STAMPA – L’appello dei tifosi ‘illustri’

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Catania non mollare Crederci fino in fondo» (La Gazzetta dello Sport)

“Il Procuratore Fonzo: «Siamo in credito con la sorte, magari recuperiamo». Il sindaco Bianco: «Tutti vicino alla squadra»

“Ne parla Pippo Baudo: «La situazione è drammatica, noto una squadra demotivata e senza grossi stimoli. Segna quasi sempre per prima ma poi si fa rimontare. Paradossale a Reggio Emilia contro il Sassuolo, i rossazzurri riescono ad andare avanti ed allungare, per poi farsi riprendere e staccare. La rimonta? Possibile, ma si tratterebbe di miracolo. Se avvenisse, bisognerebbe fare un supplemento alla festa di S.Agata. Secondo me – conclude il presentatore di Militello – più che l’ambiente è la squadra che non ci crede più». Il Pippo Nazionale segue tutte le partite dalla casa di Roma, il Procuratore aggiunto di Agrigento Ignazio Fonzo, segue con passione ed entusiasmo, in tribuna vip. Un tema scottante non manca mai nelle discussioni del magistrato catanese, interista, ma sfegatato supporter rossazzurro. Provare «Un famoso slogan pubblicitario dice che impossible is nothing. Nulla è impossibile. Fino a quando la matematica ci dice che il Catania può salvarsi bisogna, assolutamente, crederci. E provarci. Se, anche con un po’ di fortuna, si riuscisse a battere il Torino e contemporaneamente si verificassero una serie di risultati favorevoli (si giocano InterBologna, Atalanta Sassuolo; Chievo Verona e lunedì Juventus Livorno…) a conclusione di questa giornata di campionato ci si potrebbe trovare a 3 punti dal quart’ultimo posto. Poi resterebbero 6 partite e tutto ancora in gioco. Il Catania recupera molti infortunati, sembra che i tifosi abbiano recepito l’appello del presidente, siamo in credito con la sorte, ipotizzare finalmente una giornata favorevole non è utopia». Vincere e sperare, dunque. La situazione è da collasso, ma bisogna crederci finché l’aritmetica non condanna il Catania. Tino Cannavò, responsabile del club Barriera, si affida ad un rimedio vecchio e per certi versi sicuro. Domenica andrà allo stadio con una scorta eccezionale di sale marino «contro il malocchio»

Per il Catania amore e basta non molliamo proprio adesso (La Sicilia 04-04-2014)

“Non esiste il Catania di ieri ed il Catania di oggi. Non esiste il Catania di Marcoccio, di Massimino, di Pulvirenti. Esiste, ed è prevalente su tutti e su tutto, solo il Catania. Ed il denominatore comune che lega i veri tifosi, quelli di ieri e quelli di oggi, è proprio l’amore incondizionato nei confronti del Catania, e ciò aldilà del periodo storico in cui il Catania è vissuto, e aldilà dei singoli Presidenti che lo hanno rappresentato. Del resto c’è da dire che ogni presidente (quelli più significativi) ha caratterizzato un’epoca e ha dato un’impronta personale alla sua gestione e al volto del Catania. E così l’epoca di Marcoccio è stata “l’epoca del miracolo”, l’epoca cioè in cui con pochi soldi e tante cambiali, lo stesso riusciva ad allestire squadre competitive che ci hanno consentito di “vivere” a lungo in Serie A, ed addirittura andare a Milano per contendere il “titolo d’inverno”. E così l’epoca di Massimino è stata “l’epoca della passione”, l’epoca in cui lo stesso appunto con la sua passione, con il suo entusiasmo, con la sua estemporaneità, con la sua gestione “casareccia”, quasi familiare riusciva a coinvolgere le masse dei tifosi che contagiati dalla sua passione e dal suo entusiasmo l’hanno seguito in migliaia e migliaia sia nella trasferta di Roma, lo spareggio che ci portò in Serie A, sia nella trasferta di Gangi, la partita che ci fece lasciare i campionato dilettantistici per tornare dopo l’ingiusta “batosta” inflittaci dalla Figc, nei tornei semiprofessionistici. “Gangi come Roma” questo era lo striscione che sventolava nel polveroso campo di quel paesino nelle Madonie. E così l’epoca di Pulvirenti è “l’epoca del giusto equilibrio” tra il dirigente passionale innamorato del suo Catania ed il dirigente manageriale e lungimirante, insomma del dirigente moderno, in ogni caso del dirigente che ci ha consentito di “vivere” in Serie A molto di più di qualsiasi altro presidente. Orbene oggi viviamo appunto l’epoca di Pulvirenti, l’epoca in cui il Catania vive in Serie A, e quest’epoca dobbiamo ad ogni costo difendere, con la profonda convinzione che così facendo non soltanto diamo un doveroso riconoscimento a chi da catanese (ma dove sono gli altri?) ha ben operato in tanti anni di gestione, ma soprattutto con la profonda convinzione che così facendo forniamo un atto di amore nei confronti del “nostro” Catania. Ed allora bando alla rassegnazione, bando al pessimismo, bando, per il momento, alle critiche. Certo non è dato a noi compiere “il miracolo”, ma ciascuno di noi può contribuire a far sì che questo avvenga, e può contribuire anche nella maniera più semplice ma in ogni caso incisiva, quella di essere, in queste ultime partite, presente allo Stadio per gridare “FORZA CATANIA”. Io ci sarò!

Avv. Enzo Ingrassia


Be the first to comment on "STAMPA – L’appello dei tifosi ‘illustri’"

Leave a comment