STAMPA – La strategia Pellegrino

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pellegrino: motivazioni & gol (La Sicilia 21 Maggio 2014)

Varianti tattiche e nuovi moduli per la Serie B Con la conferma di Sebastian Leto il tecnico rossazzurro potrà riproporre la “formula tre” in attacco oppure schierare l’argentino (come ha fatto in questo finale di campionato) in un centrocampo a quattro con licenza però di potere avanzare fino a ridosso dell’area avversaria

Non è ancora che l’alba di un nuovo giorno. Ma quanto meno il Catania, ripartendo da un nome certo, quello dell’allenatore, ha cominciato a programmare la stagione ventura in un certo modo. All’insegna di una continuità che era stata improvvisamente trovata in un momento in cui tutto andava rotoli. Pellegrino, dunque, dovrà ridisegnare il Catania in una stagione difficilissima per lui e per tutti quanti. Ci sono i pro e i contro da leggere dopo questa conferma. L’elemento di disturbo potrebbe essere un certo scetticismo che serpeggia all’indomani della retrocessione e che esprime dubbi sull’esperienza di un giovane come Maurizio per riportare il Catania in Serie A. I pro riguardano il lavoro sul campo e i risultati ottenuti, pur contro formazioni che avevano poco da chiedere al campionato (Bologna esclusa). Ma il cambio di passo, il gioco più fluido, i gol che sono finalmente arrivati in buona quantità sono elementi che il tecnico etneo d’adozione ha inculcato alla sua squadra. Dicono che Pellegrino sia un perfezionista, che come molti allenatori dedica 24 ore tutte al suo progetto professionale. C’è un piccolo particolare che potrebbe fare la differenza: l’amore per il Catania e per Catania, al di là del senso di appartenenza alla società e al rapporto che lo lega allo staff dirigenziale. Tatticamente, dunque, il Catania potrebbe nascere sotto il marchio del 4-3-3, ma con alcune varianti. Partiamo dal dato certo, la conferma di Leto. La sua presenza in squadra, da titolare, potrebbe portare Pellegrino a giocare con il 4-4-2. L’argentino fungerebbe da seconda punta o, com’è capitato durante questa stagione, partirebbe defilato da centrocampo per aggiungersi al reparto avanzato e sfruttando la fisicità e, si spera, anche le progressioni. Il nodo principale riguarda il ruolo di regista. Il gioco del Catania dipenderà molto da questa scelta. Durante la gestione Pellegrino, Lodi è stato accantonato, specie nelle ultime tre partite, salvo risolvere quella con l’Atalanta pochi istanti dopo il suo ingresso. Se dovesse rimanere lui, in Serie B, il Catania potrebbe avere davvero una marcia in più. Altrimenti, visto che la situazione Rinaudo è sempre molto ingarbugliata e la sua conferma sembra possa essere tutt’altro che una certezza, bisognerà cercare altrove.


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