CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.
Catania, c’è il rischio di bruciare tutto (La Sicilia)
“C’è poco da scherzarci su, il calcio non è una scienza esatta, ma certe cose e certi percorsi sono talvolta persino più obbligati e precisi di una formula matematica. Si può essere travolti da questa deriva fatta di infortuni, incomprensioni, diffidenze, sospetti. Si chiede pazienza ai tifosi e alla città. Pazienza ce n’è, ma solo se facciamo tutti e tutto sul serio. Perché già una buona dose di pazienza è stata sacrificata l’anno scorso e siamo retrocessi senza batter ciglio. Un’altra quantità ce la stiamo giocando in queste settimane di passione, perdendo a Vercelli, a Frosinone, pareggiando in casa col Lanciano e assistendo ad un’ecatombe di giocatori senza precedenti.
Cosentino comanda e il Catania sprofonda (FantaGazzetta)
“Il Catania è reduce da una stagione fenomenale:ottavo posto in Serie A, quarti di finale in Coppa Italia e qualificazione in Europa League sfiorata per pochi punti. Tutto lascia presagire un assestamentonelle zone nobili della classifica, un progetto di valorizzazione dei giovani e dei giocatori sconosciuti assimilabile a quello dell’Udinese. E invece no: il Catania fa flop, sbaglia totalmente mercato tra cessioni affrettate e acquisti rivedibili (eufemismo), cambia allenatore con la stessa frequenza di una camicia, retrocede mestamente. C’è chi invoca un cambio della guardia, ma lassù, ai piani alti della società etnea, decidono dilasciare lo scettro in mano a Cosentino. Arriva qualche buon giocatore, ma arrivano anche giovani argentini (tipo Escalante e Piermateri) che il campo lo annusano, lo agognano e basta […]il Catania sprofonda sempre di più. Dopo 8 giornate di Serie B, la squadra è penultima, il primo allenatore è già saltato (via Pellegrino, ecco Sannino), la tifoseria contesta e ha paura.
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