STAMPA – La forza del Catania presente e.. futuro

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La difesa rossazzurra simbolo di personalità (La Sicilia 17.06.2013)

Un gol in più subìto rispetto alle gestioni Baldini-Zenga e Mihajlovic

“In assoluto il miglior rendimento difensivo del Catania nei campionati del terzo millennio fu quello dei 45 gol al passivo del 2007-08 (sesto) quando in panchina si alternarono Zenga e Silvio Baldini e nel 2009-10 (ottavo) allorchè alla guida dei rossazzurri Mihajlovic rilevò lo sfortunato Atzori, oggi novello sposo della Reggina.  EQUILIBRIO E PERSONALITÀ. In realtà il rendimento veramente ottimale degli equilibri di squadra è stato quello evidenziato dal settimo posto di quest’anno perchè ad un comportamento davvero encomiabile della fase difensiva il Catania ha contrapposto in largo attivo quello degli ultimi sette tornei sul piano del rendimento offensivo (ben 50 gol segnati). A favore di Maran, quindi, va il compendio finale di una squadra decisamente equibrata, compatta, omogenea, nella quale ha trionfato il collettivo nel senso più pieno del termine. Traducendo il ragionamento in concetti ulteriormente più precisi siamo di fronte ad una formazione che ha giocato con maggior disinvoltura alternando sostanzialmente cinque protagonisti, portieri esclusi: Alvarez a destra, Marchese a sinistra, mentre al centro Legrottaglie e Spolli spesso si sono alternati con Bellusci, che non è un titolare aggiunto, ma uno dei tre che ha tirato la carretta con impegno encomiabile al di là di prestazioni eccellenti ed errori incredibili.  RISULTATI E FUTURO. Il gran lavoro di Maran è stato questo e su questo il Catania del prossimo futuro potrà costruire nuovi e più esaltanti risultati. Ha lavorato, Maran, sulla fase difensiva anche a costo di rischiare, perché ha tenuto alta la linea a quattro della retrogurdia, spesso trasformata in formula tre, con uno degli esterni (spesso Marchese) libero di avanzare fino alla linea mediana. D’altra parte ci sono i risultati finali a parlar chiaro. Mai come quest’anno i rossazzurri nel passato erano giunti tanto in alto migliorando quanto ottenuto una stagione fa da Montella ed avendo potuto persino permettersi di sopravanzare l’Inter, nella classifica finale, come dire che è stato avviato un sovvertimento tangibile ed evidente nel contesto delle gerarchie del calcio nazionale. Il settimo posto ottenuto dalla difesa sul piano del rendimento complessivo, poi, ha esaltato in quella rossazzurra un’organizzazione arretrata ottimale, magari distante assai dalla juventina (24 gol incassati), ma abbastanza vicina al rendimento del Milan (39) e a ridosso di Lazio, Fiorentina ed Udinese che sono di pochi gol avanti. Solo la sopra ricordata difesa della stagione 2007-08 aveva raggiunto una posizione tanto eccellente mentre quella di Montella, pur nel contesto di un campionato positivo e memorabile, non era riuscita ad inserirsi nei primi dieci reparti arretrati del campionato

«Bravo Maran! Giusto ripartire con un progetto da consolidare» (La Sicilia 17.06.2013)

Evitare rivoluzioni, ma provare a mantenere l’ossatura che ha consentito di conquistare l’8º posto Per un traguardo più importante servirà una rosa che offra più ricambi e fare punti anche lontano dal Massimino

“Cosa manca al Catania per fare il salto di qualità? In quale riparto intervenire per alcuni “ritocchi”? A quale traguardo può aspirare nella prossima stagione? Interrogativi che abbiamo girato ad un ex allenatore di serie A, Domenico Di Carlo, e all’ex tecnico Eugenio Fascetti, uno dei veterani della panchina in veste di opinionista. «Il Catania deve confermare il progetto ripartendo dall’allenatore, dalla squadra e da un’ambiente che lo ha sostenuto dal suo ritorno in Serie A – spiega l’ex tecnico del Chievo – non deve fare rivoluzioni, ma il più possibile provare a mantenere l’ossatura che gli ha consentito di essere una delle protagoniste nella stagione conclusa con l’ottavo posto. L’obiettivo deve essere dare continuità al gruppo che ha fatto del bel gioco una sua prerogativa, una delle poche ad abbinare una qualità del gioco ai risultati». «Il Catania ha fatto benissimo, una squadra che attacca sempre con quattro-cinque giocatori, difficile da affrontare – dice invece Fascetti – per la prossima stagione può continuare su questa strada se l’undici base non sarà snaturato. La conferma di Maran, che è riuscito a dare continuità al lavoro di Montella, è un importante punto per ripartire». Anche per Di Carlo le scelte di mercato saranno uno spartiacque: «E’ chiaro che ci sono almeno cinque-sei giocatori che saranno al centro del prossimo calciomercato come Gomez, Bergessio e Barrientos ma anche Lodi ed Almiron, oltre a difensori come Marchese e Spolli. Al di là di offerte irrinunciabili non riuscire a cederli sarebbe il più grande colpo di mercato. Penso che molti alla fine resteranno, credo che tra i calciatori del Catania ci sia la consapevolezza di essere in una società importante, con le idee chiare e voglia di fare bene. La squadra etnea non è più una matricola, ma una realtà della Serie A. E’ normale che chi resta a Catania deve avere le motivazioni giuste. Il Catania attuale non avrebbe bisogno di grandi rinforzi. Si parla giustamente dell’attacco, ma anche la difesa è stata più continua e tante vittorie sono state merito degli equilibri che Maran è riuscito a dare alla squadra. Mi pare che siano stati determinanti anche alcuni elementi che hanno giocato meno ed è stato indovinato l’acquisto di Castro che è riuscito a ritagliarsi il suo spazio pur avendo la concorrenza di tre attaccanti molto forti. Forse potrebbe servire un centrocampista che posso giocare insieme ad Almiron e Lodi»

Catania, il gioiello Aveni parte con l’Italia U19 (La Gazzetta dello Sport)

Postando foto su Facebook, Fabio Aveni, attaccante del Catania ha comunicato al mondo la sua felicità per la partenza con la nazionale azzurra juniores under 19 ai Giochi del Mediterraneo. Sul sito ufficiale, Aveni si è detto felice e pronto a vivere un’emozione inedita. Convocato da Di Biagio, Aveni sarà in Turchia fino al 27 giugno. Gli “azzurrini” affronteranno nel gruppo B della manifestazione la Tunisia (mercoledì 19), la Libia (venerdì 21) e la Macedonia (domenica 23): le prime due classificate di altrettanti gironi accederanno alle semifinali, fissate per martedì 25. Finali in calendario giovedì 27. Aveni con la Primavera ha partecipato alla finale a otto per lo scudetto e nella stagione regolare ha segnato 16 reti, vice capocannoniere del girone Sud.


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