comune è apparso uno striscione d’incitamento, mentre molte vetrine sono state allestite di rossoblù. LA PARTITA Il Bologna sta meglio e ha due risultati su tre dalla sua; ha giocato una gara in meno rispetto al Pescara, che perde una stella come Bjarnason ed è obbligato a vincere. Nella storia dei playoff è successo di tutto e in campionato le sorprese si sono sprecate. Quindi è meglio essere prudenti sui pronostici, così come è giusto glissare su commenti tipo «tanto spingono in A il Bologna» che lasciano veramente il tempo che trovano. L’arbitro Fabbri è una garanzia (lui in A, salvo sfracelli, ci andrà di sicuro) e il campionato ha già fatto capire che conta il campo, non il nome che si porta. Il Bologna dovrà puntare sulla difesa per non prendere gol, ma di sicuro non si chiuderà e ha gli uomini per colpire giocando di rimessa (all’andata ci ha provato ma è andata male). Il Pescara, che ha il miglior attacco della B e mai in questa stagione è stato per due partite di fila senza segnare, si dovrà sbilanciare per cercare di vincere, ma difficilmente lo farà dall’inizio e cercherà di colpire nella seconda parte, sperando di avere più fortuna rispetto all’Avellino.

L’altro Ganz che segna come lui (La Gazzetta dello Sport)

“I I momento più difficile, con un cognome così, è quando entri in uno spogliatoio nuovo. «Ma lui arriva da Ganz e si fa subito conoscere come Simoneandrea, un ragazzo semplice e di grande umanità. Ai primi pregiudizi dati dal cognome, si sostituisce l’apprezzamento del ragazzo umile ed educato» dice con orgoglio papà Maurizio, che ora allena in Svizzera l’Ascona, società in orbita Fiorentina. Domenica, come sempre, era in tribuna ad applaudire il figlio, che ancora una volta è stato decisivo. Eppure un anno fa Ganz jr non se la passava benissimo. Dopo essersi costruito un’ottima reputazione nelle giovanili del Milan (e aver esordito in Champions nel 2011, a 18 anni, contro il Bate Borisov), aveva trovato parecchie difficoltà a Barletta e Lumezzane, al primo impatto col calcio professionistico. Il passaggio al Como è stato un toccasana. «Qui ha trovato l’ambiente ideale – sostiene Ganz senior – per un attaccante la fiducia è tutto. Il Milan, legittimamente, non credeva più in lui e per fortuna è arrivata la chiamata del Como. All’inizio era il quinto attaccante e il più giovane e piano piano si è conquistato il posto. A Barletta e Lumezzane ha pagato lo scotto di essere in prestito. Ma sono state esperienze utili: ha vissuto un po’ di tempo fuori di casa e ha imparato a vivere da solo».