STAMPA – Il rammarico del Cagliari

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Un po’ di rammarico per Marco Sau (La Nuova Sardegna)

«Sul mio piede due occasioni d’oro. Resta la prova di buon livello della squadra»

“Felici per la prestazione, meno per il risultato, ma egualmente soddisfatti. Questo, in sintesi, il pensiero di tutti i rossoblù nell’immediato dopo-gara coi siciliani. «Volevamo fare una gara importante contro una squadra altrettanto importante – dice Davide Astori – purtroppo siamo stati un po’ sfortunati nel non riuscire a finalizzare qualche limpida palla gol costruita con pazienza e determinazione. In ogni caso abbiamo fatto il nostro gioco, limitando una squadra dal grande potenziale offensivo e conquistando un punto che non è certodabuttare via». Astori evidenzia come a Is Arenas sia pure migliorato il saldo negativo sulle palle inattive. «Ne abbiamo subito meno e sapevamo che la gara andava sbloccata proprio su qualche palla di questo tipo – continua il difensore del Cagliari – siamo stati bravi a concedere pochissimoagli avversari». Dopola difesa, l’attacco, che ha visto in Marco Sau il vero protagonista, anche se non completamente in positivo. «Esco dal campo con un pizzico di rammarico perché ho avuto buone occasioni per far gol – spiega l’attaccante di Tonara – da parte mia c’è stata un po’ di imprecisione e sfortuna. Nella prima occasione è stato bravo il portiere ospite a stare in piedi sino alla fine facendomi perdere il tempo dell’impatto, nella palla che ho lisciato sono stato invece ingannato io stesso. Mi è sembrato che il portiere stesse uscendo dai pali. Gare come queste le perdi per una distrazione e invece la partita l’abbiamo fatta noi dall’ inizio alla fine».

«Nulla da rimproverare, ci è mancato solo il gol» (La Nuova Sardegna)

Il tecnico Ivo Pulga fa i complimenti ai suoi: «Il Catania è un osso duro per tutti»

E poi il ringraziamento ai tifosi: «Splendida atmosfera, avrei voluto giocare…»

“Gli viene ricordato che il Catania fori casa ha fatto pochi punti e non ha mai vinto. «Sì, i numeri dicono questo. Però vorrei sottolineare che i siciliani hanno pareggiato a Roma e Udine e sono stati battuti da Inter e Juventus con molte discussioni. Quindi, ribadisco che sono una formazione da rispettare, sono molto organizzati e sanno difendersi benissimo. Quindi questo risultato ce lo teniamo stretto, fa classifica e ci consente di preparare i prossimiimpegni serenamente». Cossu e Pinilla? «Andrea – conclude l’allenatore del Cagliari – ha disputato una buona gara, poi nel finale l’ho tolto perchè era un po’ stanco. Mauricio, invece, sta recuperando la condizione migliore. Non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, ma tra un paio di settimane sarà al top della forma. Sono due giocatori fondamentali per noi».

Il sorriso di Nenè: «Anche un punto è importante» Nainggolan: «Siamo solo noi a dover recriminare» (L’Unione Sarda)

“I ROSSOBLÙ SONO FELICI SOPRATTUTTO PER AVER RITROVATO I PROPRI TIFOSI

“Dopo la panchina a sorpresa di Firenze, Miguel Anderson da Silva, per tutti Nenè, si è ripreso l’attacco del Cagliari. Si è battuto e sbattuto tra Spolli e Legrottaglie, ma stavolta tra lui e l’amico gol ha trovato un muro invalicabile. Al termine un pizzico di rammarico: «Loro sono una buona squadra e si sono difesi bene. Noi abbiamo fatto una buona gara, cercando di far girar palla per trovare un varco. E le occasioni le abbiamo avute, almeno 2-3. Bravo Andujar su Sau ma, forse, ci è mancato un pizzico di cattiveria ». Ma il bomber di Sorocaba si tiene stretto il punto: «In questo campionato anche un punto va bene per la classifica. In fondo, il Catania è una squadra pericolosa ». Anche Nenè è rimasto conquistato dall’atmosfera, finalmente con l’anima dei tifosi sugli spalti: «È gratificante giocare in uno stadio così e i tifosi giocavano con noi».

