STAMPA- Le altre siciliane di Lega Pro

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

L’Akragas avvisa il Lecce «In casa siamo affamati» (La Gazzetta dello Sport)

“Il divario tecnico è incrementato dalle tante assenze che obbligano Lello Di Napoli a soluzioni forzate. In difesa non ci sarà il capitano Marino ed i rincalzi Riggio ed Assisi sono fermi per squalifica ed infortunio. Non va bene nemmeno a centrocampo dove anche Zanini sarà indisponibile per il persistere di noie muscolari che bloccano pure la punta Salvemini. L’Akragas è rinfrancata dalla vittoria esterna contro la Vibonese. Punta a muovere la classifica sul terreno di casa dove ha lasciato troppi punti e dove è reduce da 2 sconfitte di fila.

«Sì, Lecce tieni alta la guardia» (Corriere dello Sport)

“Padalino: Dobbiamo chiudere bene l’anno. Akragas pericoloso

“Ma, mentre si prepara a quest’ultimo assalto dell’anno, Padalino si morde le mani per i due punti che la sua squadra si è fatti strappare sul campo amico dal Monopoli. «Sono ancora contrariato per il risultato, non per la prestazione – precisa – perché abbiamo lottato, creando varie situazioni offensive e colpito due pali, ma per il modo in cui abbiamo incassato tre reti, due su palle inattive ed una su una palla vagante che un avversario aveva scagliato in avanti quasi con forza di inerzia. Purtroppo – aggiunge – abbiamo pagato a caro prezzo delle gravi ingenuità, ma adesso è inutile pensarci perché abbiamo una partita importante alle porte. Abbiamo analizzato errori e distrazioni che spero non si ripetano in futuro». Oltretutto, il diverso rendimento tra le gare casalinghe e quelle esterne si spiega anche col diverso atteggiamento degli avversari: «Quando giocano sul loro campo vogliono esaltarsi cercando l’impresa, per cui osano un po’ di più, e si scoprono lasciando aperti alcuni varchi nei quali è più facile incunearsi. Una volta in svantaggio, poi si scoprono ulteriormente cercando di rimontare e noi sfruttiamo al meglio le nostre ripartenze. Quando giocano al “Via del mare”, invece, molte squadre tendono a chiudersi, concedono pochi spazi e per noi non sempre è facile mantenere quell’equilibrio che alla fine consente di vincere. E’ chiaro che qualcosa dobbiamo pur rischiare, ma, a parte questi dettagli, il mio giudizio è complessivo e credo che in questa frazione di campionato il Lecce abbia fatto bene, considerato da come siamo partiti, con una squadra del tutto rinnovata»

Crisi Messina Vertici in lite e un Lucarelli senza certezze (La Gazzetta dello Sport)

“D erby? No, solo sulla carta. Sulla sponda sicula l’atmosfera è cupa. Basta guardare al botteghino: ieri solo un migliaio di biglietti per una sfida che i messinesi da sempre attendono con entusiasmo. E la sensazione è che nulla farà impennare la vendita nell’immediata vigilia del match. Quello di oggi, in termini ambientali, sarà il peggior derby dello Stretto che si ricordi. Un evento snaturato pure dal divieto di trasferta imposto ai reggini e dal ritmo retrocessione che sta scandendo il cammino delle due sfidanti. Situazione di classifica che, sullo sponda siciliana, sommata a un livello di consenso prossimo allo zero nei confronti della proprietà, ha creato disaffezione tra città e club. La spaccatura è ormai anche interna, perché la guerra intestina tra Stracuzzi e il socio di minoranza Pietro Gugliotta ha raggiunto un punto di non ritorno martedì, quando il presidente ha chiuso la porta in faccia al candidato d.s. Giovanni Gallo, che aveva invece ottenuto la benedizione di Gugliotta. In questo scenario non va sottovalutata la questione allenatore: da una parte la proprietà si aspetta risultati immediati per evitare di rispolverare la ghigliottina, dall’altra lo stesso Lucarelli ha chiesto garanzie sugli interventi di mercato senza i quali potrebbe salutare.