STAMPA – La strategia anti-Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Chievo, con il Catania Thereau dietro Paloschi – Pellissier (L’Arena)

Allenamento di rifinitura a porte chiuse a Peschiera per il Chievo in vista della gara casalinga contro il Catania. Corini deve rinunciare all’infortunato Spyropoulos e allo squalificato Jokic, ma recupera Andreolli, Dainelli, Dramè e Cofie assenti a Udine per squalifica. In attacco certa la presenza di Pellissier con un Corini intenzionato a schierare due punte e un trequartista. Probabile formazione (4-3-1-2): Puggioni; Sardo, Dainelli, Andreolli, Dramè; Guana, Rigoni, Cofie; Thereau; Paloschi, Pellissier.

Corini lo «chiama»: «Pellissier ci sarà a guidare la carica» (L’Arena)

“rande attesa nel clan gialloblù per una partita che può significare salvezza. «Ha fatto bene a Udine, sarà al suo posto. Il Catania è la grande rivelazione, Maran bravissimo. Come lo era da giocatore con la maglia gialloblù del Chievo»

“Anime Chievo. Si ritrovano a passeggio per Verona. Pomeriggio di primavera. Finalmente. Chievo contro Catania. Pezzi di storia. Perchè da una parte c’è Genio. E dall’altra Rolly. Corini contro Maran. Piccoli poeti di un calcio ancora nostrano crescono. E alla prova del nove, fanno centro. Genio con la salvezza quasi in tasca. Rolando con l’Europa nei pensieri. Ma non troppo. Senza esagerare. Domani le due provinciali proveranno a regalarsi attimi importanti. La vittoria vale doppio. Forse triplo. La permanenza quasi sicura in serie A per i gialloblù. Un sogno senza risveglio per i siciliani. Una partita che Genio anticipa così… Corini, il Catania è la ‘provinciale dell’anno’. Un esempio per tutti… “Sì. Ha disputato un grandissimo campionato quest’anno, così come aveva fatto negli anni precedenti. Ha dato valore ad un lavoro di programmazione importante, e Maran su questo solco ha fatto qualcosa di straordinario. Il Catania è sicuramente la squadra dell’anno per quanto riguarda le squadre di provincia”. Gioca in maniera particolare? Gioca come? “Il modulo base è sempre stato il 4-3-3. Ha giocatori molto tecnici e molto bravi nell’uno contro uno. Ha sviluppato un tema tattico diverso mettendo anche i due mediani con i tre trequartisti dietro alla prima punta che è Bergessio. Dispongono di svariate soluzioni e lavorano bene sulle palle inattive. Dunque, i 46 punti sono stati più che meritati”. Corini contro Maran è lo scontro, tra l’altro, tra due bandiere del passato del Chievo “Il trascorso di Maran qui rimarrà indelebile. E’ stato un giocatore carismatico, ha avuto anche una breve esperienza come collaboratore tecnico. E’ sicuramente molto legato a questo ambiente. Ma sono sicuro che i tifosi sosterranno e i miei ragazzi”. Quali sono le qualità che hanno permesso a Maran di finire così in alto ? “La programmazione sta alla base di tutto. La squadra è cambiata poco negli anni. E Maran ha potuto lavorare su un profilo già tracciato da tecnici altrettanto importanti. L’ultimo è stato Montella l’anno scorso. Maran è stato bravissimo a dare continuità a questo tipo di percorso. E fin qui abbiamo assistito ad una continua crescita. Ne è testimonianza lo straordinario campionato che hanno disputato fin qui”. Corini, Montella, Stramaccioni, Maran… sta cambiando la mappa degli allenatori… “Penso che sia fisiologico anche questo. Credo ci siano dei percorsi importanti e si creano momenti in cui nascono opportunità che bisogna essere bravi a sfruttare. E’ sempre stato così. E così sempre sarà”. Riproporrà le soluzioni tattiche dell’ultima trasferta di Udine? “Ci sto pensando. Secondo me abbiamo un lavoro di spessore alle spalle. E ho ottenuto anche risposte che attendevo da ragazzi che sono scesi in campo anche domenica nonostante fosse un po’ di tempo che non giocavano. Siamo praticamente tutti disponibili a parte Jokic squalificato e Spyropoulos che sta rientrando da un problema. Di conseguenza, i ragazzi mi danno ampia disponibilità. E soprattutto, per come li vedo durante l’allenamento, ho grande fiducia per la partita che andremo a fare domenica. Hanno tanta voglia dentro”. E’ rimasto soddisfatto da Pellissier a Udine… “Ci sarà Sergio sicuramente e altri dieci compagni. Domenica ha fatto molto bene. Mi è piaciuto lo spirito con il quale ha affrontato la partita e come l’ha sviluppata nell’arco dei 95′. Si merita la riconferma e confido molto nella sua prestazione”.

