STAMPA – Mal di trasferta, troppi esperimenti

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

GLI ESPERIMENTI UN PO’ AZZARDATI NON FANNO BENE AI ROSSAZZURRI (La Sicilia 3 Novembre 2014)

“Dal convincente 4-2-3-1 contro l’Entella al prediletto 4-4-2 che ha comportato uomini fuori ruolo e fuori piede. A cominciare da Martinho che, a mio avviso, non ha le caratteristiche per giocare quarto di destra in un 4-4-2 perché non ha né il passo né l’eclettismo dell’esterno. Dal lato opposto il tecnico campano azzardava Monzon quarto di sinistra nonostante non abbia la tecnica e la fantasia che richiede il ruolo; dietro di lui la sentinella Gyomber non propriamente a suo agio avendo le caratteristiche del difensore centrale. Neppure Capuano è stato schierato nel suo ruolo di terzino, ma in quello di centrale difensivo; ma il napoletano, almeno in possesso palla, ha saputo destreggiarsi molto bene mentre, in non possesso, specie sul gioco aereo, ha avuto qualche difficoltà. Sarebbe stato più logico, in virtù della stazza fisica di Castaldo, far giocare Gyomber centrale e Capuano terzino. A centrocampo persiste il problema evidente di Rinaudo e Escalante sulla stessa linea mentre in avanti, come seconda punta, è stato ripescato Leto che, purtroppo, continuava con i suoi futili e insistenti personalismi.

Lontano da casa il Catania non segna (La Sicilia 3 Novembre 2014)

Pochi assist per Calaiò che deve inventarsi centrocampista, soprattutto poca pericolosità offensiva

“C’è un dato allarmante, quasi quanto gli infortuni accusati dal Catania nelle prime dodici giornate di campionato. Il dato dei gol segnati fuori casa è, come dire, indicativo e deve essere immediatamente mutato per non andare incontro alle prestazioni altalenanti che hanno caratterizzato il cammino del Catania negli otto anni trascorsi in Serie A. Qui, tra i cadetti, non si può non vincere fuori se si vuole recuperare posizione su posizione. Invece, capita che fuori casa, la squadra si sciolga: un punto soltanto – a Crotone – tre gol dei diciotto realizzati in totale sono stati firmati lontano dal Massimino. Se non è allarmante, allora, che cos’è? Due reti a Vercelli, ma i rossazzurri persero la gara nei minuti finale, un gol a Crotone in quella che sembrava una spedizione già vittoriosa, ma rovinata dal pari dei locali arrivato a cinque secondi dalla fine. Questa squadra non segna fuori casa da 344 minuti, l’ultimo acuto porta il timbro di Calaiò, proprio a Crotone. A dire il vero, negli anni scorsi, avevano tentato in molti di cambiare un trend negativo che fa arrossire anche molti altri club. Il Catania è una squadra che in casa ruggisce, fuori si perde.


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