STAMPA – Il Catania alza il tiro

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

SEGNALE FORTE (Il Corriere dello Sport)

“Rolando Maran si presenta in sala stampa con la consapevolezza di aver fornito, assieme al suo Catania, un segnale forte al campionato. La squadra rossazzurra, infatti, seppur priva di giocatori importanti come Almiron, Legrottaglie e Marchese, si è presentata al «Ferraris» con l’intenzione di non snaturare il proprio gioco e di cercare comunque il bottino pieno contro una pericolante di blasone come il Genoa. «Giocavamo contro la terz’ultima in classifica – ricorda – e aver vinto ci consente di allungare sulle squadre in lotta per non retrocedere, e questo è senza dubbio uno degli aspetti più importanti. Certo, un pizzico di sofferenza ci poteva stare, ma il modo con cui abbiamo ottenuto il risultato mi rende ulteriormente soddisfatto. Non abbiamo mai rinunciato a fare gioco e più di difendere il gol di vantaggio la nostra preoccupazione è stata quella di chiudere la partita. Avremmo potuto riuscirci prima, ma alla fine è arrivato anche il gol del 2-0, premiando così i nostri sforzi e il nostro atteggiamento propositivo».

IZCO: CATANIA SENZA LIMITI (Il Corriere dello Sport)

«Prestazione perfetta. Non fermiamoci più»

“Tra i più convincenti protagonisti dell’affermazione al “Ferraris” contro il Genoa spicca Mariano Izco, che ha messo lo zampino in entrambi i gol e che ha preso per mano la squadra dal primo minuto fino al triplice fischio. «Vincere in trasferta è molto importante – conferma il centrocampista – e riuscirci attraverso una prova così convincente ci rende ancora più felici. Adesso, però, dobbiamo continuare sulla strada imboccata e cercare di ripeterci con continuità. Sono convinto che questa squadra disponga dei mezzi per arrivare in alto. Il traguardo che ci siamo prefissati è quello di raggiungere al più presto quota quaranta punti, poi valuteremo la classifica per capire fin dove ci si potrà spingere. La qualificazione all’Europa League? A chi non farebbe piacere. Al momento, però, preferisco non illudermi e badare al concreto».

Maran: «Punti preziosi, ci allontaniamo da zona calda» (Il Giornale di Sicilia)

“Il pubblico di Catania pensa già in grandemaRolandoMaran, ora come ora, preferisce vestire i panni del pompiere. Il Catania è in salute, pratica unbuon calcio che si conferma divertente e redditizio. La zona Europa è lì a pochi passima il tecnico bada ancora alle retrovie. «Penso solo che ci siamo allontanati di molto dalla bassa classifica – ha dichiarato il tecnico del Catania – e che dobbiamo quanto prima raggiungerela quotasalvezza, solo in seguito affronteremo gli avversari in ottica diversa ma sempre continuando a giocare in questo modo». Maran entra poi nello specifico della prestazione della sua squadra: «Sono molto contento della prestazione e felice per i tre punti. La vittoria, comedetto, ci permette di tenere a debita distanza lazonacalda.Cosa non mi è piaciuto? Francamenteavremmodovuto chiudere prima la partita, in modo da non rischiare un eventuale pareggio.

Assist e gol con regali da riciclare (La Sicilia)

“«Mi aspetto un dono per il mio lancio poi lo riutilizzo per “girarlo” a Mariano»

