STAMPA – Maran vuole “arrampicarsi” in alto

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

SCIACCA: VOGLIO IL CATANIA (Il Corriere dello Sport)

«Dopo lesperienza al Grosseto spero di rimanere»

“In campo. Dopo la settimana «veneta», oggi il Catania di Maran sarà in campo contro il Palazzolo dellex Gaspare Cacciola. Sarà loccasione buona per constatare i progressi della squadra dal punto di vista tecnico, tattico e della condizione fisica. Del resto il giorno del debutto ufficiale in Coppa Italia si avvicina sempre più. Prima, però, ci sarà da affrontare i dilettanti aretusei (oggi), la Reggina domenica prossima e gli svizzeri del Thun fra dieci giorni, nella gara in cui il Catania si presenterà ufficialmente al proprio pubblico […] Ieri, intanto, è stato il giorno in sala stampa di Fabio Sciacca, prodotto del vivaio rossazzurro, rientrante dal Grosseto, che ha spiegato quali sono le sue aspettative per la nuova stagione: « Affronto questa stagione con tanta buona volontà. Lesperienza di Grosseto mi ha dato continuità, in un certo senso mi sono ritrovato, perciò è stato importante andare in Toscana”.

C’è Reggina – Catania domenica al Granillo (Il Corriere dello Sport)

“Questo il programma delle amichevoli della settimana. Oggi in campo, oltre al Modena, allo Spezia e al Varese, di nuovo anche la Reggina di Dionigi che affronta il San Cesareo a Spoleto alle ore 17. Domenica debutto al Granillo per i calabresi contro il Catania. Questi i prezzi dellamichevole alle ore 20: Curva Sud: 8 . Tribuna laterale: 15 . Tribuna Amaranto / Parterre: 20 . Tribuna Vip: 25 .

Maran: “«Il Catania da scalata senza limiti» (La Gazzetta dello Sport)

“Il tecnico al debutto in A ha l’hobby delle arrampicate: «Io non firmo solo per salvarmi»

“Sto costruendo una squadra umile, che dovrà lottare su ogni pallone

“Rolando Maran è un trentino con la passione per la montagna. Gli piace scalare le vette, ha partecipato a qualche «ferrata » sulle Dolomiti. «Arrampicarmi era il mio hobby, sì, ma con prudenza». Forse per questo per scalare tutte le categorie dalla panchina ha impiegato tanto tempo. Finalmente sulla soglia dei cinquanta ha piazzato la sua bandierina sulla Serie A: «Avrei potuto farlo anche prima, 6 anni fa, ma quando mi contattò una squadra del massimo campionato avevo già dato la mia parola a Matarrese e andai a Bari». Chi pratica la roccia sa che non bisogna voltarsi indietro: è così anche nel calcio? «Posso rispondere a titolo personale e dire che io non guardo mai alle spalle, la ritengo una perdita di tempo e spesso anche una distrazione pericolosa. Chi si sofferma a pensare ciò che ha già fatto, rimane indietro».

«Vedrai Catania con te ripartirò alla grande» (La Gazzetta dello Sport)

“Sciacca «Sono in debito con questo club». E oggi Torre del Grifo apre ai tifosi

“La concorrenza non scoraggia chi, apparentemente, comincia in seconda linea.Mase il protagonista di una rimonta, comunque, possibile, è Fabio Sciacca, la suggestione aumenta. L’unico catanese vero del club rossazzurro, ha chiesto e, per ora, ottenuto, di rimanere alla base. Spiega il centrocampista: «Sono in debito con il Catania, qui sono cresciuto, ho giocato nelle giovanili, ho esordito in prima squadra, sono stato convocato dalla nazionale under 20. Adesso riparto con lo slancio di chi vuole giocare più partite possibile». Fuori casa A Grosseto, nella stagione passata, Sciacca ha giocato finalmente con continuità: «Ed è stato formativo non solo sul piano tattico, ma anche su quello personale. Ho imparato a gestirmi per la prima volta fuori da Catania, ho interpretato più ruoli, non solo quello di esterno di sinistra, a centrocampo. Sono pronto a dare il massimo per meritare fiducia».

Impegno sufficiente (La Gazzetta dello Sport)

“«Ovviamente sul piano della velocità e della brillantezza lasciamo un poco a desiderare — prosegue Dionigi—ma l’impegno di tutti è stato più che sufficiente. È ovvio che, in questi confronti, la compagine di categoria inferiore fa di tutto per centuplicare le proprie energie e ben figurare. E tutto questo ci è servito per tenere sempre alta la concentrazione e per agire in pressing alto, così come richiedo ai miei attaccanti». La Reggina proseguirà ad effettuare un altro paio di test, in modo da presentarsi al meglio nel debutto casalingo previsto per domenica, al Granillo, contro il Catania. «Nel pomeriggio i miei ragazzi scenderanno nuovamente in campo per misurarsi contro una squadra di Eccellenza — conclude il tecnico — mentre sabato chiuderemo i nostri impegni contro lo Spoleto. Anche in queste due gare proverò a schierare il maggior numero di elementi per dar loro un maggiore minutaggio. Sul piano caratteriale mi è piaciuta la reazione avuta ieri sera dai miei ragazzi, anche perché abbiamo avuto di fronte una squadra che ci impegnati notevolmente e che ha dimostrato una buona freschezza atletica»

Sciacca: «Ora voglio impormi con la mia maglia del cuore» (La Sicilia)

“Il gesto più bello? Un gol nell’amichevole con il Pescara, che quattro stagioni fa inaugurava il nuovo stadio. Un tiro al volo di rara potenza, a conferma che Fabio Sciacca non era soltanto un interditore, ma anche uno dei «carusi» più interessanti del Catania anche in fase offensiva. Era un periodo di grazia, per il centrocampista rossazzurro, che, in Nazionale under 20, spopolava. Infortuni, recuperi, ricadute, hanno arginato la voglia di emergere di un talento puro, sbocciato nelle giovanili. Oggi, «Fabiuccio», come lo chiamano tifosi e compagni, rilancia la sua candidatura: «A Grosseto, negli ultimi mesi, ho vissuto un’esperienza utilissima, particolare». Anche positiva. «Ci siamo salvati, ho anche segnato un gol al Varese. Vincemmo una partita fondamentale per la permanenza». Proprio a Varese, allenato da Rolando Maran. «Esattamente, che coincidenza». Ne avete riparlato? «No, ma adesso contano presente e futuro ».


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