STAMPA – La pazienza di Bellusci

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Pazienza e lucidità Catania, si vince così» (La Gazzetta dello Sport)

“Bellusci e la ricetta del successo: «Tocca a noi comandare Il Genoa si chiuderà, sarà importante non perdere la testa»

“Concorrenza e vittorie sfiorate, successi da non mancare. La settimana di Giuseppe Bellusci è stata molto intensa, al pari della vita di un Catania che ha sfiorato il colpaccio a Roma e che è atteso all’esordio casalingo contro il Genoa. Bellusci, attualmente titolare più di Spolli che sta recuperando dopo un acciacco, si pone non con il piglio del leader: «Quel ruolo è di ben altri giocatori, come Legrottaglie, Almiron, Bergessio—dice—.Io sono un (ex) giovane che lotta ogni giorno per migliorare, così come tutto il gruppo». Concorrenza Bellusci a Roma è riuscito a spuntarla su Spolli, ma adesso dovrà anche vedersela con un candidato tutto nuovo. Quel Rolin che sta per ottenere il visto,mache si allena ancora a parte per recuperare la condizione ed entrare nella vita tecnica e umana del gruppo: «Nessun problema, la concorrenza non è una cosa che mi fa paura. Anzi. Gioco io? Il mister la vede così, vediamo se sarà così anche contro il Genoa. Quanto a Rolin, non posso giudicarlo tecnicamente, ma è un bravo ragazzo e un ottimo acquisto per il Catania »

Peppe Bellusci una garanzia per il Catania (La Sicilia)

“«Pazienti e lucidi per battere il Genoa»

“Titolare, ma non proprio a sorpresa, contro la Roma, potrebbe giocare anche domenica in casa

“Legrottaglie, Almiron e Bergessio sono i leader di questo gruppo. La concorrenza non mi scoraggia

“Scelte di campo, acciacchi, stato di forma invidiabile. Alla fine, Giuseppe Bellusci diventa un titolare quasi fisso della difesa rossazzurra. Il Catania che investe nei giovani poco più che ventenni, ha in casa un quasi veterano. Che non si sente tale, perché è un classe ‘89. E, quando, a fine intervista glielo ricordiamo, ride di gusto: «Mi fate sempre la stessa domanda, ma io sono nato in quell’anno ». Giovane, ma con l’esperienza di chi è nato e cresciuto in periferia, ha vissuto gli anni in B dell’Ascoli che sfornava talenti, è approdato a Catania, ha giocato poco, si è infortunato, è tornato più forte di prima durante la stagione della stagione passata, affidata a Montella. Bellusci, passaggio da non mettere in un angolino, peggio ancora nel dimenticatoio, è stato anche un nazionale under 21, un club per pochi eletti. Per di più ha giocato titolare, è stato anche adattato a destra, quando il commissario tecnico Casiraghi era in difficoltà. Insomma, una gavetta dura, ma efficace, con passaggi da privilegiato, perché quel mondo, Giuseppe, se l’è conquistato con lavoro, serietà, interventi anche duri, ma necessari. Eppure, in avvio di militanza rossazzurra lei, Bellusci, non giocava molto. «Neanche ad Ascoli, perché spesso i giovani vengono tenuti in panca, imparano, ma c’è un momento in cui devono dimostrare quel che valgono. In Inghilterra, tanto per citare un Paese che sceglie altro, si dà subito campo ai ragazzini che promettono».


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