STAMPA- Le altre siciliane del calcio

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

TRAPANI TRE PRESTITI DA DEFINIRE (La Gazzetta dello Sport)

Mercato fermo in attesa delle decisioni della proprietà circa la conferma o meno del responsabile dell’area tecnica Salvatori, del d.s. Polenta e del tecnico Calori anche se quest’ultimo è legato al Trapani da un altro anno di contratto. Prime operazioni da definire, comunque, sono i prestiti relativi ai portieri Furlan (col Bari) e Pacini (col Novara) e dell’attaccante Murano (con la Spal). Rientreranno alle rispettive società di appartenenza per fine prestito centrocampista Maracchi (Novara), il portiere Marcone (Pro Vercelli) e il regista Taugourdeau (Piacenza).

SIRACUSA MANCINO PIACE A TANTI (La Gazzetta dello Sport)

Per il mercato Siracusa si dovrebbe partire in prima battuta dalle riconferme. Il capitano Spinelli ed il centrocampista Giordano, che hanno già collezionato cinque stagioni anche se non consecutive con i colori azzurri, sono proiettati a chiudere la carriera con la maglia del Siracusa. Siracusani “d’adozione” hanno già avuto il benestare da parte del presidente Cutrufo. Da definire, invece, la posizione del fantasista Mancino anche lui particolarmente legato alla città che però avrebbe ricevuto proposte da società di serie C.

AKRAGAS IRANIANI IN ATTESA DEL VISTO (La Gazzetta dello Sport)

I tempi della cessione dell’Akragas sono regolati dalla burocrazia e sta assumendo il vago sapore di farsa, visto che gli adempimenti che oggi rallentano tutto potevano essere previsti e adempiuti da tempo. Il visto speciale della durata di 1 anno dovrebbe essere rilasciato nelle prossime ore. Senza l’atto di ammissione in Italia e per un periodo prolungato, l’imprenditore iraniano Karimouee ed un suo socio non potranno raggiungere il nostro territorio. Probabile quindi che l’arrivo ad Agrigento possa slittare di qualche giorno ed in ogni caso aggiornato alla fine del mese.

MESSINA IL SÌ DI MODICA O SCIOTTO VIA (La Gazzetta dello Sport)

Quella di oggi potrebbe rivelarsi una giornata campale nella risoluzione della grana allenatore. Sciotto attende mister Modica, che oggi dovrebbe arrivare a Messina per chiudere la vicenda e annunciare la decisione presa dopo aver valutato l’ultima offerta economica del patron. Il presidente giallorosso ha anche annunciato di essere pronto a lasciare, qualora il tecnico mazarese optasse per l’interruzione del rapporto. Dichiarazioni quelle del patron, che lo stesso Modica non avrebbe digerito, probabilmente perché interpretate come una forma di pressione eccessiva.

SICULA LEONZIO SONO PRONTI 10 DIVORZI (La Gazzetta dello Sport)

Non si può parlare di rivoluzione ma poco ci manca. Saranno una decina i giocatori della Sicula Leonzio che non dovrebbero continuare a vestire la maglia bianconera. Nella passata stagione dal passaggio tra serie D e professionisti solo il centrocampista D’Amico venne confermato. Narciso, Lescano (piace alla Reggina), Camilleri, Aquilanti solo per citarne alcuni dovrebbero scegliere di sposare nuovi progetti. La società bianconera dopo aver rinnovato con il tecnico Diana inizierà a guardare al mercato per allestire una formazione competitiva.

ECCO L’AZIONARIATO POPOLARE L’ENNA, LA SOCIETÀ DEI TIFOSI (TuttoSport)

“In Spagna c’è il Barcellona, in Italia c’è l’Enna. Nel calcio si fa un gran parlare di azionariato diffuso, di tifosi proprietari del club. Di solito è la carta che ci si giocano presidenti in difficoltà con la piazza, parlano (a vanvera) di azionariato popolare ma poi non se ne fa nulla, si resta alla formula classica con un proprietario. Ma, in Sicilia, a Enna, il capoluogo di provincia più alto d’Italia, l’hanno fatto sul serio. Era il 21 settembre 2016. Racconta Fabio Montesano, 51 anni, attuale amministratore delegato dell’Enna, di professione commercialista. «La proprietà precedente era in grandi difficoltà economiche, un suo rappresentante era venuto a vendermi un calendario per finanziarla. Da quell’incontro nacque l’idea dell’azionariato popolare per risollevare il club. Ci abbiamo messo due mesi per studiare la normativa ed è nata l’Enna calcio, società sportiva dilettantistica coopehannorativa per azioni. Gli azionisti sono circa cento, tifosi ma non solo, in un territorio molto depresso ci sono nomi che fanno parte della società civile: avvocati, commercialisti, il comandante dei vigili del fuoco… Fra loro c’è anche la schermitrice Valentina Vezzali e l’ex viceministro Enrico Zanetti. Anche Furino è fra i sostenitori ». Ogni azione vale 25 euro con la possibilità per ogni singolo azionista di effettuare un’erogazione, fino a 2000 euro, interamente detraibile dalle tasse. Precisa con ororgoglio Montesano: «Visto che gestiamo denaro pubblico, il bilancio societario è certificato da una società di revisione. Per il nostro fair play finanziario siamo stati anche premiati da Malagò». Il caso dell’Enna, in Italia è più unico che raro. «Mi risulta che a livello dilettantistico ci siamo solo noi. In passato qualche tentativo è stato fatto ad Ancona, Mantova e Parma». L’Assemblea Generale della Cooperativa rappresenta i soci che eleggono il presidente, i membri del consiglio d’amministrazione e il collegio sindacale. La carica di socio non ha scadenza, carica che si può perdere per decisione volontaria, per morte o per motivi disciplinari.