STAMPA- La rabbia di Lucarelli

Redazione

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L’ira di Lucarelli sul Catania «Perdere una gara così fa male» (Gazzetta dello Sport)

“Si è letteralmente infuriato nel secondo tempo con i suoi per i troppi errori negli ultimi venti metri: l’allenatore del Catania, Cristiano Lucarelli, ha soprattutto questo rammarico per la sconfitta patita a Siena nella gara d’andata della semifinale. «Onestamente – ha detto a fine partita il tecnico – venire a commentare una partita persa così fa rabbia, non abbiamo subito un solo tiro in porta e il gol ce lo siamo fatti da soli. In una semifinale di playoff in una squadra che viene a Siena e produce così tanto, ci voleva più concretezza e probabilmente avremmo commentato un altro risultato». E ancora: «È anche vero che la prestazione ci lascia buoni motivi per pensare che se possiamo mettere in difficoltà il Siena in casa loro, lo possiamo fare anche in casa nostra, pur sapendo che i bianconeri in trasferta giocano meglio». PECCA Il Catania ha avuto probabilmente la pecca di non segnare nel momento migliore a inizio ripresa, dopo un primo tempo obiettivamente senza grandi emozioni e molto equilibrato, ma Lucarelli non è rimasto sorpreso dal Siena con tre punte. «Ci aspettavamo – ha detto ancora il tecnico dei siciliani – che Guberti non giocasse dall’inizio. Anche io ho fatto riposare qualcuno, l’ho chiesto con massima sincerità ai miei per far giocare elementi più freschi. Lodi veniva da un infortunio, ha fatto due partite una dietro l’altra, poi lunedì si è sposato, diventava difficile poterlo schierare dall’inizio, domenica lo avremo fresco e per noi è una bella soluzione». «Purtroppo – ha spiegato ancora l’allenatore del Catania – comea Salò siamo venuti a fare la partita per prenderci un vantaggio in vista della gara di ritorno, di partite ne abbiamo viste tante. Carlo Mazzone diceva sempre che conta l’essenza del calcio: fare gol e non subirlo, in questa equazione con il Siena non siamo stati bravi,ma al di là dell’errore sul gol, mi diventa difficile contestare qualcosa ai ragazzi, se non di avere più concretezza».