STAMPA – Il Lo Monaco bis è già iniziato

Redazione


CATANIA –
Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Catania Calcio, il “Lo Monaco 2” è già iniziato
(Giornale di Sicilia)

“l “Lo Monaco -day” si è celebrato tra sorrisi ritrovati, alcuni di circostanza, e preceduto da un temporale invernale, con la colonna sonora di La vie en rose, suoneria di un cellulare che ha fatto da sottofondo, con perfetta tempestività, alla commozione del neo amministratore delegato. Lo Monaco ha lanciato chiari segnali, senza eccedere e senza strafare, forse frenato dalla commozione o in attesa di tastare il polso all’ambiente dei cronisti, che aveva lasciato in serie A ed ha ritrovato, fortemente critici, in Lega Pro.
Critica e autocritica ha fatto il dirigente di ferro, condannandosi per essere andato via dal Catania (“immaginavo quello che sarebbe successo”), fustigando l’ ex presidente (“nell’ultimo anno che ho trascorso qui non ci siamo praticamente più visti”), adesso fratello ritrovato, e sottolineando a tinte forti la gestione Cosentino mai nominato e indicato come l’ uomo in canottiera e tatuaggi.

Calcio Catania, il direttore di ferro, l’uomo in canottiera e il capitano svogliato
(Sicilia Journal)

“La conferenza stampa del “nuovo” Pietro lo Monaco sarà ricordata anche per la colonna sonora di La vie en rose, suoneria di un cellulare che ha fatto da sottofondo, con perfetta tempestività, alla commozione del neo amministratore delegato. Lacrime e lavoro; per lui, lacrime e addii per altri.
Lo Monaco ha lanciato chiari segnali, senza eccedere e senza strafare, tra critica e autocritica: condannandosi per essere andato via dal Catania (“immaginavo quello che sarebbe successo”), fustigando l’ex presidente (“nell’ultimo anno che ho trascorso qui non ci siamo praticamente più visti”), adesso fratello ritrovato, e sottolineando a tinte forti la gestione di Pablo Cosentino, indicato come l’uomo in canottiera e tatuaggi (“avevo lasciato una società con le regole ed è finita in teatrino”).
il passato è passato, ma gli errori fatti serviranno per non ripeterli, come certe manie di grandezza che forse sono state alimentate dall’ottavo posto, l’anno prima della retrocessione. Lo Monaco lo ha ricordato: lui predicava la salvezza come obiettivo massimo per il club etneo, salvezza tranquilla, ma quando si è pensato di poter volare più in alto le ali di cera dell’elefante presuntuoso si sono sciolte velocemente.
Sarà un Catania operaio quello del lo Monaco 2, non ci vuole molto ad immaginarlo e lui stesso lo ha fatto intendere. A cominciare dai calciatori, e così se Russotto e Falcone possiamo pensare di ritrovarli nella prossima stagione a sudare la maglia, il compassato Caetano Calil, ha già la valigia pronta, nonostante altri due anni di contratto. Troppo lontano caratterialmente dalla filosofia calcistica di Lo Monaco, che dovrà ricostruire un gruppo con gerarchie precise, con leader in campo e fuori, mentre con Pancaro prima e un po’ meno con Moriero poi, sembrava di assistere ad una gestione in proprio dell’organico.