STAMPA – Le curve tiferanno

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Curve presenti: ‘Ci saremo ma voi vincete’ (La Sicilia)

“La Nord e la Sud sosterranno la squadra ma si aspettano un Catania di guerrieri Nessuna diserzione. Nessuna contestazione preventiva. Nessun abbandono. Non è roba loro, del resto. I tifosi della Curva Nord che fanno riferimento storico al gruppo “A Sostegno”, per lo meno una buona parte di loro, dopo l’appello lanciato dal presidente del Catania, Nino Pulvirenti, l’invito a stare accanto alla squadra domenica per la sfida contro il Torino che è di fatto l’ultima occasione possibile per non sentirsi sprofondati definitivamente in Serie B, rispondono. Lo fa quello che è un po’ il portavoce del gruppo, uno dei leader, pronto a metterci anche lui la faccia in questa fase di autentico psicodramma per la città. Anche se per cominciare è giusto che Michele Spampinato chiarisca un punto che è fondamentale per spiegare di chi e di che cosa stiamo parlando. «Sia chiaro a tutti – spiega – che a noi retrocedere, per quanto doloroso, non ci fa per niente paura. Abbiamo vissuto tutte le stagioni del Catania, gli anni bui, le trasferte difficili, le sfide su tutti i campi d’Italia e in tutte le categorie. Figurarsi se ci spaventa l’ipotesi di andare in B. Anzi, voglio dire che noi se dovesse accadere, per quanto incazzati e per quanto chiederemo ovviamente conto e ragione di quel che è successo e, soprattutto, di quel che sarà per il futuro, retrocederemo cantando. Perché noi siamo il Catania, il calcio Catania». […] Posizione precisa, inequivocabile, determinata anche quella della Curva Sud. Anche i ragazzi dello storico gruppo degli Irriducibili, manco a dirlo, sono incazzati per la piega che ha preso il campionato, per gli errori che sono stati commessi, per il rischio di retrocedere che è ormai più che uno spettro, è una terribile realtà. Ma, dicono loro stringendo come sempre i denti e preparandosi ad un’altra battaglia di tifo e sostegno, resta pur sempre oggi il rischio, concreto, concretissimo, ma, appunto, rischio non certezza. «E noi – dicono i portavoce del gruppo – di fronte ad un rischio e non ancora ad una tremenda certezza e ad un brutto epilogo, non siamo certo intenzionati a fare un funerale ad una squadra che può ancora salvarsi e che deve ancora lottare. Anzi, sia chiaro, noi pretendiamo che i giocatori ce la mettano tutta, perché non sono ancora retrocessi e tocca a loro, solo a loro, tentare di riacciuffare una salvezza possibile. Sappiamo bene che sono stati commessi errori, ne ha fatti la società, hanno sbagliato i calciatori, ma a questo punto, prima di chiedere conto e ragione di quel che è successo e di avere chiarimenti sul futuro che ci attende, non facciamo nemmeno un passo indietro».


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