STAMPA – La rivincita di Keko

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

La rivincita di Keko tra fede e matrimonio (La Gazzetta dello Sport – Francesco Caruso)

“Nè abiti griffati, né auto di lusso ma tanta preghiera: «E’ il mio momento»

“Keko è un tipo svelto: cresciuto nell’Atletico Madrid, detiene tuttora il record del più giovane esordiente dei Colchoneros avendo debuttato a 16 anni: «La mia squadra del cuore, un giorno mi piacerebbe tornare a giocare a Madrid». A Catania però è diventato «lento» suo malgrado, attendendo oltre due anni per salire sulla ribalta: «Ma è arrivato il mio momento. Sono contento finalmente di avere la fiducia del tecnico. E’ stata dura anche perché ero abituato a giocare, qui invece sono stato più spesso in tribuna che in campo.Non è stato facile andare avanti, ma non ho mai mollato, ho creduto nelle mie capacità. Nei momenti più bui mi sono affidato a Dio: chi semina raccoglie, dice la Bibbia. Mi ha sostenuto la mia ragazza ». Patrizia, è una bella madrilena che Sergio ha conosciuto due anni fa: «Stiamo bene assieme. Fa l’avvocato in uno studio di Madrid, a Natale verrà a vivere a Catania e per me lascerà il suo lavoro. E’ un rischio che correremo per amore. Lei vorrebbe sposarsi, ma io gioco in difesa, anche se prima o poi questo gol lo segnerò ». La profezia Con la maglia del Catania esordì appena arrivato, proprio in Spagna, a Bilbao in amichevole. Memorabile rimane il suo tiro al volo dal limite che valse il gol della bandiera: «Perdemmo 3 a 1 ma non giocammo male». Nel Bilbao c’era il suo amico Llorente di cui Keko è un ammiratore tanto che qualche mese fa lo ha pure difeso via Twitter: «Un giornale pubblicò la sua foto col titolo “E’ solo bello?”. Per solidarietà scrissi: e io sono bello?, visto che non giocavo neanch’io». La svolta è arrivata con De Canio, un po’ per necessità e un po’ per fede: «Il tecnico sta dimostrato coraggio perché più che ai nomi guarda alla forma. Se gioco a Torino lo ripagherò con il primo gol». Stavolta Legrottaglie non c’entra.

Catania: Keko, il talento che non sapevi di avere (Vavel – Andea Motta)

“Keko, campione d’Europa Under 17 nel 2008 e vicecampione continentale due anni dopo con l’Under 19 iberico, nonostante l’interessamento di alcune formazioni di Serie B, rimane a Catania anche nella stagione successiva. Nella pre-season si mette ancora in evidenza, segnando un bel gol al Varese, ma Maran continua a non vederlo: nelle prime otto giornate di Serie A, racimola soltanto due scampoli di gara. Tuttavia, l’arrivo di De Canio segna un’inversione di tendenza: complici anche le defezioni di alcuni titolari, il nuovo allenatore gli dà fiducia fin da subito e lo spagnolo lo ripaga con prestazioni di quantità e qualità. Giocare fa bene a Keko e i miglioramenti si notano di settimana in settimana. Con la grinta e il coraggio dimostrato, si beffa della sua esilità e riesce sempre a dare un contributo determinante: altruista sotto porta, manca ancora di cattiveria davanti al portiere avversario, dando prova di non esser un bomber di razza ma un ottimo rifinitore. A suon di buone prestazioni il numero 26 entra a pieno diritto tra le sorprese della stagione rossazzurra e si candida a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel campionato di Serie A. Per i tifosi della Tribuna B, però, non si tratta di una scoperta: da mesi, infatti, supportano il giocatore esponendo al Massimino lo striscione: “Keko uno di noi”. E lui, ha promesso di ricambiare con un gol.


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