STAMPA – Iscrizioni, tremano tre club di B

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Brescia in piazza Varese: «Aiutateci» (La Gazzetta dello Sport)

Lombarde in crisi: la curva biancazzurra pensa a una manifestazione, Laurenza lancia l’appello

“Sempre più grave la situazione di Brescia e Varese. Penalizzazione maxi in vista, iscrizione al campionato di Serie B a rischio, dietro l’angolo lo spettro della sparizione dai campionati professionistici, in particolare per i biancazzurri. Poco tempo per uscire dall’incubo: se le incombenze fin qui inevase non vengono rispettate entro il 15 luglio, il futuro sarà in Eccellenza o, nel migliore dei casi, in Serie D. Qui Brescia Il disastro in casa Brescia cammina su binari paralleli. Da un lato c’è la mancanza di finanze che impedisce alla proprietà attuale di pagare stipendi, Irpef, Enpals e di corrispondere la fidejussione necessaria all’iscrizione al campionato. La penalizzazione in arrivo è di 3. Sempre che il Brescia riesca a sistemarsi e a iscriversi nell’arco di 2 settimane. Dall’altra parte c’è il progetto di risanamento che porta avanti John Gaethe Visendi, il manager bergamasco di origini napoletane che rappresenta un fondo di investimento asiatico interessato a investire al 30/40 per cento. Cosa che avverrà solo a ristrutturazione del club compiuta. Intanto però servono soldi [….]Qui Varese I tre punti di penalizzazione con cui partirà il Varese nella prossima stagione non spaventano il presidente Nicola Laurenza che, dopo aver rassicurato i tifosi, non si sottrae alle domande sui debiti del club: «Superano i 9 milioni di euro, di cui 7,7 sono quelli contratti con l’erario: si tratta per lo più di Iva non pagata e dei contributi non versati ai nostri dipendenti non tesserati, per cui ho chiesto una rateizzazione di 5 anni anche se spero di poter spalmare il debito in 10 o 15 anni. Ci sono poi altri 2 milioni spettanti a fornitori e a procuratori: se un po’ mi vergogno per non essere riuscito a saldare tutti i micro creditori che hanno creduto nella causa biancorossa, bisognerà cambiare approccio nei confronti dei procuratori». L’impegno di Laurenza non è stato sufficiente e il presidente chiede aiuto

Tremano Siena e Brescia Bologna, problemi risolti (La Gazzetta dello Sport)

“Nessuna fideiussione neanche dal Varese: 15 giorni per salvarsi

“Ieri scadeva il termine per iscriversi ai campionati. In B tutte le squadre si sono iscritte, ma in tre tremano. Chi non è in regola ora avrà tempo fino al 15 luglio per farlo, pena l’esclusione. Crisi profonda Il club messo peggio è il Siena. Nessun accordo fra i rappresentanti del fondo internazionale, interessato all’acquisizione della società, e il Mps, che detiene in pegno le azioni di Mezzaroma a garanzia dei debiti con la banca (50 milioni di euro). Resta l’ipotesi di un passaggio di proprietà fra Mezzaroma e l’imprenditore Tartaglia. La società si è iscritta, ma non ha saldato le pendenze relative a ingaggi e contributi: sarà penalizzata. Senza un cambio di proprietà diventa difficile pensare che Mezzaroma riesca a completare l’iter. Ci sono debiti per 70 milioni e il rischio fallimento è molto alto. Nulla di fatto anche nell’incontro fra Visendi, il manager chiamato da un fondo di investimento asiatico a ristrutturare il Brescia, e i vertici di Ubi Banca, principale creditore del club. Visendi avrebbe chiesto invano il congelamento del debito. Intanto, dal fondo il denaro che serve per rispettare le scadenze non è stato anticipato. Così, si va verso una partenza a handicap: -3, nel migliore dei casi. Il Brescia ha due settimane di tempo per salvarsi. Penalizzazione di 3 punti certa anche per il Varese: oltre a quello già preso per il ritardato pagamento dei contributi previdenziali e delle ritenute Irpef di gennaio e febbraio, se ne aggiungono altri 2 perché la società non ha garantito in tempo la fideiussione di 800 mila euro e non ha versato la stessa cifra per l’Irpef di marzo e aprile. Il presidente Laurenza rassicura i tifosi: «Regolarizzeremo la situazione entro la metà di luglio e per la fideiussione non ci sono problemi, perché è coperta da 300 mila euro di titoli personali e dai 500 mila euro garantiti dalla Lega per i movimenti di mercato di giugno: il 5 luglio saranno certificate le entrate derivanti dalle cessioni di Pavoletti e Lazaar. E a ottobre torneranno nelle casse 800 mila euro della fideiussione dell’anno scorso». Scampato pericolo per il Bologna, che si è iscritto e ha presentato le garanzie. Il Bari ha ricevuto dalla Figc conferma dell’attribuzione del titolo sportivo.


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