STAMPA- Marcolin e la pazienza-salvezza

Redazione

CATANIA – Come di consueto proponiamo a tutti i lettori rossazzurri la rassegna stampa con le notizie più importanti presenti oggi nelle edicole nazionali e non. Gli articoli riportati sono stralci degli originali, non volti a sostituirsi a questi, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando i giornali in rassegna.

Pazienza Marcolin Così il CATANIA arriverà alla salvezza (La Sicilia 17 Aprile)

“Era cominciata male. Malissimo. Un 3-0 beccato a Lanciano con qualche nuovo innesto del mercato e molti giocatori in partenza. Dario Marcolin non s’è perso d’animo neanche quando, dopo il 4-0 alla Pro Vercelli e il 2-0 al Perugia, il Catania s’è spento di nuovo beccando due sconfitte di fila. Il tecnico che aveva lavorato con Mihajlovic nel 2009 fu messo subito in discussione da una parte del pubblico che pensava ai metodi spicci ed efficaci di Sannino. Ma Dario si è isolato, in quel momento, facendo finta di nulla. Ha, invece, lavorato per portare il Catania a un livello accettabile, in modo tale che la squadra, depressa, azzoppata e strabattuta da chiunque, potesse rinascere, in qualche modo. Ha lavorato sulla testa dei calciatori, Marcolin, lui considerato solo un tattico fino all’esasperazione. La tattica non è stata tralasciata, ma i pareggi con Bari, Spezia, Modena, Vicenza sono stati risultati di… attesa: “Contro il Bari avremmo meritato di vincere, c’eravamo quasi riusciti – ripete spesso – in altre occasioni ho sempre detto che non fosse arrivata la vittoria sarebbe stato meglio non perdere per due motivi: classifica e morale”. In effetti il Catania un passetto alla volta è riuscito a non sprofondare, evitando di raggiungere Varese e Brescia. In tempo di disastri è già qualcosa. Qui ha avuto una calma olimpica l’allenatore. Se avesse disputato le partite all’arma bianca, rischiando con un organico limitato numericamente, sarebbe andato incontro, magari (ma non è detto) a un esonero. Marcolin, invece, ha raccolto quello che in quel momento era possibile raccattare qua e là. E ha gestito il momento difficile con tutti i mezzi possibili, anche con un lavoro mentale non semplice. Adesso, i tre successi di fila recenti hanno dato l’impressione che il gruppo adesso abbia i mezzi per reagire essenzialmente per due motivi. Primo: ci sono più giocatori a disposizione. Secondo: a livello fisico la squadra ora non solo reagisce, ma corre. Sì, corre fino alla fine e due mesi fa, invece, passeggiava. Il lavoro del prof. Neri è stato eccellente in un contesto non semplice da gestire per tutti i motivi che abbiamo sempre sottolineato. C’è un altro particolare, che va aggiunto ai meriti di Marcolin: il tecnico – che mai e poi mai si vanta dei successi… interni raggiunti, anzi sta sempre in silenzio e passa i riflettori ad altri – ha ricreato un senso di appartenenza al gruppo. Se fate caso alle esultanze dopo i gol troverete alcune spiegazioni.