“Al bar dell’aeroporto di Genova si consuma un pasto veloce tra amici. Al tavolo siedono tre loschi individui. Loschi e felici perché parlano di gol, record, regali da acquistare e riciclare. Pablo Barrientos, che si concede in esclusiva, dopo aver dribblato bellamente tutta la stampa nazionale (ma ci ha anche atteso, con la complicità dell’ufficio stampa curato da Angelo Scaltriti), è il meno loquace. Lo spalleggiano un effervescente Adrian Ricchiuti e uno serafico Gonzalo Bergessio che agiscono ora da suggeritori, ora da eccezionali provocatori. La scena madre è il regalo che Barrientos dovrebbe acquistare a favore di Mariano Izco, autore dell’assist che ha propiziato il secondo gol. Visto che Gomez e Bergessio si scambiano, dopo gol e preziosi passaggio, scarpe di marca e maglie, adesso tocca a Barrientos. E il Pitu, ragazzo sveglio e di spirito, la rigira in questo modo: «Mettiamola così: visto che ho lanciato Gomez che ha poi servito Bergessio per il primo gol, mi aspetto un regalo da loro. Poi, sa che cosa faccio? Lo riciclo e lo “giro” a Mariano». A parte questo giro di doni, roba privata, roba vostra, cogliamo nel suo sguardo una felicità più che mai legittima. «Sono molto contento per questo gol, che ha consentito alla squadra di gestire gli ultimi minuti nel modo migliore ed è venuto a coronamento di una bella partita». Non solo: guardando le cifre, lei sale a quota quattro in classifica marcatori. «Mi fa piacere avere eguagliato il record di gol in un campionato di A e spero, considerando che abbiamo davanti ancora tutto il girone di ritorno, di riuscire a farne ancora altri.

Il miglior Ciro Capuano è tornato «Sono felice, grazie ai compagni» (La Sicilia)

“Prestazione da sette in pagella per il difensore che al rientro tra i titolari è tra i migliori del Catania

“«Ci ho sempre creduto: sapevo che prima o poi sarebbe arrivato anche il mio momento»

“Come definirlo? Un terzino d’emergenza, un valido aiuto alla squadra quando è in difficoltà? O, anche, un giocatore da trasferta? Fatto sta che Ciro Capuano, il miglior Capuano d’annata, a Genova ha dato un contributo importante, decisivo per conservare l’uno a zero che poi è diventato 2-0 finale. Giocare ogni tanto non è semplice, specie per chi ha un ruolo così delicato. «Da titolare sono stato schierato a Bologna e, prima di questa partita, avevo cominciato la partita a Udine. Ci ho sempre creduto, sapevo che prima o poi sarei tornato in scena. Stare concentrato non è semplice, rischi di perdere il ritmo, la concentrazione». Invece la sua partita è da 7 in pagella. «Sono felice anche per chi mi è stato sempre vicino e penso a mia moglie, ai compagni, ai dirigenti». Ci riassuma la partita, vista con i suoi occhi. «Fondamentale è stato non adattarsi al ritmo del Genoa e ai cambiamenti di modulo di Delneri: in settimana ci siamo preparati a dovere e siamo usciti palla al piede dall’area. L’abbiamo fatto spessissimo. Nella ripresa si sono aperti gli spazi e il risultato mai è stato in bilico». Alla vigilia si era accennato alle numerose assenze. «Nello spogliatoio, con l’allenatore, non abbiamo toccato l’argomento perché siamo un gruppo e, a Marassi l’abbiamo dimostrato. Gruppo solido, ecco che cosa fa la differenza, in questi casi».

«Che onore uscire fra gli applausi dei tifosi genoani» (La Sicilia)

“Ma il tecnico vola basso: «È vittoria importante per la salvezza» E poi sottolinea la mentalità: «Abbiamo chiuso la gara all’attacco»

“Il Catania decolla, Maran prova a tenere basso il profilo di una splendida realtà. Un tempo si diceva che il vento, almeno quello, era impossibile da fermare. Il Catania di oggi è come il vento: «Considero importante questa vittoria perché abbiamo distanziato l’attuale terzultima, il Genoa, di altri tre punti». Troppo poco il valore attribuito al successo, il secondo esterno, della sua squadra. «Se guardiamo la classifica non penso ad altro, se approfondiamo i temi tattici, vorrei rivedere con voi il secondo gol». Analizziamolo.«In un momento in cui stanchezza e vigore avversario avrebbero potuto avere la meglio, il Catania ha continuato ad attaccare. E, in occasione del 2-0, ci siamo presentati in area avversaria con ben cinque uomini. Una partecipazione corale». Anche il primo gol potrebbe diventare uno spot del calcio esteticamente puro ed efficace. «Due fraseggi e la verticalizzazione. Merito dei ragazzi».

