STAMPA- Le concorrenti salvezza del Catania

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

«Crotone non molla, fiducia nella salvezza» (La Gazzetta dello Sport)

“T orna vincere il Crotone dopo due sconfitte e un pareggio e lo fa ai danni di una big del campionato. Una vittoria di sofferenza quella degli uomini di Drago che anche in questa gara ha dovuto risolvere molti problemi legati alla formazione iniziale. Ma per sua fortuna il gol di Ciano gli ha permesso di incamerare una vittoria importantissima e continuare a sperare nella salvezza. «Abbiamo affrontato una squadra di rango come il Livorno che ci ha messo pressione per buona parte della gara, specie dopo essere passata in svantaggio, ma oggi i miei ragazzi hanno disputato una gara di sacrificio e sapevamo che solo con tanta sofferenza saremmo riusciti a vincere la partita. Ho dovuto fare di necessità virtù per via degli squalificati e di gente che non era al massimo della condizione come Zampano che ha stretto i denti ed è riuscito a dare tutto quello che poteva. Sappiamo perfettamente – ricorda Drago – che c’è ancora da soffrire ma noi non dobbiamo abbassare la guardia o mollare qualcosa perché mai come quest’anno il campionato è livellato sia in alto che in basso. Adesso non riesco a trovare tre squadre che possano retrocedere o due che possano essere promosse direttamente».

Brescia, da nonno a nipote Da Corioni a Quaggiotto (La Gazzetta dello Sport)

“C i vuole un ragazzo di 21 anni, all’undicesima presenza in serie B, per rianimare il Brescia reduce da tre sconfitte consecutive e che, con i punti di penalizzazione che non arrivano mai ma arriveranno (sei in tutto: i primi tre il 19 marzo, altrettanti prima della fine della stagione), è pericolosamente ultimo in classifica. Nicolò Quaggiotto a Varese firma la prima partita del dopo¬Corioni con la rete della vittoria (2¬1), lui che dell’ex presidente è nipote, lui troppo spesso vittima del pregiudizio di tante persone, dentro e fuori dal calcio. Un gol voluto, fortissimamente voluto dal diretto interessato. Che, al 28’ del secondo tempo, invita al tiro Antonio Caracciolo con un appoggio intelligente e, dopo la conclusione rimpallata del compagno di squadra, cade dopo un contatto con un avversario ma si rialza a velocità supersonica, in tempo per arpionare il pallone e spingerlo in rete con un pizzico di fortuna. «Ero lì, ci ho creduto — dice Quaggiotto, figlio di Antonella Corioni e di Alessandro, centrocampista dalla conclusione proibita, collezionista di promozioni da protagonista dalla B alla A (Bologna, Genoa, Brescia) —. Sarà stato un po’ fortunoso, ma è sempre un gol». SALVEZZA L’esplosione di Quaggiotto si deve al coraggio di Ivan Javorcic, allenatore che lo aveva avuto alla Primavera e che nel suo interregno dal 15 dicembre al 18 febbraio lo ha lanciato e non lo ha più tolto dalla formazione titolare. Calori lo ha confermato. E ora la società si trova un giocatore giovane, di qualità. Ma rischia di perderlo a giugno. Quaggiotto è in scadenza di contratto: «Intanto godiamoci questa vittoria — dice Quaggiotto —. Dobbiamo trovare la continuità: c’è la salvezza da conquistare».