STAMPA – Konko in dubbio, Berisha sicurezza

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Formello – Palestra e poi partitella: bene Kakuta, c’è pure Minala (Lazio News 24)

“La Lazio si è trovata a Formello fin dal mattino di stamani per preparare la sfida di comenica con il Catania all’ora di pranzo. Per il Massimino vanno valutati ancora Konko e Postiga, il portoghese (che oggi non si è allenato) ieri ha corso lungo il campo e ha suscitato reazioni tutt’altro che positive. Dalle ore 10.30 la Lazio ha iniziato ad allenarsi in palestra sotto lo sguardo del direttore sportivo Igli Tare; presente anche Konko e pure Minala, finito nel mirino per la sua età nelle ultime ore. Per le esercitazioni tattiche poi la Lazio si è spostata sul campo, prima ha lavorato con Bianchini e poi ha fatto lavoro atletico con le pedane mentre i portieri si allenavano con Grigioni. Verso mezzogiorno, dopo un’altra deuta tattica agli ordini di Reja, i ragazzi biancocelesti hanno giocato un’intensa partitella che ha visto Kakuta in gran spolvero e Dias andare in gol.

Scalata Berisha La Lazio è sempre in mani sicure (La Gazzetta dello Sport)

Essenziale, mai sopra le righe, molto affidabile E con lui tra i pali nessuno rimpiange Marchetti

“E’ arrivato in punta di piedi, quasi non volesse che ci si accorgesse della sua presenza. In silenzio ha lavorato sodo per settimane. Poi, alla prima occasione in cui c’è stato bisogno di lui, si è fatto trovare pronto. Prendendosi la ribalta con la forza della normalità, con la semplicità di gesti mai plateali eppure sempre efficaci. Sei partite di campionato, con tre soli gol al passivo. Undici in totale (coppe comprese) con sei reti incassate. Questo è Etrit Berisha, l’uomo nuovo della Lazio 2014. Il portiere che non ha fatto rimpiangere l’assenza di Federico Marchetti e che adesso lo insidia nelle gerarchie del ruolo. Ascesa inarrestabile E’ arrivato in punta di piedi, ma ci ha messo davvero poco ad affermarsi. Due mesi di tirocinio (dall’inizio di settembre fino ai primi di novembre) poi il debutto in Europa League, nel match LazioApollon Limassol. Esordio vincente (21 per la Lazio) e lui, Berisha, protagonista. Sua la parata che a pochi minuti dal termine ha evitato il pareggio dei ciprioti che avrebbe compromesso il cammino europeo dei biancocelesti. Poi si è ripetuto nelle successive sfide europee con Legia Varsavia (20 per la Lazio) e Trabzonspor (00), mantenendo inviolata la porta in entrambe le occasioni. Ma è con l’anno nuovo che Berisha è esploso. L’infortunio di Marchetti gli ha dato il via libera in campionato e lui non si è fatto sfuggire l’occasione. Si è preso la ribalta contro l’Inter e non l’ha mollata più. Titolare in ciascuna delle sei partite di campionato disputate dalla Lazio nel 2014 con prestazioni sempre al di sopra della sufficienza. Un rendimento superiore alle attese che ha sorpreso un po’ tutti. Perché le credenziali di Berisha erano ottime, ma non si pensava potesse essere già pronto per il palcoscenico della Serie A. Dell’albanese è piaciuto soprattutto il modo di stare in porta. Essenziale, sicuro, mai sopra le righe e sempre sul pezzo.


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