STAMPA – Il Catania delle idee

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Gasparin: l’Udinese ha meritato l’Europa. Gomez? Il suo club alza il prezzo (Udinese Blog)

“Il Catania è una delle poche squadre che cerca di seguire il modello Udinese. Anche per questo non ci fa affari di mercato? “L’Udinese va a pescare dei giovani all’estero, nei vari continenti. Questo è ciò che in prospettiva si voleva fare a Catania. Ma dei due modelli, quello dell’Udinese è più avanti rispetto all’altro perché ha alle spalle l’esperienza di anni. E’ naturale che non vengano a coincidere operazioni sui giocatori più importanti, ma potrebbero concretizzarsi operazioni diverse”. Radio mercato dice che in questo momento il Catania è in vantaggio sull’Udinese per l’acquisizione del peruviano Alexi Gomez. Lei ne sa qualcosa? “Se un giocatore si mette in luce, chi lavora con attenzione in Sudamerica cerca di arrivarci a fari spenti. Adesso che i riflettori si sono accesi su di lui, accadrà anche che lasocietà di origine cerchi di alzare il prezzo”

Leto, un talento da rischiarare; ma il Catania ha già un top player, sono le idee (Vavel)

“Di ruolo Leto è un centrocampista, più precisamente una mezzala sinistra, ma la parabola al Panathinaikos lo ha visto affermarsi non solo per i numeri messi a referto ma anche per una poliedricità e una naturalezza nell’interpretare i vari ruoli sempre più sorprendenti. La forza fisica, il controllo di palla, l’abilità nel dribbling e l’ottima tecnica di tiro ne hanno favorito con successo l’adattamento alle posizioni di esterno sinistro e, soprattutto, di riferimento centrale in attacco. Immediato lanciarsi in aspettative circa la sua collocazione ideale nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1, dove potrebbe coprire rispettivamente tre e due posizioni, ma in particolare il suo status di un vice-Bergessio all’altezza in situazioni di emergenza, figura di cui si è avvertita l’esigenza in alcune occasioni quest’anno. Fino alle prime sedute di allenamento e soprattutto alle prime partite, la sua integrazione con il gruppo e con gli schemi di Maran sarà un’incognita, come oggettivamente lo è adesso il contributo che può realmente dare alla causa a livello di prestazioni e numeri. Non esiste scelta di nessun tipo, dal lato sia della società che della dirigenza, che non comporti margine di rischio, ma una certezza è assodata e indiscutibile: al di là della congiuntura economica difficile e dei rapporti tra i fatturati dei club italiani e quelli esteri, nella buona conduzione di una squadra di calcio, che sia bramosa di vittorie o improntata al realismo (caso che calza a pennello con il Catania, il cui obiettivo primario nella prossima stagione sarà senza ombra di dubbio la salvezza) la floridità economica non conta più di quella delle idee.


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