STAMPA- Il Catania difeso dai tifosi

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Tifosi etnei in piazza: «Pulvirenti vattene! Non toccate il Catania» (CalcioNews 24)

Migliaia in piazza per manifestare contro la dirigenza. I tempi stringono e si teme la radiazione.

“Estate 1993 – Estate 2015: sono passati 12 anni, ma la Catania sportiva sta vivendo nuovamente dramma sportivo, dopo quello avvenuto sotto la dirigenza Massimino e che, in primo tempo, aveva portato all’esclusione del club rossazzurro da tutti i tornei calcisti, per riconquistare a forza di carta bollata il diritto di partire dal campionato di Eccellenza. Un terribile dejavu sta alimentando le ansie dei supporters etnei che, con il passare delle ore, temono la radiazione dello storico “Catania 1946”, simbolo di una città mai doma anche di fronte le avversità. GIU’ LE MANI DAL CATANIA – Nonostante gli eventi e l’immagine macchinata dopo l‘esplosione del caso “I Treni del Gol”, i tifosi rossazzurri hanno deciso di prendere posizione, scendendo ieri pomeriggio sulle strade principali di Catania, manifestando il loro amore per la squadra e tutto il loro dissenso per l’attuale dirigenza. “Pulvirenti vattene”, “Questo calcio non ci appartiene”, “Noi siamo il Calcio Catania”, sono solo alcuni degli slogan urlati dai supporters scesi in piazza per sbandierare con orgoglio di non volersi sentire equiparati a tifosi di un club dedito al delinquere.

Corriere della Sera

Un lungo corteo di tifosi per difendere i colori del Catania. I supporter etnei nel pomeriggio di sabato hanno sfilato per le strade del centro della città siciliana, uniti per sostenere i giocatori dopo le ultime indagini sullo scandalo calcioscommesse. In migliaia hanno intonato cori per manifestare il proprio sostegno alla squadra. Parole e striscioni ostili, invece, nei confronti del presidente Pulvirenti e dei vertici societari, al centro della bufera.