Sau protagonista suo malgrado Tre occasioni, mille rimpianti: «Un gol sotto la Nord ci voleva» (L’Unione Sarda)

“«Peccato, un gol sotto la Nord ci voleva proprio». Come si fa a buttare la croce addosso a Marco Sau? È vero che ha avuto tre palle gol pulite e non le ha trasformate, ma è altrettanto incontestabile che sia stato l’uomo più pericoloso dell’attacco rossoblù. E poi il primo a essere dispiaciuto è proprio lui: «Un po’ è stata imprecisione mia, un po’ sfortuna. Andujar è stato bravo, è rimasto in piedi, mi ha fatto perdere il tempo del tiro. C’è molto rammarico », dice, poi cerca di spiegare l’incredibile errore in avvio ripresa: «Ho visto il portiere che usciva e ho perso di vista il pallone». E il bravo Andujar, dopo avergli negato la gioia del gol, gli serve un assist da signore, anche se in modo gergale: «Diciamo che ho avuto culo. Certe volte le cose ti vanno bene, altre non prendi un pallone, ma il nostro compito è comunque quello di fare ciò che sappiamo»

Avelar amaro: «Ci è mancato soltanto il gol» (L’Unione Sarda)

“Il colpo resta in canna. «Il gol è l’unico rammarico di una partita quasi perfetta». Soddisfatto e rimborsato, Dessena si tiene stretto il punto conquistato contro il Catania. «Ci sono partite in cui puoi tirare anche venti volte in porta ma il risultato non si sblocca. Avevamo preparato bene questa gara e in campo abbiamo dato tutto». In uno scenario davvero speciale. «Faccio i complimenti più sinceri al presidente Cellino che ha messo su un signor stadio», tiene a precisare il centrocampista emiliano mentre si lascia alle spalle stremato l’impianto di Is Arenas. Accanto a lui Avelar, di nuovo titolare dopo l’esclusione di Firenze. Anche il terzino brasiliano non è poi così deluso per il pareggio. «Sapevamo di incontrare una squadra forte che, non a caso, aveva appena battuto 4-0 la Lazio. Eppure l’abbiamo messa in grossa difficoltà creando diverse occasioni da rete». Lo stesso Avelar ha provato a sbloccare il risultato nel finale con un fendente dal limite dell’area. «Giocavamo in casa, mancavano dieci minuti e quando mi sono ritrovato la palla tra i piedi non ci ho pensato su due volte».

«Bicchiere mezzo pieno» (L’Unione Sarda)

Pulga: bel punto con un signor Catania

“Il bicchiere è mezzo pieno, vino doc, e Ivo Pulga se lo beve tutto d’un fiato. «È uno zero a zero prezioso, muove la classifica e, soprattutto, è frutto di una buona prestazione contro una formazione davvero forte». L’allenatore del Cagliari va oltre il risultato finale e si tiene stretto il pareggio, il primo da quando lui e Diego Lopez si sono insediati sulla panchina rossoblù. «Peccato, avremmo voluto festeggiare l’apertura delle curve con una vittoria». È l’unica macchia di una serata speciale. «Che emozione, però, quando siamo entrati in campo. Sentire quel boato è stato commovente. Sono tornato indietro di vent’anni e avevo una voglia matta di mettermi le scarpette da calcio e giocare anch’io questa partita». Pulga non usa giri di parole: «Il Catania è la squadra più forte vista qui a Is Arenas, almeno da quando ci siamo io e Diego». Già alla vigilia aveva messo le mani avanti evidenziando le qualità (soprattutto nel possesso palla e nelle ripartenze) dei siciliani. «Purtroppo non mi sono sbagliato. Tra l’altro loro si sono difesi benissimo, in dieci sotto la linea della palla». Eppure il Cagliari ha interpretato nel modo migliore il match. «Abbiamo creato quattro-cinque occasioni nitide e concesso poco-nulla all’avversario». È mancato giusto il gol. «A volte arriva al primo colpo, come per esempio è successo contro il Siena. Purtroppo oggi non è andata bene, un po’ per nostra imprecisione, un po’ per la bravura del portiere del Catania».

Cossu apre il “fortino” (L’Unione Sarda)

«Da adesso qui sarà dura per tutti»

“Il primo pensiero è per i tifosi. Andrea Cossu confessa tutto il suo amore per i supporter del Cagliari: per il beniamino degli ultras rossoblù è mancata solo la vittoria. Sguardo chino, timido sorriso, tanta gioia per uno stadio che potrebbe essere il punto di forza. Sarebbero serviti i tre punti per fare gratificare gli appassionati e a un ambiente che ha regalato molte emozioni. Il numero 7 è tornato alla grande, ci teneva da matti a far bene davanti alla nuova Curva Nord strapiena e a uno stadio che non ha mai messo di incitare la squadra: «Potevamo vincere», dice sommessamente il fantasista, «avremmo meritato. Peccato, perché sarebbe stata una buona occasione ». Va bene lo stesso, ma sarebbe stato molto più piacevole dedicare un successo ai sostenitori del Cagliari:


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