Chievo, forse Seymour dal 1′ (La Gazzetta dello Sport)

Il Chievo potrebbe cambiare faccia col Catania, riaffidarsi al 4-3-1-2 e inserire maggior qualità in fase di rifinitura. Probabile Seymour alle spalle di Pellissier e Théréau. In mezzo al campo nessuna novità, anche se Cofie non sta benissimo. In difesa il problema è a sinistra per la squalifica di Jokic, l’indisponibilità (infortunio muscolare) di Spyropoulos e le precarie condizioni di Dramé per un problema a una spalla. A destra così dovrebbe rientrare Sardo e dall’altra parte giocare Frey. Certo di giocare Andreolli, l’altra maglia se la contendono Acerbi e Cesar. Oggi la rifinitura a porte chiuse, quindi la squadra è rimasta a Peschiera dov’è in ritiro da ieri pomeriggio.

Chievo, Pellissier torna titolare Dramè la novità nella difesa a 5 (La Sicilia 13.04.2013)

“Dalle scarpette bullonate alla panchina è passato nel luglio 2010 dopo avere concluso la carriera nel Torino, dopo una vita trascorsa al Chievo (cinque anni, ex squadra anche del tecnico etneo Maran) e Palermo (quattro anni). Il debutto con il Portogruaro, squadra neopromossa in serie B, ma pochi giorni dopo si dimette per divergenze con la società che lo sostituisce con Fabio Viviani. Tre mesi dopo è il nuovo allenatore del Crotone al posto di Menichini. Un brutto esordio contro la capolista Novara (3-0) e dopo cinque sconfitte su dieci partite viene esonerato. Ancora un incarico in corsa al Frosinone dove subentra a Sabatini in Prima divisione con un ottavo posto finale, ma alla fine cambia aria. Anche un anno sabbatico, nella stagione 2009-2010 quando è commentatore tecnico per Sky Sport seguendo soprattutto la Sampdoria. Il 2 ottobre 2012 diventa l’allenatore del Chievo Verona al posto dell’esonerato Domenico Di Carlo. Un ritorno a Verona dopo cinque stagioni (dal 1998 al 2003) da regista della squadra. E stavolta il debutto è vincente con i clivensi che battono la Sampdoria. Da centrocampista centrale organizzatore di gioco, un classico play, abile a dare i tempi, nella visione tattica, specialista nei rigori e bravo anche sulle punizioni, il Genio è diventato un fautore del 4-3-3 e di un calcio veloce ed organizzato, pur dovendo fare i conti con una rosa corta e valorizzare stranieri da scoprire. Punto fermo il sempre verde capitano Pellissier, in coppia con l’esperto Thereau, al terzo anno nella città scaligera. Un inizio di campionato traumatico, con una sola vittoria alla prima giornata (2-1 col Bologna) seguita da cinque sconfitte consecutive. E la critica che parla del Chievo come di una delle squadre indiziate per la retrocessione. Un Chievo rigenerato alla fine del 2012. Tre vittorie di fila a dicembre contro Genoa, Cagliari e Roma e a gennaio altri due successi pesanti contro l’Atalanta e all’Olimpico con la Lazio. Poi alti e bassi, con l’acuto della vittoria sul Napoli. «Già da giocatore dettava tempi e schemi in campo. Era un predestinato – dice l’ex attaccante gialloblù Di Michele, a gennaio passato alla Reggina – conosce già l’ambiente, ci ha dato entusiasmo. Fa parte dei giovani allenatori che stanno facendo bene».

Il Chievo ritrova Andreolli dopo lo stop (La Gazzetta dello Sport)

Il Chievo punta a confermare la tradizione positiva di 3 vittorie e 2 pareggi nei 5 match interni contro il Catania. Per preparare al meglio la gara che potrebbe rappresentare il passo decisivo verso la salvezza, Corini ha portato la squadra in ritiro con un giorno di anticipo. Tornano a disposizione dopo la squalifica Dainelli, Andreolli, Dramè e Cofie. Conferma per capitan Pellissier in attacco. A questo punto Corini può scegliere se giocare con lo schieramento a tre o a quattro in difesa. «C’è la giusta arrabbiatura dopo la sconfitta di Udine — commenta il tecnico —, dovremo riversarla sul campo. Oggi è una gara importantissima. Di fronte avremo la squadra dell’anno che merita questa splendida classifica. Ma noi vogliamo i tre punti»


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