STAMPA – Lodi condanna, PLV assolve

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pulvirenti assolve il suo Catania (La Sicilia)

“«Ci riscatteremo venerdì col Milan» Ma per Maran è rebus formazione

Il presidente difende l’insolita prestazione dei rossazzurri e guarda avanti

«Pronto a firmare per una sconfitta ogni due anni» (La Sicilia)

“«La squadra tradita dalla troppa voglia di fare bene sono certo che con il Milan riusciremo a riscattarci»

“«Se in classifica arriveremo prima del Palermo? Non faccio la corsa su di loro, non mi interessa. Noi dobbiamo solo pensare a migliorarci»

“Un presidente controcorrente. Nel senso che, a ventiquattro ore dalla sconfitta di Palermo, Nino Pulvirenti mette in mostra una calma serafica. Niente isterie, niente attacchi a questo o a quell’altro, niente promesse di regolamento di conti…. Piuttosto un’analisi serena, fors’anche condizionata dall’amore per la squadra, ma “condita” con una battuta al fulmicotone che soltanto un catanese avrebbe potuto fare in momenti come questi: «Quand’è che abbiamo perso l’ultimo derby? Metà novembre del 2010? Bene, sono pronto a firmare – e con me, ne sono certo, lo farebbero tutti i tifosi – per una sconfitta del Catania contro i rosa ogni due anni e passa… ». Apprezziamo. Ma il risultato del «Barbera» va comunque agli annali. E il Catania di sabato non verrà certo ricordato come il miglior Catania della stagione. Tant’è vero che, per una volta, lo stesso amministratore delegato Sergio Gasparin non ha risparmiato critiche alla squadra nel dopo partita. «Invece vi dico – parte in contropiede Pulvirenti – che io, questa volta, l’ho vista in maniera diversa. La partita è stata preparata così come andava fatto e se devo trovare una pecca da addebitare alla squadra, beh, punto sulla troppa voglia di vincere». «Ho sentito parlare – prosegue il presidente – di Catania scarico. No, non è così. Noi siamo entrati in campo per fare la partita. Esattamente come succede ogni volta che non giochiamo contro una grande. Ecco, alla squadra posso rimproverare la gestione di queste situazioni: non è scritto da nessuna parte che il risultato vada sbloccato subito, le partite durano novanta minuti e questo gruppo ha le qualità per imporsi; bisogna sapere leggere i momenti del match e colpire al momento opportuno». «A questo – incalza – dobbiamo aggiungere che il loro primo gol, che non poteva non condizionare l’incontro, è stato davvero frutto del caso: un doppio rimpallo ha favorito gli avversari, che hanno capitalizzato l’occasione. Si sono messi dietro e, in contropiede, hanno poi vinto la partita».

Catania dai 2 volti super al Massimino da salvezza fuori (La Gazzetta dello Sport)

“Lodi ≪Sbagliato l’approccio con il Palermo, rimane la delusione nostra e dei tifosi, ai quali chiediamo scusa. Riscatto col Milan≫

Chi spera in un salto in più, che dopo i trionfi interni non arriva, è Francesco Lodi: «I pareggi di Udine e di Cagliari ci avevano messo nelle condizioni di ambire a qualcosa in più della salvezza. Tutti sapevamo che occorrono le vittorie fuori casa. Sbagliato l’approccio a Palermo, pensiamo alla prossima,maresta la delusione che è comune ai tifosi, ai quali chiediamo scusa». Lodi ha anche segnato su punizione un gol che ha fatto il giro del mondo, visto che la partita era trasmessa in diretta pure in Argentina: «Non ne voglio parlare, quello è un gol inutile. Non ha portato punti, quindi eccoci al punto di partenza».

Lodi: «Fregati dal sapere che loro erano in un momento di difficoltà» (La Sicilia)

“«Ma è stata una cosa inconscia, ché non puoi sottovalutare nessuno. Ora subito riscatto col Milan»

“Il giorno dopo è come il giorno prima. Nel senso che Ciccio Lodi, a distanza di ventiquattro ore, non riesce a darsi pace per la sconfitta del derby. Le scuse ai tifosi «cinguettate» sul web sono soltanto una delle manifestazioni di delusione del centrocampista napoletano, fra l’altro approdato al quarto gol stagionale (a proposito, ha affiancato Gomez in testa alla classifica dei marcatori rossazzurri di questo campionato), ma se lui avesse potuto, nonostante la stanchezza, avrebbe rigiocato la sfida col Palermo già subito dopo il fischio finale: «Purtroppo – spiega – non siamo arrivati a questa gara con la carica necessaria, ma non certo per cattiva volontà o per mancato attaccamento alla maglia. Siamo andati in campo “molli”. Forse troppo. Per questo mi sono sentito in dovere di chiedere scusa, a più riprese, ai nostri tifosi». Altro atteggiamento Il Palermo. «Erano animati da un furore incredibile, fors’anche conseguente al fatto che questa poteva essere l’occasione per il rilancio in classifica… E’ così che hanno preso il sopravvento. Diciamo che sono riusciti a preparare questa sfida meglio di noi». Ci sta il 3-1 fra Palermo e Catania? «No, non ci sta. Per questo sono anche inferocito». Possiamo considerare la sconfitta di Palermo più brutta di quella di Firenze? «A Firenze non abbiamo giocato, ma lì eravamo all’inizio della stagione. E poi, se proprio dobbiamo dirla tutta, abbiamo affrontato una squadra che adesso veleggia nelle zone altissime della classifica».


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