STAMPA – La grinta di Rosina, le esultanza di Calaiò

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Le strane esultanze di CALAIO’ L’arciere mira al cuore dei tifosi (La Sicilia 30 Settembre 2014)

” Emanuele uomo squadra, Rosina lo incoraggia: «Sarà capocannoniere in B»

“Quell’esultanza, adesso, è diventata una moda. Il pubblico impazzisce quando Emanuele Calaiò, dopo i gol, si inginocchia e scocca dal suo arco ideale la freccia diretta ai tifosi. Una dedica che dà felicità e, soprattutto, aggiunge punti alla classifica di un Catania obbligato a rimontare. Emanuele mira dritto al cuore dei rossazzurri e lo fa non solo al momento della realizzazione. Lo fa con le giocate che partono, spesso, non solo a ridosso dell’area di rigore. Quell’esultanza è il manifesto di un Catania felice e vincente. Parte, il gesto, da una cena che l’arciere organizzò dieci anni fa, a Napoli. Al tavolo avevano presto posto la moglie e alcuni amici. Era il momento in cui tutti quanti avevano un modo singolare per celebrare i propri successi. Nessuno aveva studiato la mossa dell’arciere. Si convenne, tutti quanti, che indirizzare una freccia in curva, in tribuna, sarebbe stato un modo carino, e inedito, per dire grazie a chi sostiene la maglia e a chi celebra un calciatore. Così, Calaiò ha colpito nel segno, alternando l’esultanza. L’altra è ancora più nota: perché quando segnava, soprattutto a Siena, Emanuele faceva di sì con la teste e lo faceva ripetutamente fino a mettere a rischio la cervicale. A Crotone, per esempio, l’esultanza è stata questa: il sì, con la testa, giusto per dire: sono io che ho segnato. Il giorno dopo il successo, il centravanti rossazzurro tiene i piedi per terra: «Speriamo di ripeterci a Frosinone nonostante le numerose assenze. Dicevo sempre, prima del 2-1 al Pescara, che un successo avrebbe sbloccato molte cose all’interno del nostro gruppo. Adesso ci aspetta una settimana piena di lavoro, potremo organizzare meglio le nostre partite dopo averne affrontate tre nel giro di otto giorni». Il Catania s’affida al centravanti, con la benedizione di Alessandro Rosina, un altro punto fermo che, a proposito di esultanze, ama variare il rito celebrativo. Ieri, Rosina, ha spedito baci in tribuna e lo ha fatto ripetutamente: «C’erano i miei figli, la mia compagna, per la prima volta anche il piccolo di sei mesi era allo stadio. Migliore battesimo non poteva esistere».

Sì, Rosina fa tutto corsa, assist e gol (La Gazzetta dello Sport)

Il trentenne utilizzato a centrocampo è anche capocannoniere rossazzurro insieme a Calaiò

” Uomo squadra. Ci sembra questa la definizione che più di ogni altra fotografa Alesssandro Rosina. L’attaccante di Belvedere Marittimo (Cosenza) riesce a fornire un buon contributo in qualsiasi situazione e in qualunque posizione. Tanto che ora ci sorge il sospetto che Rosina non sia solo un attaccante. Da quando è arrivato a Catania infatti ha giostrato più nella linea mediana del campo che in quella avanzata. Se andate infatti a consultare Wikipedia, l’enciclopedia libera dove è possibile trovare informazioni su qualunque argomento, vi presentano Alessandro Rosina come «centrocampista del Catania». Quando in realtà il trentenne calabrese può fare il trequartista, la seconda punta, l’esterno offensivo, sia a sinistra che a destra, ma non la mezzala. Questo almeno in teoria. Jolly Perché in effetti a Catania stiamo scoprendo nuove attitudini e insolite caratteristiche dell’ex Siena. Aveva iniziato Maurizio Pellegrinio a utilizzarlo nel settore centrale del campo, sta continuando pure Beppe Sannino ad impiegarlo in un ruolo che in partenza non doveva essere il suo. Rosina per sopperire alle tante assenze è stato adattato in questa posizione anche in virtù delle sue naturali predisposizioni tecnico tattiche che lo vedono spesso arretrare e partire da lontano, ancorchè impiegato nel suo ruolo naturale di attaccante. E pure da centrocampista, Rosina riesce a rendersi utile alla causa. Come ha fatto anche domenica nella gara contro il Pescara. Il suo contributo è stato fondamentale per la prima vittoria del Catania in questo campionato. Non solo per avere procurato e poi trasformato il rigore del primo vantaggio, ma anche per il sostegno offerto nell’arco dell’intera gara.


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