«E adesso pensiamo alla Fiorentina, ci tengo tantissimo» (La Sicilia)

“MARIANITO «SETTEPOLMONI» RINGRAZIA IL PROF. DE BELLIS: «È LUI CHE MI PERMETTE DI STARE COSÌ BENE»

“La leggenda racconta che a fine partita, per farlo salire sul pullman, siano stati “sguinzagliati” i suoi compagni di squadra più freschi che l’hanno accerchiato, immobilizzato e caricato a forza sul torpedone. E non sarebbe stato neanche facile, vista la forza che Mariano Izco ha dimostrato di possedere già nel finale di partita col Genoa, quando si è trascinato dietro un “tot” di avversari prima di depositare quel pallone fra i piedi di Barrientos, novello “re Mida” della situazione. «Tutto merito del “prof” De Bellis – sorride il capitano – che ci fa lavorare benissimo e che mi permette di stare così bene. L’assist al “Pitu”? Veramente io mi stavo preparando a tirare, ma il difensore del Genoa mi ha tolto lo spazio e così ho preferito mettere quel pallone in… mani sicure». Adesso sarà Barrientos a dovere fare un regalo a lei, così come accade fra Gomez e Bergessio. «Gliel’ho già detto al “Pitu” e lui mi ha detto che mi regalerà quello che voglio. Non intendo esagerare, però. Magari possono andare bene un… paio di mutande. No, scherzo, vediamo. Ci penso e gli faccio avere la mia richiesta». Magari un assist per la prossima partita. «Eh, quello potrebbe anche essere. Barrientos è di sicuro nelle condizioni di mandarmi a rete»

«E ora un’altra impresa, contro Montella» (La Gazzetta dello Sport)

“Barrientos: «Ma con la Fiorentina servirà umiltà

“Pablo Barrientos ha servito l’antipasto: un gol, il quarto in questo campionato, lo stesso bottino dello scorso anno con parecchie partite in meno, in più una giocata perfetta per avviare l’azione che ha mandato in rete Bergessio. Ciao ciao Genoa. La portata migliore, però, potrebbe ancora venire: domenica il suo Catania sfiderà la Fiorentina di Montella, tecnico amatissimo fino a qualche mese fa dai tifosi siciliani, ora atteso come una sorta di traditore per l’addio estivo. La classifica, per di più, mette la sfida su un piano di parità, con gli etnei a soli tre punti di distanza dalla formazione del loro ex tecnico. «Ma per noi — spiega l’attaccante argentino del Catania— quello con i viola è un incontro importante ma non può essere considerato uno scontro diretto. Certo, vogliamo ripetere l’impresa compiuta contro il Genoa, ma per far bene dovremorestare umili come lo siamo stati oggi. Prima pensiamo a conquistare i 40 punti necessari per salvarci, solo dopo potremofare un pensierino all’Europa. Sappiamo che non è così distante ma ora non è questo il nostro obiettivo».

Il Catania alza il tiro (La Gazzetta dello Sport)

“«Oracigiochiamo qualcosa di più della salvezza»

“Maran «Una mentalità da grande squadra» Capuano «Vogliamo far sognare una città»

“È felice, Rolando Maran, dopo la vittoria del suo Catania a Marassi: «Abbiamo dimostrato di avere una grande mentalità. Siamo riusciti a sopperire nel migliore dei modi alle assenze per infortuni e squalifiche. Non è facile venire su un campo complicato come Marassi, contro una squadra che lotta per non retrocedere e riuscire a imporre il proprio gioco. Forse abbiamo chiuso un po’ tardi la gara, per quello che avevamo fatto vedere. Comunque s’è visto lo spirito giusto ». Il Catania non vinceva in Serie A in casa del Genoa dal 1963. «Siamo felici di aver sfatato questo tabù — dice ancora il tecnico rossazzurro—e di essere usciti dal campo tra gli applausi dei tifosi genoani. La nostra classifica è bella, ma ora dobbiamo solo pensare ad arrivare quanto prima alla quota salvezza. Con questi 3 punti ci siamo allontanati molto dalla zona bassa, ma dobbiamo continuare a ragionare in questo modo».


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