STAMPA- Le altre siciliane di Lega Pro

Redazione

Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Messina da rivoluzione Le due liste di Lucarelli (La Gazzetta dello Sport)

“I l campo non mente mai. Spesso conferma i pregiudizi, traducendo in numeri quelle che all’origine erano solo sensazioni. A Messina adesso tutto è tornato indietro come un boomerang dalle dimensioni spaventose. Una politica gestionale da matita rossa su tutti i fronti: due avvicendamenti in panchina dall’inizio della stagione e una rosa costruita senza criteri razionali. In più, il vuoto mai colmato nella casella di d.s. dopo il siluramento di Tosto e il problema del campo di allenamento mai risolto e connesso alle inaccettabili condizioni in cui versa il manto del San Filippo. Tutto torna, nel calcio. E spesso lo scotto da pagare assume i contorni di un macigno pesantissimo. Doveroso spedire la cartolina delle colpe a una regia con evidenti limiti. A tutto il resto ha pensato il campo, perché oggi la classifica e i numeri a corredo riescono a sfigurare anche nel confronto con l’ultimo Messina di Lo Monaco, retrocesso ai playout il 30 maggio 2015. La proprietà, un tempo affetta da sindrome della sovraesposizione mediatica, si è chiusa da settimane in silenzio.

«Messina, cedere così preoccupa» (Corriere dello Sport)

“Con la sconfitta di Cosenza, successiva a quelle con Melfi e Lecce, il Messina ha conosciuto la punta più bassa della sua stagione. Con quindici punti i giallorossi sono penultimi insieme a Reggina e Vibonese e con una sola lunghezza di vantaggio sul Catanzaro, che nelle ultime due giornate ha recuperato quattro punti ai peloritani. Grafico e numeri testimoniano la caduta libera dell’Acr, che in otto giorni non ha raccolto punti, incassando sette reti senza segnarne una: sono i dati più allarmanti, racchiudono le difficoltà di una squadra tornata debole in difesa, reparto punto di forza nel periodo iniziale di Lucarelli, e allo stesso tempo non riesce a venir fuori dal tunnel della crisi del suo attacco, che attraversa una fase complicata con Pozzebon, Milinkovic, Madonia e Ferri, che camminano a fari spenti.

Sprint Siracusa ora punta le big (Corriere dello Sport)

“Da nove giornate tiene un ritmo da alta classifica. I segreti della squadra di Sottil

“La quinta vittoria nelle ultime sette giornate, la quarta casalinga consecutiva, è valso al Siracusa il nono posto in classifica, a pari merito con il Catania, ma in vantaggio con gli etnei in virtù dello scontro diretto vinto sabato. Una crescita costante per gli aretusei, per una cavalcata che ha quasi dell’incredibile considerato l’andamento pesantemente negativo delle prime cinque gare (solo un punto conquistato). Poi la lenta e graduale ripresa, il successo contro il Matera prima del mezzo passo falso a Melfi e il tonfo di Fondi che sembravano quasi aver condannato Andrea Sottil all’esonero. La svolta è arrivata al “Granillo”, con il blitz sul campo della Reggina che ha dato una spinta in più al Siracusa, ripetutosi sette giorni più tardi, in rimonta, contro l’Akragas, dopo essere stato sotto sul 2-0. Il derby, la chiave di volta del campionato del Siracusa, nonostante la sconfitta subìta ad opera della Casertana la settimana successiva.