STAMPA- La rinascita di Russotto

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Russotto ora ha la testa da giocatore» (Corriere dello Sport)

“Rigoli: Con lui confronti duri sta buttando via la spazzatura che si portava dietro

“E’ la grande giornata di Pino Rigoli. Più di tante altre in cui la sua squadra ha vinto, ma senza lasciare perplessi. Stavolta, salvo qualche sbavatura certamente migliorabile, è stato invece un Catania da applausi: «Siamo cresciuti a poco a poco – ammette l’allenatore rossazzurro – abbiamo messo su un cantiere che necessitava di tempi tecnici per costruire quello che in questa circostanza abbiamo mostrato. Ci sono state partite che abbiamo sbagliato, è vero, altre che stavamo vincendo e che poi ci sono sfuggite di mano, finendo col pesare sul nostro cammino. Però adesso la parabola ascendente è visibile. Anche perché ci sono calciatori che prima non ci hanno dato quello che ci aspettavamo e che adesso stanno rendendo. Un nome? Russotto, che sta buttando via tanta spazzatura che aveva in testa: a volte ci siamo confrontati anche a muso duro, ma adesso il ragazzo sta esprimendo tutte le sue qualità». Qualcuno prova a spostare l’attenzione sulla classifica sempre più “solare”: «Noi vogliamo ragionare di partita in partita. Da subito dobbiamo pensare al Siracusa: l’intenzione è quella di fare punti per agganciare altre squadre. Adesso puntiamo al sesto posto».

Russotto, la rinascita di un big (La Sicilia)

“Io mi sono ripreso, ma ha vinto la squadra. Mi hanno aiutato i compagni e la mia famiglia”

“Siamo sinceri: ci sono state partite in cui Andrea Russotto ci ha profondamente deluso, facendo saltare i nervi ai tifosi rossazzurri tanto è vero che Rigoli lo ha pure relegato in panchina faticando a comprendere, come tutti del resto, il perché dello scarso rendimento di un giocatore dotato di innegabili doti tecniche. Estroso, rapido e furbo con il pallone tra i piedi. Sembrava veramente curioso che quel centrocampista comparso nove anni fa nella lista dei 50 giovani più promettenti al mondo, si fosse smarrito.