STAMPA- Il Catania visto da Genova

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Lodi ritrova Gasperini e i fischi a Marassi col dente avvelenato (Il Secolo XIX)

Torna da avversario: «Lotto per il Catania». Maran: «Per noièdecisivo»

“«Grazie GenoaCFC ma era il momento di tornare a casa. Grazie a chi mi ha riportato in questacasa. Sonofelice.AdessoCatania crediAmoci». Il profilo twitter di Francesco Lodi è fermo al messaggio pubblicato lo scorso 30 dicembre. Era il giorno in cui venne ufficializzato il suo ritorno al Catania. Da Pegli arrivò pronta la risposta di capitan Portanova: «A Lodi vorrei chiedere se si sente soddisfatto di quello che ha dato qui al Genoa,se sentediaverdatoilmassimodiquel che poteva. Se la risposa fosse positiva, allora farò il tifo per lui e per quel che gli riserveranno i prossimi anni di carriera. Se invece fosse negativa, allora dovrebbe solo ringraziare questa città e questi tifosi che lo hanno accoltocomese fosse arrivato un fuoriclasse qualche mese fa». Due mesi dopo, ecco che Lodi ritrova il Genoa e il Ferraris. Ritrova capitan Portanova, che dovrebbe scendere incampodalprimominuto. Eritrova naturalmente Gasperini, il tecnicoconcuinonc’èmaistato feeling, la necessità di divorzio è stata immediata. «Lodi ha dato il suocontributomaioavevoMatuzalem e volevo puntare su di lui. Non ho mai detto che Lodi non fosse un elemento valido ma non poteva restare a fare la riserva di Matuzalem ». Cordiale, felpatomachiarissimo: il regista napoletanononèall’altezza del brasiliano, che è da grandi squadre ed è congeniale al tipo di gioco che il Gasp vuole dare alle sue squadre. Lodi via da Genova, dopo appena 9 presenze e 2 gol. Uno inutile, alla Fiorentina, uno indimenticabile, a suggellare il 3-0 nel derby sulla Sampdoria. Poi però anche tanti passaggi sbagliatieprestazioni non all’altezza. Anche se nell’ultima prestazione da titolare, a Cagliari, innescò Gilardino, per il gol dell’illusione. Il suo destino era però già segnato, condizionato pure da problemi personali che hanno impedito al regista di far vedere anche in rossoblù gli stessi colpi di Catania. È tornato a casa, di nuovo sotto l’Etna,dimenticandoquella pioggia di fischi con cui il Massimino lo accolse a settembre. Ironia del destino, eralaprimapanchinadatecnico del Genoa per Gasperini. Lodi titolare al fianco di Matuzalem, sembrava l’inizio di un esperimento in grado di dare grande qualità al centrocampo rossoblù. Invece una settimana dopo, ecco la rottura. «Sei precipitato in fondo al gruppo dei centrocampisti», il messaggio, duro, del tecnico al regista. In quel gruppo c’erano anche Bertolacci e Sturaro. Due giovani che nelle prime settimane della gestione gasperinianaarrancavanonelleretroviee cheoggiinvecesipresentanoalFerrariscomecoppiatitolarediuncentrocampo che si preparaasfidare la mediana catanese guidata da Lodi.

IL GIRONE D’ANDATA DEL CATANIA (Canale Genoa)

“Il Genoa, nel momento forse migliore della stagione, dove si è trovata continuità e consapevolezza dei propri mezzi, grazie al ritorno di Gasperini, affronterà una delle rivelazioni negative del campionato il Catania. I rossazzurri occupano la penultima posizione della classifica di serie A con solamente 19 punti arrivando dalla scottante sconfitta in casa del Chievo Verona, diretta concorrente per la salvezza. Gli Etnei, quest’estate hanno perso Lodi, Marchese e il papu Gomez, non sostituendoli adeguatamente, questi cambi hanno portato la squadra ad essere protagonista di una reale debacle, che li sta vedendo protagonisti di una difficile corsa salvezza. I Siculi hanno iniziato il campionato con Rolando Maran in panchina, questo però, nonostante avesse confermato le due varianti tattiche con le quali la stagione prima era riuscito a conquistare il record di punti in Serie A per il Catania. Dopo otto giornate è stato esonerato con un bottino di soli 5 punti, al suo posto è subentrato Gigi De Canio. I Siciliani, che hanno sempre variato questa stagione, tra il 4-3-3 ed il 4-2-3-1, hanno subito molto le assenze di un vero regista, i continui infortuni dei terzini e l’assenza di un attaccante prolifico. A gennaio hanno riportato a casa Lodi. Il suo ritorno ha consentito a Maran di ritornare al passato riacquistare geometrie e tempi in mezzo al campo. Fondamentali problemi di quest’annata sono stati anche i continui infortuni di Peruzzi e Monzon, gli esterni difensivi infatti hanno giocato poco non riuscendo a dimostrare il loro valore, infine in avanti Gonzalo Bergessio, senza l’appoggio di giocatori come Gomez e Lodi non è riuscito a dare il suo apporto in termini di gol alla squadra. L’arrivo di De Canio, dopo otto gare, non ha portato però i frutti sperati, ed i soli 8 punti conquistati in dieci partite, hanno portato il presidente Pulvirenti al suo esonero e al richiamo di Rolando Maran, con il quale il Catania è riuscito almeno per pochi sprazzi a riprendersi ed ha conquistato qualche punticino. I reali problemi del Catania, nelle due fasi, sono palesati dai numeri dei gol presi e subiti (19 realizzati e 43 incassati) che fanno capire come il team catanese non sia riuscito a trovare un equilibrio e una quadratura di gioco.


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