CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Questione Dg riorganizzazione e prospettive (Andrea Lodato – La Sicilia 10-04-14)
“proviamo ad ipotizzare che quel che lei dice in relazione ad errori compiuti dalla società in fase di reimpostazione post Lo Monaco, sia ciò su cui sta riflettendo il Catania e, dunque, il presidente. Che ha avviato quella fase di ristrutturazione, fermo restando che l’ossatura della società è sempre rimasta la stessa e con gli uomini di sempre in pratica, inserendo prima Gasparin come direttore generale (esperienza conclusasi dopo una stagione) e l’anno scorso Cosentino con la responsabilità di gestione delle operazioni di mercato. La sensazione oggi è che il presidente, che certamente molto meglio di lei e di noi sa quali siano stati gli eventuali problemi di relazioni e di gestione delle risorse umane, stia lavorando proprio a quel processo di ristrutturazione, con una possibile redistribuzione di incarichi, variazioni magari di mansioni, forse per l’acquisizione di altre professionalità. Certamente non tocca a noi, al di là delle valutazioni che individualmente possono essere espresse, suggerire al presidente quali uomini utilizzare, in quali settori e con quali funzioni. Anche se è diffusa l’idea che chi si occupa di calcio da qualunque prospettiva (tifoso, giornalista, opinionista) abbia la licenza per spiegare agli addetti ai lavori come si fa il presidente, l’Ad, l’allenatore. E qualche volta persino il calciatore, anche se le proprie abilità tecniche si limitano ai tamburelli della Plaia. Ma questo è il bello del calcio, quello per cui oggi tra chi invoca il ritorno dell’ex ad, che chi dimentica di avere detto, scritto e urlato quando lo stesso contribuiva a realizzare il progetto Catania con Pulvirenti, che pur di non averlo più tra i piedi sarebbe tornato volentieri nell’Eccellenza.
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